La vicenda di Charlotte Emory: da una quieta disperazione quotidiana, alla fuga, a una sorprendente avventura on the road. Un inedito «thriller dei sentimenti» narrato con impareggiabile maestria.
La Tyler a mio avviso ha un grosso problema: i finali. Descrive esattamente quello che la gente normale farebbe se si trovasse in quella situazione. E questo non è che non mi piaccia, solo a volte mi infastidisce, perchè è abbastanza prevedibile e per una volta, almeno nei libri, sarebbe bello poter leggere quello che in realtà non faresti mai. (Considerando che spesso ci sentiamo prigionieri in casa nostra senza però poter fuggire, almeno nei libri sarebbe bello che si potesse fuggire!)
Questo deve essere uno dei primi libri della Tyler e si vede. La storia, una rapina in banca con ostaggio e un viaggio attraverso gli Stati Uniti, sarebbe anche bella ma non mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha "trattato" i vari personaggi e le varie vicende, dimenticando a volte di analizzarli più attentamente.
Insomma, non credo che lo consiglierei.
Nota alla Traduzione: pessima. Ma forse perchè è anche vecchia. Frasi poco scorrevoli ( Questa notte mi sono sognata mio marito...per fare un esempio) e utilizzo di termini desueti. Andrebbe sicuramente rifatta.
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