lunedì 16 gennaio 2017

NON È IL MIO GENERE! E invece (forse) sì! - Racconti

Sabato 14 gennaio si è tenuto il secondo incontro di Non è il mio genere! E invece (forse) sì, il ciclo di appuntamenti organizzato da me, Claudia di Il giro del mondo attraverso i libri e Stefania della libreria Sulla parola di Caluso.

Dopo il primo appuntamento, dedicato ai romanzi gialli e thriller, protagonisti questa volta sono stati i racconti. Un genere un pochino bistrattato, di solito ignorato dai più ma che ora sta riuscendo, piano piano, a ritagliarsi il suo spazio e la considerazione che si merita.
Credo che ormai sia quasi inutile ripetere quanto io adori questi pomeriggi: le sedie erano, di nuovo, tutte piene, e alle presentazioni dei libri si sono alternate come sempre chiacchiere, risate, gossip letterari (e non).

Inutile non è, invece, ringraziare ancora una volta tutti i partecipanti: Claudia e Stefania, che insieme a me hanno messo in piedi questi incontri, e tutte le altre persone che hanno deciso di trascorrere con noi il loro sabato pomeriggio.

©Il giro del mondo attraverso i libri

Ma veniamo ora alle raccolte di racconti consigliate. Mentre se ne parlava, molto spesso per definirle sono state usate parole come "strano", "particolare". Forse che gli scrittori di racconti, in poco spazio, se la sentano di osare un po' di più con le stranezze? O magari siamo noi che in un racconto cerchiamo il particolare, qualcosa che in un romanzo quasi sempre non si trova? Una domanda che ci siamo posti, durante l'incontro, e che ora giro anche a voi.

Intanto che ci pensate, ecco qui l'elenco dei consigli arrivati. Come sempre, nel caso il libro sia stato consigliato e recensito su uno dei nostri blog, trovate il link nel titolo.


Anna - Niccolò Ammaniti (Einaudi)

La sognatrice di Ostenda - Eric-Emmanuel Schmidt (e/o)

Dieci dicembre - George Saunders (minimum fax)

Dodici racconti raminghi - Gabriel García Márquez (Mondadori)

Incubi e deliri - Stephen King (Mondadori)

Moby Dick e altri racconti brevi - Alessandro Sesto (Gorilla Sapiens editori)

Undici solitudini - Richard Yates (minimum fax)

Bugiardi e innamorati - Richard Yates (minimum fax)

Scusate il disordine - Luciano Ligabue (Einaudi)

Non ho ancora finito di guardare il mondo - David Thomas (marcos y marcos)

La pazienza dei bufali sotto la pioggia - David Thomas (marcos y marcos)

Il pappagallo che prevedeva il futuro - Luciano Lamberti (gran via)

Sono il guardiano del faro - Eric Faye (Racconti edizioni)

Alla conquista della luna - Emilio Salgari (Cliquot)

Tra cielo e colline - Antonella Saracco (Araba Fenice) 

Nessuno accendeva le lampade - Felisberto Hernández (la Nuova frontiera)

Il viaggiatore - Stieg Dageman (Iperborea)

Il vento distante - Emilio Pacheco (SUR)

Ottaedro - Julio Cortázar (Einaudi) 

Sessanta racconti - Dino Buzzati (Mondadori)

Il prossimo incontro si terrà sabato 18 febbraio e, vista la vicinanza con San Valentino, sarà dedicata ai ROMANZI ROSA. Sempre alle 16, sempre alla libreria Sulla parola di Caluso.
Preparate i consigli... e i fazzoletti.

5 commenti:

  1. I racconti devono essere "strani" e "particolari", perché la loro forza sta più nell'evocazione di qualcosa di esterno, di un collegamento ad un tema caro all'autore o ad altri suoi racconti: il bello delle raccolte, rispetto ai racconti singoli, è che il senso complessivo si costruisce racconto dopo racconto. Di norma gli impazienti non lo apprezzano e anch'io confesso che il gusto per la narrativa breve non conclusa (da finale aperto, insomma, quella che meglio si presta ad essere antologizzata più che alla monoporzione) è stata una conquista abbastanza recente, dovuta principalmente al mio conterraneo Buzzati, che sono felice di veder qui citato. Poi, però, preferisco sempre i romanzi e quelli belli ponderosi piuttosto che le sottilette! :)
    Come ogni volta, mi rammarico di non poter assistere a questi incontri, ma li seguo sempre con piacere a distanza. Buon proseguimento!

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  2. Anche per me la lettura di un racconto è una cosa insolita e fuori dal mio "solito" leggere...preferisco certamente un libro unico ma non so esattamente individuarne il perché, dal momento che, quando invece mi sono cimentata con delle raccolte, le ho quasi sempre apprezzate!

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  3. io mi sto cimentando con Carver ed i suoi racconti... e devo dire che mi sto pian piano appassionando, anche se continuo a preferire i romanzi ai racconti

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  4. Potrebbe essere che molti bei racconti siano "strani" e "particolari" perché in uno spazio breve risaltano di più personaggi e ambientazioni molto peculiari?
    Mi viene in mente Sherlock Holmes il cui carattere a mio parere emerge meglio nelle storie brevi che nei romanzi.
    Inoltre in storie brevi è più facile mantenere un'ambientazione "strana" che sul lungo termine rischierebbe di mostrare incongruenze, vedi il bellissimo Bar sotto il mare di Stefano Benni.

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  5. Per gli amanti della fantascienza, consiglio due raccolte vintage ereditate da mio padre che mi piacciono da matti, pur non amando il genere: L'ombra del 2000, e Universo a sette incognite. Di Stephen King come dimenticare Stagioni diverse (anche se sono più libri brevi che racconti)? Anche A volte ritornano e Scheletri meritano...

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