
Ed eccomi arrivata al quarto e, per ora, ultimo capitolo della saga di Thursday Next (dovrebbe essercene uno in corso di traduzione). Una saga che mi ha divertito e appassionato, e che racchiude in sé una genialità a dir poco incredibile.
Peccato solo che questo ultimo romanzo non sia all'altezza di nessuno degli altri tre (nemmeno del secondo, che già mi aveva convinto poco). Forse perché qui il discorso politico prende il sopravvento su quello letterario, forse perché è ambientato nel mondo "reale" e non più in quello dei libri. Forse perché odio i lieti fini a tutti i costi. Insomma, rispetto agli altri è molto meno brillante.
Un potente politico, scappato in realtà da un romanzo, sta cercando di instaurare una dittatura in Inghilterra, bruciando tutti i libri danesi (nazionalità della sua "autrice") e usando strumenti potentissimi per convincere la massa a seguirlo. Ad appoggiarlo c'è la sempiterna Goliath Corporation, che ora finge di essersi ravveduta e aspira a diventere una religione vera e propria. Ad impedire che tutto questo si verifichi c'è una profezia su una partita di cricket fatta da un santo del XIII ritornato nel nuovo millenio.: le sorti del mondo dipendono da chi la vincerà. E in mezzo a tutto questo c'è ovviamente l'agente letterario Thursday Next, alle prese con il tentativo di salvare il mondo, di scampare a chi sta attentando alla sua vita, di crescere un figlio piccolo e di riattualizzare il marito sradicato (oltre a far da baby sitter ad Amleto venuto nel mondo reale per scoprire se è veramente così indeciso).
Un calderone di eventi che si susseguono, troppo, veramente troppo, slegati tra loro, che rendono la storia difficile da seguire. Troppe volte si ha la tentazione di non capire niente e si legge per inerzia (cosa che negli altri tre capitoli della saga non succedeva mai).
Peccato, Jasper Fforde poteva concluderla veramente meglio. Ma forse aveva solo già dato troppo e al quarto tentativo non è riuscito a mantenere la genialità di tutti gli altri.
Nota alla traduzione: niente da segnalare.
per acquistare il libro: C'è del marcio (Gli alianti)
sì, alcuni libri non riescono a mantenere alte le aspettative del lettore
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