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venerdì 1 aprile 2016

PARLAMI D'AMORE - Pedro Lemebel

La sua prima lettera la ricevette per posta, in una busta con il sigillo di ceralacca e il francobollo dell'Uruguay. Era scritta in un bel corsivo elegante con il suo inchiostro grigio azzurro. Era un tratto delicato. In ogni pausa della scrittura, un soffio di mare tiepido scompigliava le vocali come uccelli ballerini davanti ai miei occhi. Il suo nome era Aloma, viveva a Montevideo in una casa troppo grande per il suo andare lento, da rondine attempata.


Pedro Lemebel è entrato nella mia vita per caso, e quasi all'improvviso. Un giorno ero in un mercatino dell’usato, uno di quelli di catena, in cui i libri occupano solo una minima parte in mezzo ad altre cianfrusaglie dal design spesso improponibile. Arrivati al momento di pagare, ora non ricordo più cosa in realtà, sul bancone c’era questo libro di marcos y marcos dalla copertina azzurra. L’ho acquistato senza quasi guardarlo, visto che i libri di questo editore come ho già detto più e più volte, li compro praticamente a scatola chiusa, talmente mi piace. Ovviamente, il libro era Ho paura torero di Pedro Lemebel, uno dei romanzi più belli che io abbia mai letto negli ultimi anni.

Racconto spesso questo aneddoto, lo so, perché mi piace pensare che la Fata dell’angolo, la protagonista di quel romanzo, abbia voluto che io la trovassi così, che abbia voluto irrompere all'improvviso nella mia vita e lasciarci un bel segno. Da allora, ho poi cercato di recuperare tutte le opere di Lemebel pubblicate in italiano. Sono solo altre due, in realtà, quindi non è stato tanto difficile. Baciami ancora Forestiero e quella di cui vi parlo oggi, Parlami d’amore, da poco pubblicata sempre da marcos y marcos e tradotta dai partecipanti al laboratorio di traduzione tenuto a Roma da Matteo Lefévre (un laboratorio che se fosse stato più vicino avrei sicuramente frequentato anche io).

Proprio come lo era Baciami ancora, Forestiero, Parlami d’amore è una raccolta di scritti di Lemebel. Degli episodi, delle cronache, dei racconti realmente vissuti, in cui ciò che traspare maggiormente è il suo amore per la vita. Un poeta, anche se non scrive poesie, lo definisce Roberto Bolaño. E credo non esista definizione più azzeccata. Dai racconti d’amore alle cronache di viaggio (da Helsinki a Roma, senza dimenticare mai la sua paura di volare), dalle semplici riflessioni sulla quotidianità, agli incontri d’amore casuali su un bus, senza dimenticare l’impegno civile: le sue avventure alle feste delle fate, vietate dal regime ma a cui lui (lei, come spesso si chiama) non vuole rinunciare, ma anche le riflessioni sul primo maggio, sulla fine della dittatura e sull'aborto.

Se non avete mai letto niente di Pedro Lemebel e non conoscete il “personaggio”, non dovete partire da Parlami d’amore. Non riuscireste a cogliere completamente la sua poesia, né la bellezza di quello che scrive. In alcuni racconti, ammetto, ho faticato anche io, che questo autore lo amo con tutta me stessa. Partite da quel capolavoro di Ho paura torero e poi, sono sicura, inevitabilmente approderete anche qui. E vi perderete nelle sue parole d’amore, nel suo stile canzonatorio e appassionato, nel suo amore per la vita, per la bellezza, per il mondo.

Parlami d’amore fornisce un tassello in più per completare il personaggio di Lemebel, per conoscerlo ancora più a fondo. E innamorarsene, di nuovo.


Titolo: Parlami d'amore
Autore: Pedro Lemebel
Traduttore: a cura di Matteo Lefèvre
Pagine: 160
Editore: marcos y marcos
Acquista su Amazon:
formato brossura: Parlami d'amore

lunedì 13 luglio 2015

BACIAMI ANCORA, FORESTIERO - Pedro Lemebel


Pedro Lemebel è entrato nella mia vita per caso, il giorno in cui in un mercatino dell’usato mi sono ritrovata davanti il suo romanzo, Ho paura torero. Non l’avevo mai sentito nominare, né lui né il libro, ma è edito da marcos y marcos e i libri editi da marcos y marcos io li compro a scatola chiusa. Poi, una volta letto, me ne sono innamorata perdutamente. Un romanzo che non mi stancherò mai di consigliare, di quelli che davvero ti possono cambiare la vita.

Ero molto curiosa di leggere altro di questo autore cileno, scomparso tra l’altro da poco e prematuramente. Volevo capire se la stessa passione, la stessa profondità si trovasse anche in tutti gli altri suoi scritti. E quindi ho acquistato Baciami ancora, forestiero, un po’ per il titolo bellissimo, un po’ perché in Italia non esiste altro.

Baciami ancora, forestiero è una raccolta di scritti, di “cronache piumate”, come vengono descritte nella quarta, che spaziano dai racconti alle cronache alle lettere d’amore, che hanno come sfondo inevitabile il Cile e la rivoluzione, la lotta contro le dittature passate e contro le indifferenze e le ingiustizie. 
E poi, ovviamente c’è tanto amore e tante, tante fate.

Devo ammettere che questa raccolta mi è piaciuta un po' meno rispetto al romanzo. Lo stile di Lemebel è riconoscibilissimo e sempre apprezzabile, e certi racconti sono davvero delle piccole perle (tra tutti Tappeto volante sul campo dell’orrore, Senza te la città e Tarantole nei capelli). 

Forse, però, la selezione degli scritti non mi ha soddisfatto del tutto. Non avrei mischiato i racconti con le cronache di viaggio, in parte perché avrei voluto leggerne di più di entrambi e qui sembra tutto un po’ sacrificato, come se non avessero il giusto spazio, in parte perché così sembra mancare un filo conduttore, un contesto,  un filo conduttore che tenga tutto insieme e che permetta di immergersi al meglio in quello che si sta leggendo.

Credo soprattutto che chi parte da Baciami ancora, forestiero, senza aver letto prima Ho paura torero abbia più difficoltà a capire la forza di Lemebel, il suo stile volutamente confusionario, la sua forte denuncia e la sua visione del mondo. 

In ogni caso, Pedro Lemebel rimane sicuramente uno scrittore che tutti dovrebbero conoscere e amare.Che cosa state aspettando?

Titolo: Baciami ancora, forestiero
Autore: Pedro Lemebel
Traduttore: vari
Pagine: 149
Editore: marcos y marcos
Acquista su Amazon:
formato brossura: Baciami ancora, forestiero


sabato 13 settembre 2014

HO PAURA TORERO - Pedro Lemebel

Iniziamo subito con il dire che Ho paura torero è un libro stupendo. Lo dico nel caso, con la mia recensione, non riesca a farlo capire in modo convincente. 
E' difficile recensire un libro così. E' difficile raccontare con parole che non siano quelle dell'autore, questo Pedro Lemebel che, prima di trovare per puro caso questo libro nascosto da una pila di altri libri in un mercatino dell'usato, nemmeno conoscevo. 
Mai avrei pensato che quelle tre parole in copertina, semplici e, a prima vista, anche abbastanza incomprensibili, potessero significare e trasmettere tanto. 

Ho paura torero, tre parole che possono essere cantate, urlate o sussurrate. Tre parole che significano amore, passione, e anche un po' di erotismo. Ma che significano pure ribellione, sofferenza, paura, rivoluzione.

Siamo nel Cile di Pinochet, a diversi anni dall'attentato ad Allende che l'ha messo al potere. La fata dell'angolo, un travestito esuberante e passionale, che adora i bolero e che vive ricamando, conosce Carlos, militante del Fronte patriottico Manuel Rodriguez, che le chiede di nascondere in casa sua alcune scatole misteriose. La fata dell'angolo accetta, perché, pur sapendo di non doverlo fare, si innamora perdutamente di Carlos e per lui farebbe qualsiasi cosa. Anche organizzargli un compleanno cubano, anche consegnare al posto suo qualcosa di pericoloso rischiando la vita. Anche fuggire, abbandonare tutto, perché ormai troppo compromessa con il gruppo di rivoluzionari, pur sapendo che in cambio non riceverà mai niente, se non quei pochi momenti passati insieme. Eppure è un amore grande, grandissimo. 

Ho paura torero è un romanzo intenso e bellissimo. Un romanzo d'amore in tempi difficili, una storia impossibile e forse, per questo, ancor più passionale. La fata dell'angolo è un personaggio adorabile nella sua apparente semplicità e nella sua esuberanza. E Carlos, beh, probabilmente di Carlos mi sarei innamorata anche io.
Alla loro storia, che parla d'amore ma anche di rivoluzione, si alternano episodi della vita di coppia tra Pinochet e la moglie. Una donna un po' bisbetica, un po' prepotente, che Pinochet non vorrebbe altro che stesse zitta. Forse la sopporterebbe di più, se non fosse continuamente soggetto a critiche, proteste e attentati. 

Pedro Lemebel ha trovato davvero un bel modo per parlare degli anni della dittatura di Pinochet, per farne una satira, certo, ma anche per raccontare le vite di chi l'ha vissuta e chi l'ha combattuta. E poi ha creato questo personaggio incredibile, esuberante, frivolo, ma di una dolcezza e una passione infinita. Indimenticabile.

Un libro assolutamente da leggere.


Titolo: Ho paura torero
Autore: Pedro Lemebel
Traduttore: M. L. Cortaldo, G. Mainolfi
Pagine: 202
Anno di pubblicazione: 2001
Editore: marcos y marcos
ISBN: 978-8871685670
Prezzo di copertina: 14 €
Acquista su Amazon:
formato brossura: Ho paura torero