martedì 19 aprile 2016

LA FELICITÀ DI EMMA - Claudia Schreiber

Se cadi tra le braccia di qualcuno, stai sicura che quel qualcuno ti lascerà cadere. Le sue mani ti faranno diventare tenera e poi ti schiacceranno. Se ti fai piccola e tenera, l’altro si farà duro e cattivo.
Non dargli confidenza, o dipenderai da lui. E se diventi dipendente inizi a mendicare amore. E perdi la dignità e la facoltà di ragionare.
Se cadi tra le braccia di qualcuno, stai sicura che ti lascerà cadere.

Ok, ve lo dico subito così mi tolgo il pensiero. La prima cosa ad attirarmi di La felicità di Emma di Claudia Schreiber, edito da Keller editore con la traduzione di Angela Lorenzini, non sono stati né il titolo né la trama, ma la copertina, che io reputo stupenda.  Perché, e qui viene la parte imbarazzante, vi devo confessare che, oltre che per il verde a pois, ho un debole per il rosa. E poi trovo quel maialino lì appollaiato di una dolcezza infinita.
Poi ovviamente ho guardato anche la trama, e ho capito che questo libro avrebbe fatto sicuramente per me.

Emma è una donna di campagna, cresciuta come se fosse il maschio che i suoi genitori non sono riusciti ad avere. Vive in una casa  che all'interno è in disordine, sporca e trasandata, proprio come lo è il suo aspetto, ma che invece all'esterno è un piccolo paradiso. Insieme a lei ci sono solo i suoi animali: galli, galline e soprattutto i suoi adorati maiali. Che alla fine macella, certo, perché sono stati allevati per quello, ma lo fa nel modo più dolce e affettuoso possibile, memore della sofferenza che ha sentito che provavano con i metodi più cruenti usati dai suoi genitori. Ha un suo equilibrio, Emma. Un equilibrio che forse gli altri non riescono a capire, e che sta per essere distrutto dalla sentenza di pignoramento che verte sulla sua fattoria. Finché un giorno, in un modo un po' rocambolesco, all'improvviso le piombano in casa un uomo di città, Max, maniaco dell'ordine, della pulizia e delle comodità, e un mucchio di soldi. Il modo di vedere il mondo di Emma a poco a poco cambierà, così come cambierà per sempre la vita di Max.

La felicità di Emma è un libro un po' surreale e molto, molto dolce, anche nelle parti più cruente. Ed Emma è un personaggio che commuove fin dalla sua prima apparizione sulla pagina. È una donna fortissima, ma al tempo stesso fragilissima, che ha paura di tutte quelle emozioni che non ha potuto conoscere ed è stata segnata da un passato che un po' l'ha condizionata nel suo rapportarsi con se stessa e con gli altri, e un po' l'ha aiutata a essere una persona migliore.
Il libro fa sorridere, molto, e fa anche molto riflettere, su come si è, su quanto è possibile cambiare, sulla fiducia, sull'amore, sulla morte, e già, che ci siamo, anche sulla tematica degli animali e del cibo. E poi beh, sì, verso la fine fa anche parecchio commuovere (ma forse è colpa mia, che sono una persona molto sensibile).

La felicità di Emma mi è piaciuto, e tanto anche. Per quella copertina rosa e il bel maialino, per come affronta tematiche importanti, per lo stile e per l'incredibile tenerezza che mi ha suscitato la sua protagonista. Assolutamente da leggere, anche se odiate il rosa (ma come fate a odiare il rosa?).

Titolo: La felicità di Emma
Autore: Claudia Schreiber
Traduttore: Angela Lorenzini
Pagine: 236
Editore: Keller editore
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formato brossura:La felicità di Emma

3 commenti:

  1. Risposte
    1. Non so la tua, ma la mia sta diventando lunga in modo imbarazzante.

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  2. L'ho vissuto nel peggiore dei modi. Un po' come convivere quotidianamente con un assassino . Non mi e' piaciuto, anche se in alcune pagine mi ci dono ritrovata.....forse è stato proprio l'effetto specchio che mi ha sconvolta di più....

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