lunedì 11 gennaio 2016

BELLA ERA BELLA, MORTA ERA MORTA - Rosa Mogliasso

Donna.
Bella.
Elegante.
E morta.
Sicuramente morta.
Che fare?

Fortunatamente non mi è mai capito di trovare un cadavere per strada. Diverse volte mi sono fermata a soccorrere auto incidentate o ho aiutato persone in difficoltà al supermercato, ad attraversare la strada, ecc. ecc. Insomma, tutte quelle cose normali che a tutte le persone normali capita almeno una volta nella vita di fare e che ci fanno sentire dei bravi cittadini e delle brave persone.
Ma di ritrovare un cadavere abbandonato no, non mi è mai successo. E non so dire con sicurezza come mi comporterei se succedesse. Certo, sì, la mia educazione e la logica mi portano a dire che, dopo aver lanciato qualche urlo e aver tremato un po’, chiamerei la polizia. Ne sono certa al 99%, da persona irreprensibile e ligia al dovere quale solo. Ma c’è quel piccolo 1% di dubbio che non posso ignorare. Non che non avviserei nessuno, questo no. Ma sulle modalità, sui tempi, suoi luoghi, ecco, su tutte queste cose, qualche dubbio ce l’avrei. 

Bella era bella, morta era morta di Rosa Mogliasso, pubblicato da NN editore nella collana ViceVersa, racconta di un cadavere riverso sulle rive di un fiume. Il corpo di una donna, bella, elegante e, appunto, morta. È in un punto un po’ nascosto, non proprio alla vista di tutti. Ma qualcuno che la nota c’è. Una donna che porta a spasso il cane. Una coppia di ragazzi in cerca di un posto tranquillo dove farsi una canna. Una sorta di paladino del new age romano, trasferitosi in città per amore. Un uomo caduto in disgrazia e ora afflitto da gravi disturbi mentali. Cinque persone vedono questo cadavere. Cinque persone che, per un motivo o per l’altro, la vedono, ma scelgono di passare oltre. Perché sì, spiace per la morta, ma tanto ormai è morta, io che ci possono fare? E poi qualcun altro si fermerà, no? Io mica ho tempo da perdere, dai.
Ora, la questione era molto semplice: fare finta di niente, richiamare il cane all'ordine, proseguire e leggere la notizia sul giornale. Oppure telefonare al 113 e, magari, ritrovarsi a passare la giornata, che già era cominciata male, in questura
Il lettore segue la storia di questi cinque personaggi dal momento in cui scoprono il cadavere. Ne scopre le reazioni, gli stati d’animo di fronte a quel che hanno visto, i dubbi e, soprattutto, le giustificazioni che si danno per quel che non hanno fatto. E, sebbene tutti e cinque questi personaggi siano un un po' particolari e abbiano vite un po' bislacche, leggendo non si può fare a meno di chiedersi che cosa si sarebbe fatto al posto di ognuno di loro. Sì, certo, il buon senso di tutti porta a dire che mai nessuno si sarebbe comportato come loro, ma non sempre il buon senso funziona nella pratica, anche nelle persone più irreprensibili.

Bella era bella, morta era morta è un libro molto scorrevole e, paradossalmente visto che c’è di mezzo una morta, anche divertente nell'assurdità delle motivazioni dei suoi protagonisti. Ma soprattutto mostra quanto forte possa essere l’egoismo umano, quanto l’essere così profondamente concentrati su noi stessi e sui nostri problemi possa farci perdere di vista le naturali regole della convivenza civile su questo mondo.
L’unica pecca del libro è che, almeno per quanto mi riguarda, il finale è stato un pochino prevedibile (non so se l'essere cresciuta guardando il tenente Colombo e leggendo i romanzi di Agatha Christie mi abbia in qualche modo formata), ma è comunque perfettamente adatto allo scopo che l’autrice si era proposta per questo libro.

Quindi sì, oltre a continuare a sperare con tutta me stessa di non ritrovarmi mai nella situazione di trovare un cadavere abbandonato, consiglio caldamente la lettura di Bella era bella, morta era morta. Vi darà tanto su cui riflettere, e probabilmente smetterete di avvicinarvi alle rive dei fiumi.

Titolo: Bella era bella, morta era morta
Autore: Rosa Mogliasso
Pagine: 143
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: NN Editore
Prezzo di copertina: 13 €
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6 commenti:

  1. Riflettere sui nostri comportamenti può essere solo un elemento positivo. Rimanendo sempre alla larga dalle rive dei fiumi, mi piacerebbe conoscere le motivazioni che hanno guidato le scelte dei cinque personaggi :)

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    1. Questi cinque personaggio non sono proprio persone normali eh, quindi le loro motivazioni sono un tantino, come dire, bislacche... ma lo scoprirai se lo leggerai :)

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  2. Più che un giallo un romanzo psicologico dai risvolti moderni. Interessante!

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    1. Sì, l'elemento "giallo" e l'elemento psicologico si mescolano molto! Davvero interessante, anche perché davvero io non sono mica così sicura di come reagirei se trovassi un cadavere per strada :S

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  3. Mi fa sorridere già dal titolo. Comunque le tue considerazioni sono interessanti, credo che gli darò una possibilità anche io per vedere dove mi portano i comportamenti dei personaggi.

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    1. Sì il titolo e anche lo stile di Rosa Mogliasso valgono da soli la lettura :) Fammi poi sapere quando lo leggerai!

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