lunedì 2 marzo 2015

ATTI OSCENI IN LUOGO PRIVATO - Marco Missiroli

Sto rimandando di ora in ora la scrittura della recensione di Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli. E lo sto facendo consapevolmente, per due motivi ben precisi: il primo è che non voglio che i mille pensieri scaturiti nella mia testa da quando ho chiuso il libro prendano chiarezza. Sembra assurdo, ma per me scrivere la recensione di un libro che ho letto ne sancisce un piccolo distacco, che in questo caso, visto quanto l’ho amato, non so se sono ancora pronta ad accettare. Il secondo motivo, invece, è che non sono sicura di riuscire a scrivere qualcosa all'altezza di quello che ho letto. Mi succede sempre, quando devo parlare di un romanzo che ho trovato incredibile e bellissimo. Per cui inizierò con il dire che questa sarà una brutta recensione di un libro stupendo, che le mie parole non renderanno il giusto onore a quelle di Marco Missiroli e che l’unica cosa che potete davvero fare per capire quello che cercherò di dire è leggerlo.

Ammetto che la copertina di questo Atti osceni in luogo privato mi disturba un po’. Mi disturbava quando l’ho vista per la prima volta in libreria, poi quando l’ho portato a casa e appoggiato sul comodino. Ha continuato a farlo anche mentre lo leggevo e persino quando all'interno del testo si è palesato il suo significato. E’ una copertina perfetta, perché segna un momento del libro. Però allo stesso tempo è una copertina che, se non si fosse tratta di un romanzo che aspettavo da tempo, più che attrarmi mi avrebbe respinto. E così pure il libro, devo ammettere, mi faceva un po’ paura.

Racconta la storia di Libero Marsell, che all'inizio della storia ha dodici anni, si è da poco trasferito a Parigi e ha appena scoperto, in modo forse un po’ traumatico, quanto il sesso faccia parte della vita e quanto la sua vita da esso sarà influenzata. Il lettore vede Libero crescere, provare i primi turbamenti sessuali, affrontare la separazione dei genitori e poi un grave lutto, i primi interessi verso il mondo femminile, con i primi amori non corrisposti e l’inevitabile modo con cui sfogarli. E poi vede Libero cambiare e diventare grande, con l’aiuto dei libri giusti che sembrano arrivargli sempre nel momento giusto e di Marie, una provocante bibliotecaria che avrà sempre un ruolo speciale nella sua vita. Vede Libero innamorarsi, lasciarsi travolgere dalla passione, dall'amore, dal sesso, ma anche dalla gelosia e dalla tristezza. Vede Libero fuggire e perdersi, usare il sesso come sfogo e anche un po’ come catarsi.  E infine lo accompagna nell'affrontare una nuova perdita e, ancora una volta, un grande, travolgente amore.

Avevo paura, vi dicevo, perché temevo che di sesso ce ne fosse davvero troppo e saperne scrivere senza generare nel lettore (un po’ pudico forse) imbarazzo o fastidio non è una cosa semplice.
Marco Missiroli ci riesce alla grande, perché in questo libro c’è sì tanto sesso, ma c’è anche tanta poesia, tanto amore, tanta tristezza e tanto dolore, (pianse di colpo, e piansi anche io. Non per nostalgia, non per desiderio, ma perché le cose finiscono), toccando tutti i principali aspetti e situazioni che ci possono capitare nell'arco della vita, l'amore e l'odio, la gioia e il dolore, la malattia, la morte, ma anche la guarigione e la nascita.
E poi c’è, soprattutto, un grande, grandissimo personaggio, Libero Marsell, Le Grand Libero, un personaggio che ha bisogno di capirsi e di capire, di  trovare un senso alla sua vita, senza preconcetti né limiti, e di trovare un posto nel mondo in cui stare.

Ho amato moltissimo il ruolo che i libri hanno svolto nella sua vita (I libri spostavano la mia gravità, e attuavano una legge: avevano iniziato a mettermi al mondo). Ho amato moltissimo il personaggio del padre, che non lo abbandona mai pur non essendoci più. Ho amato i suoi amici e il piccolo Palmiro Togliatti, ho amato il suo rapporto con Marie e l’ambientazione parigina e milanese negli anni ’80. Ho amato la scrittura di Missiroli, che già conoscevo e già amavo, ma che qui mi ha dato ancora di più la conferma della sua incredibile bravura nel raccontare storie e nel lasciare qualcosa al lettore con ogni pagina.

Come vi avevo anticipato, questa è una recensione brutta di un libro bellissimo. Un libro che so per certo che non mi abbandonerà per un bel pezzo. Un libro che, secondo me, dovreste assolutamente leggere.

Titolo: Atti osceni in luogo privato
Autore: Marco Missiroli
Pagine: 249
Editore: Feltrinelli
Anno: 2015
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2 commenti:

  1. l'ho finito oggi pomeriggio.

    non conoscevo prima Missiroli, e la scoperta è (stata) sublime.

    ho amato molto questa storia, mi ha catturato dall'inizio alla fine, emozionandomi pagina dopo pagina.

    mi è piaciuta parecchio la capacità di Missiroli nel capire l'animo femminile, tratteggiando alcune figure veramente intriganti.

    e poi, beh... il personaggio di Libero, con le sue crisi di crescita esistenziale, viene raccontato come meglio non si sarebbe potuto.

    infine, ultimo ma non meno importante, ne ho approfittato anche per qualche prezioso consiglio su nuove letture, tipo "Il filo del rasoio" di W. Somerset Maugham.

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    1. Ero effettivamente molto curiosa di sapere se sarebbe piaciuto altrettanto anche a un uomo. E sono contenta di scoprire di sì!

      Ti consiglio di leggere anche Il senso dell'elefante, un po' più "delicato" forse, ma altrettanto bello!

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