lunedì 11 giugno 2012

LA RAGAZZA DI CHARLOTTE STREET - Danny Wallace

Londra, Charlotte Street. Jason Priestley - ex insegnante, ex fidanzato cronico, aspirante giornalista ed eroe riluttante - ha appena incontrato la sua Cenerentola. Cercava di salire su un taxi tenendo in equilibrio un'incredibile montagna di sacchetti, borse e pacchi, senza riuscirci. Jason è intervenuto in suo aiuto, e i loro sguardi si sono incrociati per un magico istante pieno di promesse. Un attimo dopo, lei se ne è andata. Ma a Jason è rimasto per sbaglio qualcosa in mano, una macchina fotografica usa e getta piena di foto già scattate... Ora si trova di fronte a un dilemma: deve rintracciare la ragazza o rispettare la sua privacy? Cercarla significherebbe seguire il consiglio di Dev, il vulcanico amico con il quale Jason condivide casa, bevute e (dis)avventure. Insieme, dovrebbero imbarcarsi in una rocambolesca caccia al tesoro seguendo gli unici indizi che hanno, ancora gelosamente custoditi nella macchina fotografica. Tra tentennamenti, errori e complicazioni di ogni genere, Jason imparerà una lezione importante, ovvero che, nel tempo di un clic, le cose si possono sviluppare in modo del tutto inaspettato...

Ammetto che quando ho preso in mano questo libro mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Dalla quarta di copertina (e dalla copertina stessa), mi ero immaginata si trattasse di una semplice storia d'amore, magari con una trama un po' più originale del solito e con protagonista anche Londra. Insomma, lui si scontra con lei e ne rimane folgorato, la cerca in ogni modo, alla fine la trova e vissero per sempre felici e contenti.

Non ero assolutamente preparata a tutte le emozioni che questo romanzo mi ha invece trasmesso. Sì, l'amore c'è e svolge un ruolo chiave nella vicenda, ma quest'opera parla anche e soprattutto di amicizia, di paura del futuro, di sogni e ambizioni che troppe volte non si realizzano se non ci crediamo veramente o se non ci proviamo abbastanza. Parla della difficoltà di crescere e andare avanti quando le cose finiscono, della difficoltà di cambiare e di muoversi nel mondo che ci circonda. E lo fa in modo assolutamente divertente e irriverente, fin dalla prima pagina del primo capitolo, sebbene il prologo lasciasse presagire tutt'altro.

Il protagonista è Jason Priestley. No, non QUEL Jason Priestley di cui da adolescenti avevamo il poster in camera (ammetto che io preferissi di gran lunga Dylan a Brandon). Jason Priestley è un uomo sulla trentina, che scrive recensioni per uno di quei giornaletti gratuiti che si prendono nelle stazioni dopo aver lasciato la carriera di insegnante a causa di un trauma, con alle spalle una lunga storia d'amore finita nell'indolenza e nella noia, che divide l'appartamento con Dev, un amico nerd appassionato di videogiochi e suo compagno di avventure.
Un giorno si scontra con una ragazza in Charlotte Street: uno sguardo fugace mentre la aiuta a raccogliere quello che le è caduto e Jason è innamorato cotto.
 Di questa ragazza non sa nulla, gli è rimasto nulla, se non una macchina fotografica usa e getta. La rivedrà ancora una volta, il giorno successivo, e si convincerà quindi, complice il suo amico Dev, che è un segno del destino e che l'unico modo per saperne di più è far sviluppare le foto. Da lì seguiranno altre coincidezze che porteranno il protagonista, in modo più o meno consapevole, ha iniziare una ricerca sul filo dello stalking per arrivare a lei.

La trama amorosa però, come dicevo prima, è in realtà solo un pretesto che porterà il protagonista a prendere coscienza di sé e della sua vita, a crescere e a cambiare. Si ritroverà ad esempio a fare i conti con la sua storia d'amore malamente conclusa con Sarah, a sforzarsi di essere felice per lei e per la sua nuova relazione, sebbene stia male ogni volta che vede una foto o legge un suo stato su Facebook (altra cosa tipica della nostra generazione e che credo tutti almeno una volta abbiamo vissuto). Affronterà anche un cambiamento nella sua amicizia con Dev, un punto fermo della sua vita che sta passando un periodo difficile di cui lui nemmeno si è accorto. Conoscerà altre persone, altri giovani, dalla pazza Abbey a un suo vecchio alunno, con cui condividerà momenti esilaranti (la scena della festa di fidanziamento di Sarah ad esempi) e altri molto molto profondi.
La storia d'amore quindi sì, c'è, così come c'è il tanto agognato lieto fine (una sorpresa, anche quello), ma c'è anche molto molto di più. E' un romanzo intelligente, che richiama un po' l'Hornby dei tempi migliori, per cinisimo, personaggi bislacchi e indimenticabili, situazioni esilaranti e grandi verità rivelate nel modo più buffo, naturale e impensabile possibile. 
E poi c'è Londra...

Insomma, un libro che mi è piaciuto un sacco e che consiglio caldamente! 

Perché è veramente dura quando una persona volta pagina così in fretta e all'altra persona non resta niente se non un pugno di "come eravamo" e "come sarebbe stato se"

Nota alla traduzione: i titoli dei capitoli sono lasciati in lingua originale. E' una scelta che a me è piaciuta molto, anche se mi rendo conto che per chi non conosce l'inglese alcuni potrebbero non essere così immediati. E poi non sono sicura che la rivista "Grazia", più volte citata nel romanzo, sia venduta in Gran Bretagna... ma a parte questo, ben fatta!


Titolo: La ragazza di Charlotte Street
Autore: Danny Wallace
Traduttore: S. Viciani
Pagine: 429
Prezzo di copertina: 17 euro
Editore: Feltrinelli

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8 commenti:

  1. Salve cara! T'avrei appena nominata per un meme, se ti va fai un passo :)
    (E ti dirò, 'sto libro me lo sarei immaginato ben diverso da come lo descrivi... quasi quasi gli do una chance..)

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  2. Dalla tua dettagliata "trama" credo che lo comprerò ;)

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  3. Io anche ero molto scettica, mi aspettavo una banale storia d'amore... e invece, come si vede dalla recensione, mi ha entusiasmato un sacco!

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  4. Non sono rimasta così entusiasta. E' un libro-sceneggiatura carino, che si potrebbe prestare, se Nora Ephron fosse ancora viva, a base per una discreta soft-comedy, ma per me niente di più.
    Non sono d'accordo sulla traduzione. A partire dal titolo completamente misleading ("La ragazza di" è aggiunta editoriale) ci sono sfondoni di lessico e idioms non indifferenti (uno per tutti: "white tea" tradotto tè bianco). I titoli dei capitoli sono in inglese (e meno male, se no, chissà che scempio) perché sono quelli delle canzoni del duo degli Hall and Oates!

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  5. Avevo immaginato fossero i titoli di canzoni, ma non avevo idea di chi fossero (ammetto una certa ignoranza in materia... e mi dispiace!). Grazie mille!

    Ammetto di avere una certa passione per questi libri leggeri ma intelligenti, ma posso capire che non tutti possano apprezzarli (e non potrei mai leggere solo ed esclusivamente queste cose).

    Concordo pienamente sulle tue "rimostranze traduttive", che ormai capitano troppo di frequente e soprattutto in romanzi come questo.

    Detto ciò, a me comunque ha lasciato parecchio entusiasmo! :)

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  6. scusate l'ignoranza, ma come andava tradotto 'white tea'?

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  7. Il libro attualmente è nell'offerta speciale due libri per 10 euri. Così l'ho conosciuto anch'io, ed è bello. Il protagonista è quasi insopportabile ma gli altri personaggi sono indimenticabili, e il pregio del romanzo per me sta proprio lì.

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  8. io invece ero partita con grandi aspettative, seppur leggere, ed invece l'ho trovato davvero molto insipido... sarà perché io ero innamorata del vero Jason Priestey? ;)

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