domenica 11 gennaio 2015

FUNNY GIRL - Nick Hornby

Ogni volta che arriva in libreria un nuovo romanzo di Nick Hornby, vengo assalita da un misto di aspettativa e di ansia. L'aspettativa è dovuta al fatto che Nick Hornby è uno dei miei scrittori preferiti. O almeno lo è stato, in passato, con i suoi primi romanzi: Un ragazzo, Come diventare buoni, Alta fedeltà. Libri che ho letto parecchi anni fa, quasi uno in fila all'altro, perché quando scopro un autore che mi piace non riesco più a fare a meno di lui, e che ancora oggi sono tra quelli che consiglio di più quando mi viene chiesta una lettura divertente e allo stesso tempo intelligente. 
All'aspettativa, però, si aggiunge anche l'ansia. E chi è un amante di questo autore inglese non alcun bisogno che spieghi perché. È che a un certo punto Hornby ha iniziato a cambiare. A partire da Tutto per una ragazza e, soprattutto, da Tutta un'altra musica. In questo due romanzi manca la verve dei primi e un alone malinconico ricopre un po' tutta la scrittura. A queste due piccole delusioni, sono poi seguite quelle legate ai suoi racconti, che forse sono da attribuire più alla terribile scelta editoriale di Guanda di pubblicarli sempre come libri a se stanti (a 10€ l'uno circa, per intenderci) e, come conseguenza, di prendere sempre in giro il lettore affezionato.

Anche l'uscita di Funny girl mi ha provocato questi stessi sentimenti. Pensieri come "Hey, è un nuovo romanzo di Hornby!" si alternavano ad altri tipo "Oddio, speriamo non sia come gli ultimi due". La curiosità e l'affetto incondizionato per questo autore mi hanno comunque fatto decidere di leggerlo. Con la dovuta preparazione, con la consapevolezza che forse sarebbe stata una delusione, non potevo non leggerlo.

La prima cosa che voglio dire di Funny girl è che si tratta di un bel romanzo. Non alla Hornby, o almeno non a quelli a cui Hornby ci aveva abituato in passato. Ma un bel romanzo. Scorrevole, divertente e molto piacevole da leggere.
Barbara è una ragazza di provincia con un unico, grande sogno: diventare un'attrice comica. Per farlo, rinuncia al titolo di Miss Blackpool e parte per Londra. Qui cambia nome, da Barbara  a Sophia, si trova un agente e si lancia, sicura che prima o poi riuscirà a sfondare. Ed effettivamente ci riesce, diventando la protagonista di una serie tv della BBC, Barbara (e Jim), che la porterà alla fama e al successo. Il romanzo racconta della nascita di questa serie, dei rapporti tra Barbara/Sophie e gli altri membri della produzione di Barbara (e Jim): il co-protagonista Clive, uomo affascinante e con il passatempo di andare a letto con il maggior numero possibile di attrici; il produttore Dennis, un uomo tranquillo e pacato con una difficile situazione famigliare; gli autori Bill e Tony, coppia quasi quanto quella che mettono sullo schermo.

Il lettore segue Barbara in ogni momento, dagli esordi come Miss al successo della sua situation comedy, dal suoi interagire con i fan e con gli altri membri del cast, al suo, inevitabile, declino finale. E seguendo Barbara e i suoi compagni, il lettore ha un ritratto fedele della Londra degli anni '60 e '70, quando era ancora inconcepibile parlare di divorzio, di figli fuori dal matrimonio, di omosessualità e di donne più impegnate degli uomini.

Il romanzo è molto pacato, molto inglese. Una definizione forse non semplice da comprendere, ma che sono sicura coglierete anche voi se leggerete il libro. E Hornby, seppur diverso da ciò a cui ci aveva abituato, è stato davvero bravo nello scrivere questa storia. Confermo l'idea che già mi ero fatta con i romanzi precedenti, ovvero che Nick sta invecchiando. Eppure, questa volta, non ho percepito questo invecchiamento in senso negativo. Anzi. Credo si stia ridimensionando, che si sia reso conto anche lui che le storie come quella di Un ragazzo non gli riescano più, non siano più ciò che vuole scrivere.
E se i romanzi come Funny girl saranno la sua nuova strada, beh, credo proprio che sarà altrettanto luminosa.
PS: nel caso non riusciate proprio a superare il fatto che Hornby non è più quello di un tempo, vi consiglio di leggere ugualmente questo libro, magari coprendo il nome sulla copertina. Secondo me, ne vale davvero la pena.

Titolo: Funny girl
Autore: Nick Hornby
Traduttore: Silvia Piraccini
Pagine: 373
Editore: Guanda
Anno: 2014
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formato brossura: Funny girl

5 commenti:

  1. Anche se la trama mi attirava un sacco, pure io mi sono avvicinata a Funny Girl un po' tentennante. Tutto per una ragazza non l'ho retto che per poche decine di pagine, Tutti mi danno del bastardo mi è stato proprio 'bof'. Però questo mi è piaciuto veramente un sacco, anche se di Hornby non aveva poi molto. Devo dire che mi ha ricordato un sacco Coe, specie nei toni. Sì che sono gli autori "uber-british" per eccellenza...
    Ma dimmi, che ne pensi del finale-finale? Ammetto che mi ha sconcertata un po'.

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    1. A me non è dispiaciuto nemmeno il finale-finale! Forse perché un po' me lo aspettavo e, tutto sommato, credo ci stesse anche concluderlo così che non alla fine della serie.

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    2. Mmh, forse sono in minoranza nel mio non-proprio-gradimento del finale-finale. Cioè, non che ci sia qualcosa di sbagliato o irritante in sè, e non voglio manco fare la lettrice che 'ehi, il libro diverso QUINDI è brutto', però è una cosa che proprio non ho capito. E' un po' la stessa cosa che ha fatto Coe con Expo58, mi chiedo se sia un caso. Non so, era necessario? Dopotutto ogni libro, in potenza, ha un finale simile. Però se tutti i libri dovessero finire con la stessa nota malinconica...

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  2. Ecco, io mi vergogno sempre un po' ne fare queste affermazioni, ma a me Nick Hornby non riesce proprio a piacere! Forse è l'umorismo british che non capisco, ma ho provato con Non buttiamoci giù e poi Alta fedeltà, e questo non sono riuscita a finirlo...
    Funny girl l'avevo visto in libreria e chissà, potrei provare...

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    1. Ma mica ti devi vergognare, figurati! Ogni lettore ha un autore che tutti gli altri osannano e lui non riesce a digerire! Fa parte del "gioco" :)

      Secondo me se gli altri Hornby non ti sono andati tanto giù, questo dovresti provarlo allora! E' completamente diverso :)

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