venerdì 19 novembre 2010

ANDY CAPP- Reg Smythe

Nasce il 5 agosto 1957 sulle pagine del Daily Mirror, quotidiano londinese. Gli editori del giornale avevano commissionato a Smythe un nuovo personaggio, un ubriacone rissoso e infedele. Quest' uomo si chiama Andy Capp. Pensa e parla di poche cose: donne, sesso, rugby, biliardo, freccette e ovviamente la birra. È sposato con Florrie (chiamata però sempre Flo), una donna che lavora onestamente e che sopporta un marito fannullone, che invece di cercare lavoro passa tutta la giornata a dormire sul divano e, quando è sveglio, si piazza al bancone del pub vicino a casa a bere birra. La coppia è sempre indebitata fino al collo e stenta ad arrivare a fine mese, ma la potenza comica della striscia nasconde la drammaticità della vita dei due personaggi.

Oggi sono in vena di recensioni, ma considerando che non posso leggere due libri un pomeriggio, ho pensato che la cosa migliore sarebbe stata quella di parlare di un fumetto che sta accompagnando le mie giornate da un mese a questa parte circa: Andy Capp di Reg Smythe (a volte tradotto in italiano con "Carlo e Alice"). Lo so che è Andy è tutto fuorchè l'uomo ideale e perfetto, che vive alle spese della povera Flo, che frequenta i pub tutte le sere e torna a casa con una scusa sempre nuova (e sempre meno probabile) con cui placare la moglie. Lo so che è uno scansafatiche, che picchia la moglie, che ha una marea di amanti e che scrocca soldi da chiunque.Ma è comunque adorabile. E' adorabile perché Flo risponde a tutto questo, con un sarcasmo disarmante (oltre che con le botte, ovviamente, perché non è una che si fa mettere i piedi in testa). E' adorabile perché a litigate e decisioni di lasciarsi, si inframmezzano momenti di tenerezza tra i due. Una tenerazza unica e speciale, che fa capire quanto bene si vogliono questi due coniugi, sebbene si lascino ogni due settimane.

Reg Smythe riesce a fare con un'ironia incredibile un ritratto della società inglese dell'industrializzazione, che si incarna perfettamente nel suo protagonista maschile, che raccoglie in sé tutti i vizi e le debolezze della classe operaia del periodo, quella che fatica ad arrivare a fine mese ma che non rinuncerebbe mai a una birra, quella classe che ha magari poco rispetto per le donne, che crede ancora nella superiorità maschile, ma che sa arrendersi anche davanti all'evidenza di quanto importanti siano le proprie mogli. Andy Capp è tutto questo ed è anche qualcosina in più.

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