mercoledì 13 gennaio 2016

TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI - Diego De Silva

Insomma, non si può essere sempre felici. Qui e ora, voglio dire. Perché c’è anche il dopo, e non intendo il domani generico. Parlo di un dopo imminente, il dopo di quando hai fatto l’amore, e l’hai fatto benissimo, e quindi dovresti essere felice e desiderosa di alzarti, tornare alla tua vita, ricaricata e leggera, e invece resti sotto le lenzuola a guardare il soffitto con il dito in bocca a domandarti cosa stai facendo, mentre lui è già tutto bello pimpante che ha finito la sigaretta e non vede l’ora di infilarsi nella doccia, però intercetta il tuo incantamento e ti chiede cos’hai (non perché gli interessi ma perché sa che se fa finta d’ignorare la tua fissità gli metterai il muso appena torna dal bagno), così ti si avvicina e dopo aver seguito la linea del tuo sguardo che continua a puntare ossessivamente il soffitto ti domanda:
- Bello quell’intonaco, eh?

Se mi venisse chiesto di definire in poche parole Diego De Silva e la sua scrittura, senza ombra di dubbio risponderei con “il re delle pippe mentali”. Ed è un complimento, anche se a prima vista potrebbe sembrare il contrario. È un complimento perché sono pochi gli scrittori in grado di riportare così bene su carta tutti i conflitti interiori che ogni persona normale ogni giorno vive.

I personaggi di Diego De Silva hanno tutti in comune il pensare tanto, il pensare troppo. Un pensare che a volte li porta a non avere filtri poi in quello che fanno e quello che dicono, sebbene si rendano conto, almeno nella maggior parte delle volte, di essere un po’ assurdi. Soprattutto quando sono innamorati. L’esempio lampante è il grande avvocato Malinconico, protagonista di Non avevo capito niente (e poi anche di Mia suocera beve e Sono contrario alle emozioni, che però a mio avviso non sono venuti bene come il primo), incapace di amare senza fare mille pasticci. È un personaggio esasperato nelle sue manie, nei suoi troppi pensieri, nelle sue pippe mentali, e per questo molto molto umano.

Quando ho letto la trama di Terapia di coppia per amanti, uscito per Einaudi nel 2015, ho saputo fin da subito che avrei dovuto leggerlo, perché le pippe mentali che tanto amo di questo autore finalmente erano tornate.

Protagonisti di Terapia di coppia per amanti sono, appunto, due amanti: Modesto Fracasso, che deve il suo bizzarro nome al dispetto che quel cazzone di suo padre ha voluto fare alla moglie quando è nato, e Viviana. Entrambi sono sposati con prole. Entrambi si amano pazzamente. Non è solo una scopata, la loro, sebbene sia sicuramente una parte fondamentale della loro relazione. I due sanno di non poter fare più a meno l’uno dell’altro. Litigano spesso come solo le persone che si amano davvero riescono a fare e altrettanto velocemente fanno pace. Stanno insieme da tre anni, entrambi i coniugi più o meno sanno e più o meno fingono di non sapere. Però sia Modesto sia Viviana sanno che non si può andare avanti così, che qualcosa nella loro storia deve cambiare. E quindi entrano in terapia. Sì, anche se sono amanti. 

Se siete convinti che tutti gli amanti siano degli stronzi, senza alcuna eccezione, lasciate perdere questo libro. Io non ho una posizione chiara in merito. Certo, sono convinta che se ci sia una famiglia, se ci siano dei figli, se insieme per anni si è cercato di costruire qualcosa, si debba fare tutto il possibile per farla funzionare anche nei momenti più bui. Al tempo stesso, però, credo che sia sbagliato stare insieme a qualcuno se non lo si ama più, se susciti in noi solo indifferenza. Bisogna essere onesti, con se stessi e con la persona che ci sta accanto, quello sì. Ma trascinare una storia finita solo perché c’è un pezzo di carta credo che alla fin fine non abbia nessun senso. È sicuramente un argomento complesso e pieno di sfumature, di cui non si può parlare a fondo in un blog letterario.

E nemmeno in un libro, in realtà, o almeno non in uno di Diego De Silva. E infatti lui il rapporto di Modesto e Viviana con i loro rispetti coniugi lo lascia un po’ da parte. Sì, ci sono. Sì, lascia intendere che qualcosa da tempo non funzioni più, però tutta l’attenzione è focalizzata sulla storia d’amore tra loro due. Una storia d’amore complicata e bellissima, come lo sono sempre le storie d’amore in cui i protagonisti davvero si amano. Una storia resa ancor più reale da tutte le pippe mentali di cui si parlava prima, che l’autore mette in testa ai due protagonisti. Modesto, tra i due componenti della coppia, è quello che ho preferito di più. Per la sua simpatia e la sua battuta sempre pronta, per il suo scansare inizialmente i problemi ma poi tornare indietro per affrontarli, a modo suo magari, ma sempre affrontali. Per il rapporto con il padre, forse il personaggio più divertente di tutto il libro, e quello con il figlio. Viviana è forse un po’ troppo esasperata (o forse semplicemente da donna mi dà noia ammettere che a volte siamo davvero così). 

E poi ho amato, come sempre, lo stile dell’autore. Le grandi verità rivelate nei momenti più impensabili. Le sue citazioni, il suo modo di raccontare e di non giudicare mai nessuno dei suoi personaggi.  Sono umani, proprio come tutti noi.
"Mi fa ridere quando sono nervosa senza sapere perché (sono i nervosismi peggiori, quelli); quando mi sto antipatica e ho voglia di essere sgarbata con chiunque mi capiti a tiro (preferibilmente lui) e l'ultima cosa che vorrei fare è ridere, e ha un talento nel capire quando mi serve una carezza"
Ho riso un sacco, leggendo. E anche se forse mi aspettavo qualcosina di più dal finale, Terapia di coppia per amanti è stata davvero una gran bella lettura. Quindi lunga vita al Re delle Pippe Mentali!


Titolo: Terapia di coppia per amanti
Autore: Diego De Silva
Pagine: 274
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Einaudi
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formato brossura: Terapia di coppia per amanti

19 commenti:

  1. io non avevo mai letto nulla prima del re delle pippe mentali ma mi è venuta una gran voglia di conoscerlo meglio!

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    1. Consiglio vivamente Non avevo capito niente! E' ancor più geniale di questo! :D

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  2. Sono molto curiosa di leggere qualcosa di questo autore! In fatto di pippe mentali pensavo di avere il primato, come osa costui??? :P

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    1. Leggilo, e poi dimmi se devi temere o meno la concorrenza :P
      A parte gli scherzi, se ami le pippe mentali devi assolutamente scoprire questo autore... con questo libro o con Non avevo capito niente!

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  3. La prossima settimana De Silva verrà a presentare questo libro nella mia città, non vedo l'ora! :D Anche se prevedo fiumane inenarrabili di gente e mi riterrò fortunata se riuscirò a sentire due parole!

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    1. Io sono andata a due presentazioni di De Silva e sono state entrambe molto divertenti! Poi lui è disponibilissimo e farà in modo che tutti sentano :)

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  4. Mai letto nulla di De Silva, nonostante i suoi titoli mi incuriosiscono parecchio! La trama di questo potrebbe esser molto nelle mie corde, anche da come ne hai parlato. Se capiterà l'occasione non esiterò :)

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  5. Amo le pippe mentali, almeno le mie, ma nei libri non sempre...
    De Silva, di cui non ho mai letto niente, ispira. Anche solo per titolo e copertina, che trovo molto belli.

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    1. A me lui piace molto, proprio perché molte delle sue pippe mentali sono anche le mie :D Fammi sapere se gli darai un'occasione :)

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  6. Molto intrigante la tua recensione!
    un saluto da lea

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  7. Aspettavo la tua recensione da quando ho visto che hai preso in mano questo libro! L'ho amato quanto te, ho riso quanto te e, come te, devo ammettere che anche io mi sono sentita infastidire da certi atteggiamenti di Viviana per poi rendermi conto, purtroppo, che effettivamente noi donne siamo un po' così! A differenza tua, però, a me il finale è piaciuto davvero tanto; questa sorta di incertezza tra i due, mi ha conquistata!

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    1. Ho letto la tua recensione solo oggi, per non scoprire niente sul libro! :)

      A me il finale è sembrato un pochino frettoloso, ma forse pensandoci bene non poteva essercene uno diverso per questa coppia in bilico. :)

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  8. Scusa, ma dello psicanalista vogliamo non parlarne? Un piccolo "principe delle pippe mentali", ottima spalla di Modesto, ma anche dell'autore, che regala una terza dimensione a tutta la storia. Sono molto d'accordo con te su tutto, ma credo meriti di essere citato anche lui, al quale De Silva - inaspettatamente - dona la terza voce narrante.

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    1. Ecco, lo psicanalista dei tre è quello che mi è piaciuto un pochino meno... forse è per quello che mi sono scordata di citarlo :P In ogni caso il terzetto che ne viene fuori è spettacolare!

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  9. Ciao,approdo nel tuo blog solo oggi, complice il tuo solidale intervento di ieri riguardo alla diatriba degli autori emergenti che non sono in grado di accettare pareri negativi...è la tua prima recensione che leggo, sono stata attratta dal libro che ovviamente ho amato. Ho conosciuto De Silva proprio con il suo ultimo lavoro e posso permettermi di dire che è fantastico? Tutto, lo stile, la storia, i personaggi, il finale e si, adoro le pippe mentali e ho riso di gusto come una matta!
    Mi è piaciuto moltissimo il tuo modo di argomentare, tornerò di certo a leggerti e De Silva non lo mollo più, ho già pronto Non avevo capito niente. A presto

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    1. Ben arrivata cara! :)

      Forse Non avevo capito niente è ancor più bello di questo :D

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    2. Davvero??? Devo leggerlo presto allora!

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