Lei si sentiva sicura di lui e né il precedente matrimonio né la sua relazione parigina l’avevano mai turbata. È più difficile ora, molto più difficile, mentre giorno dopo giorno Katrin ricostruisce la vita di cui non è stata parte. Adesso lui non c’è più per dirle che allora era allora, adesso è adesso. Ora il presente si schiude e riversa, trasuda, gronda scampoli di quella terra con cui lui non voleva più avere a che fare, la terra che lui chiamava “quei tempi”.
Credo sia normale che, all'inizio di una storia d’amore, chi la sta vivendo si interroghi sul “prima” dell’altro: com’era, prima che arrivassi io? Che esperienze ha fatto senza di me? Quanto ha amato prima di me? Domande legittime, che magari suscitano un po’ di gelosia, ma che poi piano piano vengono assorbite dalla vita di coppia, da quell'adesso che non ha alcun motivo di competere con l’allora.
Era così anche per Katrin, la protagonista di La biografa, il romanzo di David Constantine da poco uscito in Italia per Nutrimenti edizioni, con la traduzione di Nicola Manuppelli. Ama Eric, un marito molto più grande di lei, e sa che anche lui la ama. Qualche volta lei ha provato a chiedergli del suo passato, della sua prima moglie Edna e soprattutto di quel primo grande amore, una donna francese di nome Monique, di cui conserva ancora alcune lettere in soffitta. Lui le ha sempre risposto, senza mai approfondire, ma anche senza nascondere nulla. Ora che Eric è morto, però, il tarlo della sua vita passata martella incessantemente nella mente di Katrin: vuole sapere, vuole capire, vuole provare a ricostruire la vita dell’uomo che amava prima che arrivasse lei. Non è chiaro se lo faccia per se stessa o per Eric, e nemmeno se la cosa le faccia particolarmente bene. Ma non riesce a farne a meno. Non trova in quel momento nessun altro modo per affrontare questa perdita, se non quello di capire com’era la vita di Eric prima che arrivasse lei.
- E non può smettere di indagare sul passato di Eric? – No, non ora. – Nemmeno se le fa male? – No, non riesco a smettere ora. E non sono sicura che mi stia facendo male. Mi sento viva solo quando scopro cose nuove su Eric.
E così chiede all’amico Daniel di raccontare di quell’estate in cui si sono trovati in Francia; chiede al fratello di Eric qualche dettaglio sul loro legame famigliare e sulla prima moglie Edna. E, soprattutto, legge tutte le lettere di Monique che ci sono in soffitta, anche quelle che il marito non aveva mai aperto. Si ritrova così di fronte a una storia d’amore del passato, all’apparenza molto forte ma che poi sembra non aver retto alla paura, e a un’immagine del marito che non conosceva. E a chiedersi, ancora una volta, se lui non sia stato più felice prima di lei.
La biografa è un libro molto malinconico, che affronta il tema di come imparare a convivere con quel dolore che inevitabilmente si prova quando la persona che si aveva accanto all’improvviso non c’è più. È un libro che parla di passato e di presente, di come l’adesso a volte abbia paura di confrontarsi con quell’allora che sembra così bello. Ed è un libro che racconta due grandi, grandissime storie d’amore: quella di Eric e Monique nel passato e quella di Katrin ed Eric oggi, prima che l’uomo morisse ma anche dopo, quando Katrin scopre piano piano la sua vita.
David Constantine, scrittore, poeta, traduttore e accademico inglese al suo esordio in Italia, riesce a condensare tutte queste emozioni, tutti questi racconti, questa vita passata e questa vita presente, questo prima e questo dopo, in un unico grande romanzo che riesce a trasmettere in chi lo legge tutti gli stati d’animo provati dalla sua protagonista, a coinvolgerlo nel suo dolore, nella sua malinconia ma anche nella sua voglia di sapere e di scoprire, per conoscere meglio suo marito e anche se stessa.
La biografa è un romanzo da leggere in un luogo in cui ci si sente sicuri, magari protetti da una coperta (magari dallo stesso piumone che la protagonista utilizza per ascoltare al telefono le storie che il migliore amico del marito le racconta) e da un caldo avvolgente, che culla e rilassa. Proprio per questo, quando l’ho terminato, il mio primo pensiero è stato: “questo libro mi è piaciuto tantissimo, ma se l’avessi letto d’inverno mi sarebbe piaciuto ancora di più”. Forse perché i ricordi e la malinconia, almeno per me, si addicono di più ai climi freddi; forse perché le cose più dolorose le associo sempre al freddo.
Ma anche d'estate, comunque, la storia raccontata da questo romanzo è coinvolgente e, in qualche modo, travolgente. Oltre che bellissima.
Titolo: La biografa
Autore: David Constantine
Traduttore: Nicola Manuppelli
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2017
Editore: Nutrimenti
Prezzo di copertina: 17 €
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formato brossura: La biografia
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