Trotter, Harding, Aderton, Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva ragazzi intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a carriere importanti, mentre i genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza e ignoranza culturale. Siamo negli anni '70, anni in cui si susseguono sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell'Ira. Su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi.
L'ennesimo bel libro di Coe. Tra risate, ironia, momenti allegri ma anche tragici, si sviluppa l'adolescenza di questi quattro amici, tutti diversi tra loro eppure molto legati.
Il ritratto della società che fa lo scrittore è semplicemente perfetto ed è molto facile immergersi in quella vita, nelle strade di Birgmingham e nelle paure e vicende dei personaggi. E la forza di Coe in questo romanzo sta proprio lì, nel fedele ritratto della realtà in cui immerge le storie fittizie di questi personaggi. Struggente è poi la storia di Lois, la sorella di Benjamin. Così come è molto particolare il flusso di coscienza dinale di Benjamin in cui rivela come sono cambiate le cose nel corso degli anni.
Di nuovo, mi verrebbe da dire peccato per il finale. Ma la scelta fatta da Coe non è sicuramente casuale.
Assolutamente da leggere! Consiglio in italiano però, perchè in inglese ho spesso fatto molta fatica a seguire alcune parti.
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