Visualizzazione post con etichetta Allen A.S.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Allen A.S.. Mostra tutti i post

sabato 23 agosto 2014

GIORNI DI ZUCCHERO, FRAGOLE E NEVE - Sarah Addison Allen

Non c'è niente di meglio che iniziare le letture in spiaggia con un libro di Sarah Addison Allen. Non credo che sarei mai riuscita a leggere e apprezzare un romanzo come questo fuori dal contesto vacanziero. Un po' per il titolo italiano decisamente scemo (ma non è certo colpa dell'autrice se il suo The sugar queen è diventato così), un po' perché la storia è molto leggera, a tratti un po' stereotipata e un tantino prevedibile.
Ma, come dicevo all'inizio, ero in spiaggia, spaparanzata al sole e il libro mi ha richiesto proprio l'impegno mentale che ero disposta a concedere a una lettura in quella situazione.

Protagonista è Josey, ventisettenne figlia unica di una delle famiglie più influenti di Bald Slope, paesino sulle montagne in cui tutti ancora ricordano la sua infanzia da bambina cattiva. Un'infanzia che lei stessa ricorda e cerca in qualche modo di espiare accudendo l'anziana madre, annullando completamente la sua vita. Il suo unico rifugio è l'armadio di camera sua, in cui nasconde libri e dolciumi. Proprio in questo armadio, un mattina, troverà chiusa Della Lee, un'esuberante e irruente signora che dice di aver bisogno di stare nascosta per un po'. Grazie a lei, la vita di Josey si movimenterà all'improvviso: sarà proprio grazie a questa donna nell'armadio che conoscerà Chloe, la donna perseguitata dai libri, e che avrà il coraggio di parlare con Adam, il postino di cui è segretamente innamorata da anni. Ma soprattutto, sarà grazie a lei che si ribellerà in qualche modo alla madre e deciderà cosa fare della sua vita.

Sebbene ci sia effettivamente un colpo di scena finale non del tutto prevedibile e la storia sia scorrevole e arricchita da quel pizzico di magia che sarebbe bello esistesse davvero nella vita di tutti i giorni, riflettendoci con calma il libro, non è poi nulla di che. Troppe cose vengono lasciate in sospeso, introdotte e non spiegate come avrebbero dovuto: sul colpo di scena, certo, ma anche della vita di Josey e del suo burrascoso passato (che diamine potrà mai aver fatto da bambina sta tizia per essere da tutti ricordata come "cattiva"?), e di quella di Adam. Cose che magari non sono nemmeno poi così importanti, ma che, pensandoci, avrebbero avuto bisogno di più spazio.

Certo, scopo dell'autrice era sicuramente quello di intrattenere il lettore con una storia leggera e coinvolgente, che non desse poi troppo da pensare, e in questo intento è riuscita sicuramente. Così come molto efficaci sono i riferimenti ai libri e all'incredibile potere che questi possono avere nella vita di ognuno di noi (una strizzata d'occhio ai lettori, insomma, un po' per ingraziarseli un po' perché a volte effettivamente i libri con noi si comportano davvero così). Però, ecco, poteva esserci qualcosina in più. Qualche pagina, qualche maggiore approfondimento e il libro non sarebbe stato un semplice romanzo rosa da spiaggia, ma qualcosa di più profondo.

Comunque, se state cercando qualcosa di poco impegnativo, da leggere oziando da qualche parte, Giorni di zucchero, fragole e neve può decisamente fare al caso vostro. 
Anche se di fragole non ce ne sono.

Titolo: Giorni di zucchero, fragole e neve
Autore: Sarah Addison Allen
Traduttore: Roberta Marasco
Pagine: 287
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Sonzogno
ISBN: 978-8845425530
Prezzo di copertina: 9,90€
Acquista su Amazon:

mercoledì 9 gennaio 2013

Due titoli, un solo libro: ma perché #16

Ed eccoci arrivati a un'altra puntata della rubrica "Due titoli, un solo libro: ma perché?" che ricordo, se il titolo non fosse abbastanza esplicativo, consiste nel confronto tra il titolo originale di un'opera e la sua "traduzione" in italiano.

Questa settimana il post è dedicato interamente a una scrittrice americana, le cui opere sono giunte in Italia con la casa editrice Sonzogno. Sto parlando di Sarah Addison Allen.
Questa autrice ha avuto un discreto successo in Italia con due dei suoi quattro romanzi scritti e tradotti finora.
Il primo è GARDEN SPELLS ovvero IL PROFUMO DEL PANE ALLA LAVANDA

Uscito in lingua originale nel 2007 e nella traduzione di M. P. Romeo e C. Lionetti nel 2008, è un romanzo molto carino e piacevole da leggere, romantico ma per nulla stucchevole. La traduzione del titolo originale avrebbe dovuto essere qualcosa come "Incantesimi del giardino". Certo, così letteralmente proprio bene non suona, ma la scelta finale del titolo italiano è quantomeno singolare. Sì, fiori all'interno del libro ce ne sono, e ci sarà sicuramente anche della lavanda. Così come sicuramente alla protagonista capita di fare del pane... Però diciamo che la moda del titolo composto e profumato è parecchio evidente, e non del tutto giustificata.

Altrettanto successo lo ha avuto il romanzo successivo, THE SUGAR QUEEN ovvero GIORNI DI ZUCCHERO, FRAGOLE E NEVE

Uscito negli Stati Uniti nel 2009, il romanzo è arrivato in Italia due anni dopo, nel 2011, con la traduzione di R. Marasco.
Non ho letto questo romanzo, anche se ce l'ho da un po' di tempo in wish list. Immagino però che lo stile sia molto simile al primo: dolce, ma non troppo, con quel pizzico di magia che non guasta.
In questo caso la traduzione del titolo originale sarebbe "La regina dello zucchero". Un titolo abbastanza intrigante che, almeno con me, avrebbe funzionato anche in italiano, sebbene avrebbe potuto dare spazio a qualche ambiguità. Si è scelto quindi di rendere il tutto ancor più dolce e a rischio carie, aggiungendo allo zucchero anche le fragole e la neve. Seguendo ovviamente sempre una struttura della frase ormai parecchio usata. Da notare però che le due copertine sono praticamente identiche.

Nel 2010 la Addison Allen scrive poi THE GIRL WHO CHASED THE MOON, uscito in Italia nel 2012, sempre in traduzione di M. Marasco, con il titolo IL GIARDINO DEI RAGGI DI LUNA

 Questo libro invece, o almeno la sua copertina italiana, non mi attira per niente (ammetto però di non avere idea di cosa parli). Però, la scelta del titolo mi lascia davvero interdetta. Ma come?? Per una volta che potete tradurre un titolo con "La ragazza che..." e poter dire che è così anche in originale, voi non lo fate???  Ma perché?? Non era abbastanza bello "La ragazza che inseguiva la luna"? Anche perché poi la scelta è ricaduta su un titolo sempre con la solita struttura. Questa davvero non riesco a spiegarmela.

E poi, per concludere, secondo quando segnalato sul sito della casa editrice Sonzogno sta per arrivare in libreria anche l'ultimo romanzo di questa autrice THE PEACH KEEPER ovvero L'ALBERO DEI SEGRETI

Anche in questo caso, tra titolo originale e titolo italiano c'è un po' di differenza, sebbene forse il senso di fondo viene mantenuto. La traduzione letterale dell'originale sarebbe "La custode del pesco" (dall'immagine di copertina deduco che la protagonista sia femminile, e quindi "la"), che in italiano viene reso con "L'albero dei segreti", utilizzando però la copertina, con i suoi fiori rosa fiori di pesco, per far intendere quale sia l'albero in questione. E poi, se c'è una custode vorrete mica che non ci sia anche un segreto?

Insomma, tutti i titoli di questa autrice hanno subito un cambiamento, più o meno drastico, nella traduzione in italiano. Scelte condivisibili? A mio avviso non sempre, anche se sicuramente quelle italiane sono altrettanto d'impatto.
Voi che dite?

lunedì 29 agosto 2011

IL PROFUMO DEL PANE ALLA LAVANDA- Sarah Addison Allen

Claire è una Waverley e conosce bene le magiche proprietà di frutti e fiori che crescono nel suo giardino. Dalla nonna, Claire ha ereditato la grande casa in cui vive sola e ricette preziose che possono cambiare il destino delle persone. I nasturzi inducono a mantenere i segreti, le bocche di leone spengono la passione e la lavanda... Tuttavia, la sua è una vita tranquilla. Almeno fino al giorno in cui la sorella Sidney, scappata di casa dieci anni prima, bussa inaspettatamente alla porta e fa vacillare il muro che Claire ha costruito attorno al proprio cuore.

Sì lo so, ultimamente i libri sui poteri "magici" del cibo, delle piante, dei fiori e dei doni delle persone vanno un po' troppo di moda, al punto che non ci si ricorda nemmeno più quale è stato scritto prima e quale dopo. (un po' come quando è uscito "Il Cacciatore di Aquiloni" e da' lì è partita la "moda" dei libri ambientati in medio oriente). Si sfrutta l'onda del successo di uno, e ci sono allocchi che ci cascano sempre. E io ovviamente sono una di quelle. Almeno per quel che riguarda i romanzi sul cibo e sul suo potere di influenzare la gente. Li adoro proprio. Per quanto siano magari un po' banali e scontati, per quanto si capisce quasi fin da subito cosa succederà e come andrà finire. Ma mi piacciono. E tanto anche.
E questo è un libro goloso, leggero e dolcissimo, fatto apposta per chi ama sognare e per chi ha voglia, almeno ogni tanto, di un bel lieto fine. Per chi a volte non si è sentito integrato nel suo mondo, perché "diverso". Per chi dal suo mondo voleva proprio fuggire. Per chi ha paura di innamorarsi e per chi non vorrebbe altro.
La forza di questo libro, che lo rende un pochino meno banale di molti romanzi dello stesso filone, sono i suoi personaggi. Non solo le due protagoniste, le sorelle Waverley, da sempre etichettate come strane e "magiche" e per questo spesso isolate dalla società, ma anche tutti i personaggi di contorno, a partire dalla zia Evanelle, il cui dono è quello di avere l'impulso di regalare cose, anche insignificanti, alle persone, senza che queste inizialmente capiscano perchè. Ma ogni volta questo regalo ritornerà utile. E poi c'è Fred, la piccola Bay, Harry e suo nonno Lester, la famiglia Clarck le cui donne sono bravissime nell'arte del sesso, fino all'albero di mele del giardino di casa Waverley, che ti lancia le mele se non lo rendi partecipe alla vita di famiglia.
E' un libro leggero, divertente e dolcissimo, senza pretese di grande capolavoro, ma che ti tiene incollato alle sue pagine. Da leggere!

Nota alla traduzione: niente da dire!