I buoni propositi non sono mai stati il mio forte. Ci penso sempre, all'inizio dell'anno, a cosa vorrei cambiare della mia vita, a cosa vorrei iniziare a fare o smettere di fare rispetto all'anno precedente, ma è un pensiero fugace, che raramente trova voce. A volte porto avanti i miei buoni propositi senza nemmeno rendermene conto, altre li faccio naufragare miseramente dopo qualche debole tentativo di rispettarli (come nel 2020, quando ho iniziato a mettere da parte ogni giorno qualche moneta per comprarmi l'aspirapolvere Dyson, "perché così dà più soddisfazione", e poi durante il lockdown ho usato quelle stesse monete per pagare la consegna a domicilio del cinese, "perché sono gli unici contanti che abbiamo in casa, l'aspirapolvere capirà").
E allora perché sono qui a scrivere un post, nei primi giorni di gennaio di un nuovo anno, sui buoni propositi? Perché ci voglio provare, ancora una volta. Il 2020 è stato un anno difficile per tutti: per alcuni tragico e doloroso, per altri "solo" psicologicamente complicato. Io sto iniziando ad accusare l'impossibilità di muoversi, di uscire, di andare in giro, di vivere la mia quotidianità normalmente e serenamente solo dagli ultimi mesi. Sarà la DaD, sarà l'incertezza di quando tutto questo finirà, ma in queste ultime settimane mi sembra di non avere prospettive e obiettivi concreti da raggiungere. Ho il lavoro, certo, con la scuola e con le traduzioni. Ho un marito, con cui sono riuscita ad andare d'accordo anche stando insieme 24 ore su 24 (e no, non era una cosa così scontata, né per lui, né per me, né per nessuno). Ho la salute, ho i libri, ho Netflix e un sacco di ricette di dolci da provare ogni giorno. Insomma, sono fortunata, ma questo clima di incertezza perenne inizia a farsi sentire, ecco.
Tra le tante idee che mi sono venute in mente, quelle che riguardano il mondo dei libri sono tre e ho deciso che, oltre ad annunciarle sui social, dovevano essere scritte anche qui, nero su bianco su sfondo a pois, per dare loro una maggiore "ufficialità".
©Toscano |
E quindi, in questo 2021 voglio assolutamente:
- Segnare su un quadernino le mie letture. Voglio molto bene ad aNobii e non ho alcuna intenzione di abbandonarlo, ma ho voglia di scrivere a mano, di annotare ciò che leggo in modo un po' più artigianale, senza dover aspettare di accendere il pc o una app per farlo. Ho già iniziato, in realtà, con la mia prima lettura dell'anno, ma ancora devo trovare la forma che più mi convinca (segno solo titolo e autore? Segno la data di inizio e di fine? Segno il numero di pagine? Le mie impressioni? Qualche citazione?). In ogni caso vedere il primo titolo lì in alto sulla prima riga del quadernino di mi ha dato una certa soddisfazione.
- Scrivere almeno un post al mese sul blog, per raccontare ciò che ho letto e le mie impressioni a riguardo. Non saranno vere e proprie recensioni, perché dubito che troverei il tempo e la forza per scriverle, ma una sorta di riepilogo dei libri che mi hanno tenuto compagnia in quel determinato periodo. È una cosa che sento di dovere al blog, per quello che ha rappresentato e ancora rappresenta nella mia vita, ai libri che leggo e a chi ancora adesso, sebbene non abbia praticamente più scritto né aggiornato i vari social, mi dice che aspetta il mio parere e i miei consigli. E poi anche un po' per me, per tentare di ritrovare il gusto di scrivere che negli ultimi anni si è perso un po' per strada.
- Regalarmi almeno un libro al mese. Questo buon proposito sembra facilissimo da rispettare, ma mi sono resa conto che nel 2020 non mi sono comprata un libro ogni mese (certo, poi ci sono stati mesi in cui ne ho comprati anche quattro, quindi la media è comunque rispettata) e spesso ho rimandato acquisti di romanzi che volevo leggere senza alcun motivo preciso. Quindi per quest'anno, almeno un libro nuovo al mese deve arrivare (quello di gennaio sarà sicuramente Swing Low di Miriam Toews, in uscita il 20 gennaio per marcosymarcos... ma non escludo ne possano arrivare anche altri).
Sono tre buoni propositi molto piccoli, quasi banali e, per questo, spero semplici da portare avanti. A questi se ne sommano poi altri che non riguardano i libri (imparare a cucinare la carne non solo ai ferri o scaloppina; ridurre ulteriormente l'uso della plastica in casa; etc...) e sicuramente ce ne saranno altri ancora, che si formeranno nella mia testa con il passare dei mesi. Tutti insieme spero mi aiutino a sopportare un po' meglio questo periodo privo di certezze.
E voi avete qualche buon proposito per questo 2021?
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