Le premesse perché questo romanzo mi piacesse c'erano tutte. E' ambientato in Spagna, negli anni della guerra civile (e io adoro i romanzi ambientati nella Spagna di quel periodo). Non è un romanzo storico ma un "inserito" in una realtà storica, con personaggi inventati che si mescolano alla vita reale (altra caratteristica che adoro).
Ma allora, cosa non ha funzionato?
Perché questo libro non mi è piaciuto per niente. E' scritto in modo scorrevole, per carità (ci ho messo tanto a leggerlo solo perché in sto periodo ho avuto meno tempo da dedicare alla lettura), ma il fatto che sia scorrevole non necessariamente vuol dire che sia scritto anche bene. Lo stile dell'autrice è ricco di ripetizioni, di anticipazioni buttate in mezzo al romanzo senza motivo (in quanto poi vengono lasciate cadere). E poi è troppo. Troppe cose succedono alla sua protagonista Sira, troppe coincidenze capitano nella sua vita così come troppe avventure. Inizia a Madrid facendosi fregare come un'idiota dall'uomo che ama (e vabbè, può capitare dai...). Poi si trasferisce in Marocco ricomincia a vivere, apre il suo atelier di moda, vede gente, conosce persone, diventa ricca e snob. Poi ritorna a Madrid in qualità di spia del Regno Unito, perché le ricche signore peppie quale posto migliore per svelare i loro segreti possono scegliere se non lo studio di una sarta? E poi da lì ha anche una missione speciale in Portogallo, la più pericolosa della sua vita ma anche quella che le farà ritrovare la sicurezza in sé stessa e nelle sue capacità.
L'ho trovato irritante, ecco. Soprattutto Sira, antipatica, troppo sicura di sè (sebbene lei ripeta che sia una maschera per nascondere le sue paure), troppo egoista.
E probabilmente fossi uno spagnolo che ha vissuto quel periodo, che ha lottato per difendere il suo paese dalla dittatura e dalla guerra, mi sarei arrabbiato, quasi offeso, a leggere questo romanzo, per il modo semplicistico e ridicolo con cui sono stati trattati certi argomenti.
Peccato, perché le premesse per fare un bel romanzo c'erano tutte. Ma non sono bastate.
Nota alla traduzione: troppe ripetizioni! Che non si capisce se sono dell'autrice o del traduttore. Andrebbe sicuramente rivista.
Nessun commento:
Posta un commento