venerdì 2 febbraio 2018

LA FATTORIA DEI GELSOMINI - Elizabeth Von Arnim

Seduto a braccia conserte sul muretto guardava l'acqua che scorreva silenziosa dandosi dello stupido; sì, perché non c'era uomo più stupido di lui, che insisteva ad amare senza essere ricambiato.

La fattoria dei gelsomini è il primo romanzo che leggo di Elizabeth von Arnim, un’autrice britannica nata in Australia che ha avuto una vita molto movimentata.  La conoscevo già di nome (anche se non sapevo che in realtà il suo fosse uno pseudonimo per Mary Annette Beauchamp), grazie al lavoro di ripubblicazione delle sue opere da poco iniziato da Fazi editore. I suoi romanzi erano già usciti in Italia qualche tempo fa per Bollati Boringhieri, ma non mi erano mai capitati sottomano. 
Fazi editore li sta a poco a poco riproponendo tutti, con una bellissima veste grafica e con una nuova traduzione a opera di Sabina Terziani.

Il romanzo inizia con la descrizione di un lungo, lunghissimo pranzo nella residenza di campagna di Lady Daisy e la figlia Terry. Lunghissimo perché fa caldo, perché Lady Daisy, di solito così partecipe, sembra quasi disinteressata e, soprattutto, perché è la quarta volta di fila che viene servito un dolce a base di uva spina. Sebbene gli inviti della donna siano sempre tenuti molto in considerazione e siano un vero motivo di vanto, la situazione sembra stare sfuggendo un po’ di mano a tutti gli ospiti: il reverendo sbotta; la giovane Rosie, invitata lì per la prima volta insieme al marito Andrew, si sente male; mentre Mr Tophman e lo stesso Andrew, decidono di rifugiarsi in una lunga partita a scacchi per isolarsi dal mondo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che quella partita avrebbe cambiato le sorti di tutti. Da un commento ambiguo rivolto da Terry a Andrew viene fuori uno scandalo, che getta Lady Daisy nello sconforto più totale. Ad alimentarlo è Mrs De Lacy, Mumsie per gli amici, ovvero la madre di Rosie pronta a tutto per vendicare l’onore apparentemente offeso della figlia.

La fattoria dei gelsomini è un romanzo molto inglese, sia nell'ambientazione (le campagne londinesi e la stessa Londra aristocratica, ma anche nella contrapposizione con la Provenza dove Lady Daisy si rifugia) sia soprattutto nello stile dell’autrice. È tutto molto pacato, tranquillo e invaso da un’ironia molto sottile, eppure allo stesso tempo molto potente. Elizabeth von Arnim mette alla berlina la società inglese, che è evidente conoscesse molto bene, raccontandone i controsensi e le assurdità. La scena iniziale del pranzo, per esempio, è una scena quasi apocalittica che, oltre a far passare la voglia di mangiare uva spina, descrive perfettamente tutte le ipocrisie di questi incontri. Così come l’enorme scandalo che suscita in Lady Daisy l’apparente tradimento della figlia, per lei un po’ troppo ingenua e un po’ troppo innamorata, per capire come ci si debba comportare davvero con un uomo.
La vera forza sono ovviamente i personaggi. Soprattutto Mumsie, questa donna esuberante e a volte un po’ inappropriata, disposta a tutto per il bene della figlia (e di se stessa), ma al tempo davvero incapace di fare del male agli altri e con una visione del mondo molto genuina, nonostante tutto.
Ridere è una cosa bella e non si dovrebbe mai ridere con l'intento di offendere.
Il romanzo mi è piaciuto, ma ho come l’impressione che se lo avessi letto in un’altra stagione (e magari all’aria aperta, proprio circondata dal profumo di gelsomini e di natura che rinasce) lo avrei apprezzato ancora di più, soprattutto nella prima parte, quella un po' più lenta (volutamente, direi, per rendere ancor più realistica l'esasperazione di quel benedetto fine settimana in campagna). Ciò non toglie, comunque, che La fattoria dei gelsomini sia un bel libro, in grado di far sentire il lettore insieme ai suoi protagonisti e, soprattutto, di farlo sorridere, offrendo un ritratto sincero, tagliente  e a tratti esilarante della società dell’epoca.


TITOLO: La fattoria dei gelsomini
AUTORE: Elizabeth Von Arnim
TRADUTTORE: Sabina Terziani
PAGINE: 352
ANNO: 2018
EDITORE: Fazi editore
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formato cartaceo: La fattoria dei gelsomini
formato ebook: La Fattoria dei Gelsomini

2 commenti:

  1. Io amo molto Elizabeth Von Arnim, è stata una felice scoperta di qualche anno fa.
    Questo non l'ho ancora letto, ma lo farò di sicuro.
    Ti consiglio Colpa d'amore!

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  2. Tiziana Perchedirvelo3 marzo 2018 alle ore 11:10

    Dei libri di questa autrice che ho letto, questo è quello che mi è piaciuto di meno. È come se ne mancasse un pezzo, il salto dall'arrivo di Terry al capitolo finale è stato troppo brusco, c'è un vuoto. Per il resto, condivido in pieno la tua analisi. E le sue descizioni dei giardini sono bellissime, sempre.

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