martedì 30 settembre 2014

PASSAPAROLA - Simon Lane

Il mondo editoriale di oggi è un grande caos. Tutti che scrivono, tutti che pubblicano o cercano di farlo, case editrici di qualità più o meno dubbia che nascono e muoiono secondo necessità, scaffali di librerie ricolmi di tanta spazzatura, con qua e là qualche cosa bella.
In mezzo a questo marasma, noi poveri e semplici lettori in cerca di un libro bello da leggere rischiamo di perderci o, peggio, di venire completamente dimenticati dagli editori che seguono la semplice e triste logica del profitto.
Da quando ho aperto il blog ho la fortuna/sfortuna di ricevere spesso proposte di lettura da case editrici piccole, spesso sconosciute: sfortuna quando mi vengono inviati libri che non c’entrano nulla con i miei gusti o quando mi vengono fatte proposte scortesi e antipatiche. 
Fortuna quando mi arrivano libri inaspettatamente belli come Passaparola di Simon Lane.

Passaparola è la storia di Felipe, un domestico filippino che, grazie a un passaparola tra un datore di lavoro e l’altro, ha diversi clienti all’interno di uno stesso condominio parigino. Con qualcuno va più d’accordo, con qualcun altro meno, ma tutto sommato è felice del suo lavoro. Certo, se Monsieur Charles, il procuratore generale per cui lavora, la smettesse di svuotare la caffettiera nel lavandino, anziché nel water, sarebbe meglio: almeno non dovrebbe passare le sue mattinate a sturarlo. Ma sarà mica questo un valido motivo per uccidere?
No, certo che no. Solo che una mattina Felipe trova Monsieur Charles morto in soggiorno, con una ferita da corpo contundente, che potrebbe benissimo essere quello sturalavandini gigante che ha in mano. E qui l’uomo va nel panico e, per paura di essere accusato d’omicidio, decide di nascondere il cadavere in un bidone della raccolta differenziata e portarselo in giro per Parigi, in cerca del luogo perfetto in cui “smaltirlo”.

Tutto questo ci viene raccontato direttamente da Felipe. E’ in cella e il suo avvocato gli ha suggerito di registrare la sua versione dei fatti. Lui accetta, pur sapendo di non avere molte possibilità di essere creduto. Quindi, oltre alla cronaca di quella sua assurda giornata e della sua passeggiata per Parigi con appresso un bidone della spazzatura, il lettore scopre anche dettagli della vita dell’uomo: il suo sentirsi donna e la sua triste relazione con il compagno, il suo rapporto con i suoi datori di lavoro, il suo problema con l’alcol e la sua passione per i libri. 
E’ un uomo semplice Felipe, che però nella sua semplicità, nella sua estrema praticità nell'affrontare il mondo, nasconde, oltre a un’inconsapevole comicità, una certa poesia.
Per intenderci, il romanzo inizia così:
Quello che mi piace di più è la luce che entra dalla finestra. 
È stranissimo pensare che tutti condividono questa 
luce, che non è solo per me, quando sono così solo in questo 
posto. Non ci sono altre cose da farsi piacere, qua, eccetto 
i sogni. I miei sogni non interesserebbero a nessuno, 
ma d'altra parte non ho nessuno con cui condividerli, perciò 
non importa. A me invece interessano perché, a parte 
la luce e i ricordi e i pensieri e il rumore del mare che riesco 
a udire se accosto la conchiglietta all'orecchio, be', a 
parte queste cose non ho altro, capisce?

Passaparola è un romanzo molto bello e non leggerlo sarebbe stata davvero una grande perdita. Sono romanzi come questo, case editrici come la 8libri (ma sono sicura ce ne siano anche molte altre) che mi fanno capire che la qualità nel mondo dell’editoria,  anche e spesso soprattutto nelle case editrici piccoline, conta ancora qualcosa.


Titolo: Passaparola
Autore: Simon Lane
Traduttore: Cristina Ingiardi
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: 8libri
ISBN: 978-88-98812-13-4
Prezzo di copertina: 15 €
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formato ebook: Passaparola

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