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Non lo so, sono un po' perplessa da sto libro. Si legge bene, almeno in lingua originale (il fatto che ci abbia messo quasi due settimane è dovuto solo al fatto che ho avuto mille altre cose da fare nel mentre, perché poi solo di oggi ho letto più di 80 pagine). Ed è bella l'ambientazione barcellonese, città che adoro (e dove ho giusto comprato questo romanzo). Ma la storia non è poi una vera storia, o meglio, non ti appassiona forse come dovrebbe. La protagonista, Andrea, dopo essere rimasta orfana va a Barcellona da dei parenti per studiare e si ritrova in questa famiglia difficile, con una zia bigotta che non la lascia uscire, due zii, Ramon e Juan che da giovani si sono contesi l'amore di Gloria, ora sposata con Juan, e che sono due personaggi inquieti e affascinanti, ma anche oscuri e violenti. Andrea sperava di conoscere il mondo, di sentirsi libera e si ritrova prigioniera nella sua stessa casa. Conosce poi Ena all'università, senza sospettare, almeno all'inizio, del passato della madre dell'amica e soprattutto delle intenzioni della ragazza. Andrea imparerà ad affrontare le avversità, a diventare più forte ed emancipata, riuscendo alla fine a raggiungere il suo sogno.
Ripeto, non lo so. E' scritto molto bene, i personaggi sono ben caratterizzati. Ma trovo che manchi qualcosa. Cosa, non lo so.
Nota alla traduzione: letto in originale!
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