Ed eccoci quasi arrivati alla fine anche di questo 2014. Un anno che è passato in fretta, per me ricco di novità e di momenti belli e brutti.
Come ogni anno, gli ultimi due post del mese di dicembre saranno due classifiche: quella dei dieci libri più brutti e dei dieci libri più belli letti quest'anno.
Non sono una grande fan degli elenchi e delle classifiche, ma mi piace a fine anno fare mente locale di quali libri mi hanno tenuto compagnia negli ultimi dodici mesi: alcuni di questi entreranno nei miei preferiti in assoluto, altri spero di dimenticarli presto.
Iniziamo con i peggiori dieci, così poi il 31 chiudiamo in bellezza con i migliori.
Ammetto che è stato un po' più difficile del solito. Sto affinando sempre di più i miei, personalissimi, gusti di lettura e quindi riesco a incappare sempre meno in delusioni letterarie. Dei 110, libro più libro meno, letti quest'anno, solo sette si meritano senza ombra di dubbio di rientrare in questa classifica. Per gli altri ci ho dovuto riflettere un po' di più. E quindi la dividerò in due categorie: libri proprio brutti e libri che avrebbero avuto del potenziale che però è stato mal sfruttato.
Ovviamente si tratta di giudizi del tutto personali e in alcuni casi, o in tutti magari, potreste non trovarvi d'accordo. Fa parte del bello dei libri e della lettura.
Libri proprio brutti
La casa nel bosco - Gianrico e Francesco Carofiglio
Daniel contro l'uragano - Shane Jones
Cento strappi - Liesl Jobson
Braccialetti Rossi - Albert Espinosa
Una mutevole verità - Gianrico Carofiglio
Mandami tanta vita - Paolo di Paolo
Giuseppino - Joe Bastiniach e Sara Porro
(Prego notare la presenza di due romanzi di Carofiglio in classifica)
Libri che avrebbero avuto del potenziale che però è stato mal sfruttato.
Ragazze, cappelli e Hitler - Trudi Kanter
Non dirmi che hai paura - Giuseppe Catozzella
Il mondo non mi deve nulla - Massimo Carlotto
Cliccando su il titolo del libro si viene reindirizzati alla relativa recensione, in cui spiego cosa non mi è piaciuto del libro e, di conseguenza, il motivo per cui sia finito in questa lista.
E i vostri peggiori quali sono?
Di questi ho letto soltanto Mandami tanta vita e, nonostante non lo annoveri tra i miei preferiti, non mi pare sia stato proprio brutto, non da buttarlo nella spazzatura sicuramente. Nella spazzatura ce ne butto giusto un paio, gli orribili di sempre, quelli che non considero neanche libri. I brutti tendo proprio a dimenticarli, tant'è che non ti saprei dire qual è stato il peggiore dell'anno. E meno male!
RispondiEliminaSarò forse che io ci avevo riposto tante aspettative, ma per me è stata una vera delusione.
EliminaIo me li ricordo tutti, sia belli sia brutti! :)
Qualcuno del Giro d'Italia Letterario ("Signora Ava", "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana", "Urbino, Nebraska"), "L'Aleph" di Borges abbandonato malamente perché non è nelle mie corde, "Norwegian Wood" di Murakami terribile.
RispondiElimina"Mandami tanta vita" l'ho letto l'anno scorso e mmi è piaciuto molto invece...
A me era piaciuto Urbino Nebraska invece! :)
EliminaCon Norwegian Wood ho avuto qualche seria difficoltà anche io, devo ammetterlo...
I miei pollici verso vanno a:
RispondiEliminaBraccialetti Rossi - Espinoza
Tutto suo madre - Gaillenne
Il mio nome è rosso - Pamuk.
Il primo per manifesta vanità. Mal sopporto chi impone il proprio punto di vista facendo leva su una propria esperienza difficile (sia chiaro, avessi una bacchetta magica nessuno al mondo sarebbe malato, ma "io l'ho vissuto, io so" mi urta tantissimo)
Il secondo per manifesta colpa mia, suppongo. E' un monologo che a leggerlo l'ho trovato forzato e poco divertente. Lontano anni luce dalla poesia di Novecento, per dire. Sarei curiosa di vederlo rappresentato, solo così potrei capire se l'ho interpretato male io o se proprio non c'è feeling.
Il terzo per mancata evoluzione. Il potenziale è buonissimo, l'idea narrativa mi ha conquistata...ma la noia, noia, noia di quelle pagine ha bloccato ogni mio entusiasmo.
Nella zona grigia delle grandi delusioni invece non posso che citare We are Family di Bartolomei. L'avevo tanto amato con "La banda degli invisibili" mentre qui non ho trovato la stessa verve. Il senso dominante è stato quello di fastidio. Un dispiacere che non ti dico...
Di Braccialetti Rossi ho avuto esattamente la tua stessa impressione. Cioè, sono davvero contenta che lui sia guarito e dispiaciuta per tutto quello che ha dovuto passare. Però l'ho trovato molto vanitoso, come dici tu, quasi arrogante. E non mi è piaciuta nemmeno la trovata pubblicitaria di associarlo alla serie, perché con la serie non c'entra quasi nulla.
EliminaIl mio nome è rosso l'ho letto tantissimi anni fa, mi ricordo che avevo faticato parecchio ma che alla fine non mi era dispiaciuto. Anche se di Pamuk poi non ho mai più avuto il coraggio di leggere nulla.
Quello di Gaillene non lo conosco invece, ma comprendo perfettamente la tua spiegazione!
Anche io ho avuto una delusione Bartolomeiana quest'anno, ma dal libro nuovo, "Lezioni in Paradiso", che ho percepito quasi come una presa in giro.
Purtroppo non ho letto nessuno dei libri che hai citato ma sicuramente fra le mie letture anche io ho beccato almeno 10/15 titoli che non mi sono affatto piaciuti, anche se non saprei dire se la colpa è mia o del libro di cui magari non sono riuscita ad afferrare il messaggio (ammesso che ce ne fosse uno!) o se si tratta più di semplice delusione o proprio di "bruttezza bruttezza".
RispondiEliminaI primi tre miei libri flop sono:
- ADDIO, MONTI di Michele Masneri
- IO E TE di Niccolò Ammaniti
- IN CITTA' ZERO GRADI di Daniel Glattauer
Quelli che invece non voglio definire brutti ma solo più che deludenti sono:
-IL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway
- NULLA, SOLO LA NOTTE di John Williams
Dei tuoi ho letto qualche anno fa Io e Te di Ammaniti e non mi era piaciuto...ma con Ammaniti ho qualche problema io, quindi non so dire se sia brutto brutto po se sia un mio problema :P
EliminaIl vecchio e il mare mi aveva invece annoiata tantissimo. Nulla, solo la notte non mi è dispiaciuto invece, ma è un Williams molto acerbo...
La verità sul caso Harry Quebert, A sud del confine, a ovest del sole, La simmetria dei desideri. Questo è il mio terrificante podio!
RispondiEliminaMi consola sapere che non sono l'unica ad aver avuto problemi con Murakami, anche se con un libro diverso!
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