venerdì 28 marzo 2014

VERSIONI DI ME - Dana Spiotta

Non tutti i libri sono per tutti. E' un concetto abbastanza ovvio questo: c'è a chi un libro piace e a chi no, c'è chi un libro non lo capisce e chi invece lo adora alla follia. E' un concetto ovvio, dicevamo, che io però sento il bisogno di ripetere e ripetermi quando chiudo romanzi con questo Versioni di me. 
Un romanzo scritto  molto bene, scorrevole ma che purtroppo temo di non essere riuscita a capire davvero. E mi scoccia eh, perché leggendo mi sono resa perfettamente conto che si trattava di un problema mio.

Il romanzo racconta la storia di due fratelli, Denise e Nik, e, in qualche modo, della loro vita. Nik da giovane aveva di fronte una promettente carriera da cantante e chitarrista, che ha abbandonato senza che ne sia ben chiaro il motivo. Da allora ha continuato a fingere di esserlo però, inventandosi band immaginarie, etichette discografiche e pubblicando un solo album all'anno, in tre sole copie. Il resto del tempo lo passa bevendo e fumando, lavorando come barista e, soprattutto, scrivendo la sua immaginaria biografia, le Cronache, quella che avrebbe potuto essere effettivamente stata scritta se lui non avesse smesso di cantare e suonare. Denise ha una figlia che vive a New York, una relazione tranquilla con un uomo tranquillo che vede una volta a settimana, si occupa della madre malate e, soprattutto, adora il fratello. Lo adora, ma anche paura per lui e per quello a cui sta andando incontro.

La trama all'apparenza potrebbe sembrare banale, ma il romanzo è in realtà molto originale, con un continuo alternarsi di presente e  di passato, con i ricordi che forse veri protagonisti di tutta la storia, e con un alternarsi di reale e fittizio il cui limite a volte non è semplice da distinguere. Eppure, come vi dicevo già all'inizio, leggendo non riuscivo molto bene a capire dove volesse arrivare, o meglio, dove volesse portarmi. E ho pensato che la colpa potrebbe anche stare nel fatto che è un romanzo che molto rock, nelle immagini e nello stile, oltre che ovviamente nella vita di Nik e, di riflesso, in quella di Denise. E io di rock non ho praticamente nulla.

Quindi è uno di quei libri che mi rendo conto essere belli,  di quei libri che, per chi li apprezza e li comprende, hanno qualcosa in più. Purtroppo però non per me.

Titolo:  Versioni di me
Autore: Dana Spiotta
Traduttore: Francesco Pacifico
Pagine: 249
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: minimum fax
ISBN:9788875214685
Prezzo di copertina: 16 €
Acquista su amazon
formato brossura: Versioni di me

1 commento:

  1. Hai ragione a ribadire che non tutti i libri sono per tutti, a volte ce ne dimentichiamo. Anzi, molto spesso abbiamo la presunzione che quello che piace a noi deve piacere per forza a tutti. Noi stessi non siamo sempre pronti a leggere un dato libro. A volte mi capita di non sopportare un certo tema o un certo genere, che poi riprendo in un altro momento, con entusiasmo. Poi è ovvio che se una cosa è una schifezza, lo rimane per sempre e per tutti, ma il bello assoluto non esiste!

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