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lunedì 15 maggio 2017

SalTo 2017: chi, cosa, quando, dove e perché.

Dunque ci siamo. Dopo la frattura con l’AIE, le polemiche, le prese di posizione più o meno nette degli editori e degli operatori culturali, ma anche i grandi annunci di novità e miglioramenti, questo giovedì, 18 maggio, prende finalmente il via la XXX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che occuperà gli spazi espositivi del Lingotto fino a lunedì 22 e avrà come tema conduttore "Oltre il confine".

La bellissima locandina disegnata da Gipi.

Quest’anno, il Salone dovrà fare i conti con l’assenza degli stand grandi editori (il gruppo Mondadori, e il gruppo GemS non ci saranno… Einaudi sì, non come editore ma come Punto Einaudi), ma ha dalla sua l’enorme entusiasmo degli editori medio-piccoli, di più di 900 espositori e dell’incredibile lavoro sul programma svolto dal direttore Nicola Lagioia e dalla sua squadra.

Ammetto che sono molto curiosa di vedere questa “rinascita”. Voglio bene al Salone del libro e da una decina di anni a questa parte un salto ce l’ho sempre fatto, anche se nelle ultime edizioni aveva smesso un po’ di brillare ed era abbastanza evidente che avrebbe avuto davvero bisogno di una rinfrescata. Le premesse per quest’anno sono buone e io non vedo l’ora di andarci.

I giorni che ho scelto sono il sabato, come ogni anno, e poi, incredibilmente, la domenica. Un po’ esigenze logistiche, un po’ per fare gli stessi due giorni di Tempo di libri e vedere un po’ le differenze. In più farò una capatina rapidissima anche il venerdì, nel tardo pomeriggio.
Questi sono gli eventi a cui intendo partecipare. Quest’anno, per la prima volta, ho cercato di evitare le sovrapposizioni e di scegliere prima dove andare, perché ahimè le pillole di ubiquità ancora non esistono. 
(Restano fuori, invece, gli incontri del Salone Off, perché è davvero impossibile spostarsi da dentro al Salone ai quartieri di Torino, se poi si deve rientrare).

VENERDÌ 19

h 17. TRA PARADOSSO E NOIR: RACCONTARE LA REALTÀ. Incontro con Antonio Manzini (Sala Rossa)
h 18.30 DAL REGNO UNITO A HOLLYWOOD, RACCONTARE CON LEGGEREZZA. Incontro con John Niven (Sala Azzurra)

SABATO 20

h 11 Daria Bignardi dialoga con MIRIAM TOEWS . (Sala Azzurra)
h 14.30 Il più grande scrittore americano secondo me: PHILIPH ROTH secondo Francesco Piccolo incontra DAVID FOSTER WALLACE secondo Sandro Veronesi  (Sala 500)
h 15.30 L’AMERICA IN GUERRA. Incontro con Brian Turner (Sala Blu)
h17 Omaggio a Kent Haruf. Licia Maglietta legge Le nostre anime di notte (Sala 500)

DOMENICA 21

h 11 I confini dell’Hard Boiled. Sesso, crimini e violenza nella letteratura e nel cinema degli Stati Uniti (Sala 500)
h 12.30 Raccontare oggi il sesso di domani. Concita De Gregorio dialoga con Emily Witt  (Sala Azzurra)
h 13.30 Recensire libri, raccontare il mondo. L’arte di saper scegliere, l’arte di sapere raccontare le scelte. L’inserto culturale de La Stampa e le sue firme. (Spazio incontri)
h 14.30 Sonia Bergamasco legge “Il Posto” di Annie Ernaux – SALA 500
h 17 Cees Noteboom in dialogo con Ernesto Ferrero (Sala Azzurra)


Gli incontri che ho selezionato sono questi. Mi mangio un po' le mani per non poterci essere il giovedì, per incontrare Camilo Sánchez, l'autore di La vedova Van Gogh, e di non arrivare in tempo il venerdì per assistere a uno degli incontri con Pennac. Ma vabbè.

Non è detto, comunque, che parteciperò a tutti gli incontri che ho segnato. Perché una delle cose belle del Salone e delle fiere del libro in generale è proprio il perdersi tra i libri (ho una lista mentale di cosa vorrei comprare, ma ci devo ancora riflettere su) e tra le persone. E spero davvero di incontrarne tante.
Io avrò la mia solita borsa rampante ed è molto probabile che mi troverete spesso allo stand di NN o ovunque ci siano pupazzi giganti e cose buffe.
Che fate, venite?

giovedì 19 gennaio 2017

NON SCRIVERE DI ME - Livia Manera Sambuy

Ha senso raccontare tutto questo? Non lo so, non credo stia a me dirlo. So solo che è la mia vita, la vita di una persona che ha fatto del leggere il proprio mestiere, e che nel corso del tempo ha coltivato la convinzione che abbiamo bisogno di storie perché le storie ci aiutano a vivere.


Di letteratura anglo-americana io non so praticamente niente. Non è un granché, come inizio di una recensione di un libro che parla di scrittori americani, me ne rendo conto, ma credo sia giusto essere onesti fin da subito. Certo, qualche autore lo conosco e qualcuno l'ho anche amato tantissimo: penso a Philip Roth, a Paul Auster, a Williams, a Saunders, a Carver, a Franzen e alla Strout, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Uh sì, e ci sono anche Hemingway, Capote, Fitzgerald e Salinger. 
Però, ecco, mi limito a conoscerne qualche romanzo o qualche racconta di racconti, senza avere ben chiaro, se non a semplice logica, quale sia il loro ruolo nel panorama letterario americano. E mi va bene così, se devo dire la verità, perché per quanto bella e affascinante sia indubbiamente la letteratura americana, mi sembrerebbe un po’ un peccato concentrarmi esclusivamente su quella e quasi ignorare tutte le altre.
Forse è per questo motivo che a Non scrivere di me di Livia Manera Sambuy, pubblicato da Feltrinelli nel 2015, ci sono arrivata così tardi. E quasi per caso, aggiungerei, perché il libro mi è stato messo in mano durante una discussione riguardo alle copertine Feltrinelli e al fatto che non sempre siano così ben riuscite. Questa, che riporta un’illustrazione di Adrian Tomine, le cui illustrazioni hanno fatto spesso da copertina al The New Yorker, è forse la più bella degli ultimi anni.

© Adrian Tomine (fonte: http://bit.ly/2iMHDMx)

Ma veniamo a Non scrivere di me, una raccolta degli incontri fatti dalla stessa Livia Manera Sambuy, giornalista specializzata in letteratura ango-americana che scrive sul Corriere della Sera, con alcuni grandi scrittori e grandi scrittrici americani nel corso degli anni.
E così il lettore si ritrova a Parigi, a casa di Mavis Gallant, scrittrice amatissima in America ma poco conosciuta in Europa, che Livia Manera Sambuy incontra ormai da anziana, un po’ intimorita per quella fama di donna dal brutto carattere che la accompagna, dopo che i suoi racconti le hanno tenuto compagnia da giovane, quando se ne è andata dall’Italia in cerca di una nuova vita.

Si chiamava Mavis Gallant, ed era una ragazza di ventotto anni – parliamo del 1950- indipendente, coraggiosa, senza un soldo e senza amicizie, ma così ricca di immaginazione narrativa, senso dell’umorismo e intelligenza, da scrivere una cosa che mi ha sempre divertita. E cioè che a Parigi le storie d’amore e i matrimoni finiscono tra le sette e le otto di sera, l’ora della pioggia e dei taxi introvabili, quando in tutta la città ci sono coppie che si separano per sempre, lasciando lungo i marciapiedi rottami di cene al ristorante annullate, biglietti per il balletto inutilizzati e brandelli di orgoglio.

Poi, il lettore va a New York, seduto al tavolo di un ristorante con l’autrice, Philip Roth e Judith Thurman, la grande biografa di Karen Blixen e poi di Colette, che rivela quanto possa essere difficile andare d’accordo con i personaggi di cui si racconta la vita.

Da New York si passa a uno sperduto McDonald’s in una stazione di servizio, tra Chicago e Bloomington, a incontrare David Foster Wallace. Lo scrittore è già un mito, per i suoi libri ma anche per il suo modo schivo di rapportarsi con gli altri. 
Poi si torna a New York, per conoscere Joe Mitchell, e poi a incontrare Richard Ford, famoso per il suo grande legame con Carver e per la sua suscettibilità di fronte alle recensioni negative, come per esempio quella della scrittrice Alice Hoffman apparsa sul New York Times.

Quando gli chiedo com'è andata, dice che veramente è stata sua moglie, Kristina, a prendere un libro di Alice Hoffman, portarlo in giardino, prendere la mira e piantargli dentro una pallottola. Lui ha sparato solo per secondo, dice. Poi ha messo il libro in una busta e lo ha spedito all'autrice. Quando vede che non riesco al trattenermi dal ridere di complicità - siamo amici- si schermisce: "Francamente, non ho mai capito perché questa storia abbia fatto tanto rumore. Ho sparato al libro, mica a lei".

Poi si va da James Purdy e Paula Fox, per finire con l’incontro con Philip Roth, con cui negli anni Livia Manera Sambuy ha instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia, che ha portato al documentario “Philip Roth: Unmasked”.
Il grande legame con Philip Roth, in realtà, traspare in quasi tutti i racconti dell’autrice. È stato lui a presentarle Judith Thurman, per esempio, e lui a fare una bellissima disamina sull'importanza dei McDonald’s.

Ma a New York, nella zona di Broadway all'altezza della Novantesima Strada, Philip Roth mi aveva insegnato che è un errore snobbare i McDonald's. Diceva che svolgono una funzione sociale importante, accolgono gente povera e famiglie intere che possono starci ore spendendo poco e usufruendo di bagni puliti. Una sera, passando davanti alle vetrine di uno di questi fast food dell'Upper West Side mentre facevamo una passeggiata notturna, mi aveva fatto notare che seduti a quei tavoli c'erano anziani che vivevano soli nelle case d'affitto vicine, e passavano lì le serate per vedere un po' di gente e rifornirsi di tovagliolini e carta igienica. "Ci vanno i vecchi, bianchi e neri, ci vanno le famiglie con tanti bambini - dove altro potrebbero permettersi di sfamarli?" mi aveva detto aprendomi gli occhi su un aspetto dell'America che non avevo mai preso in considerazione. "Di notte ci vanno i poliziotti, i travestiti, le prostitute, i teenager, e qualche volta ci vado anche io, a sorseggiare una Coca e a vedere che aria tira".

È un libro molto bello, questo Non scrivere di me. Un libro che ti fa provare un po’ di invidia per Livia Manera Sambuy e per le possibilità che ha avuto di conoscere questi grandi nomi e, spesso, di diventarne amica. Certo, alcuni autori, onestamente, proprio non li conoscevo e il racconto dell’autrice, la sua famigliarità,  mi hanno fatto sentire un po’ ignorante. Ma non importa, perché questi ritratti di scrittori sono, in realtà, ritratti di esseri umani, con il loro caratteraccio, le loro manie, le loro fragilità, la loro ironia e i loro ricordi. A volte fanno sorridere, a volte riflettere, e sì, ogni tanto anche un po' commuovere. Bello, bello davvero.


Titolo: Non scrivere di me
Autore: Livia Manera Sambuy
Pagine: 206
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Feltrinelli editore
Prezzo di copertina: 16 €
Acquista su Amazon:
formato cartaceo: Non scrivere di me
formato ebook: Non scrivere di me

sabato 3 dicembre 2016

La mia prima volta a Più Libri Più Liberi: gli incontri a cui vorrei partecipare

Ebbene sì, quest'anno andrò anche io, per la prima volta, a Più Libri Più Liberi, la fiera nazionale della Piccola e Media editoria che si tiene a Roma, al Palazzo dei Congressi dell'Eur, da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre.



Inutile dire che non vedo proprio l'ora. Sono anni che cerco di organizzarmi per andare e anni che, per un motivo o per l'altro, alla fine non ci sono mai riuscita. Ci voleva Luca, che sarà là per lavoro tutti e cinque i giorni allo stand di NN editore, a darmi finalmente la spinta giusta per andarci. E quindi mi troverete a gironzolare per gli stand e a seguire incontri e conferenze dal mercoledì alla domenica (con qualche pausa di tanto in tanto per fare un giretto a Roma, ché sotto Natale è ancora più bella).

Ho dato un'occhiata al programma, non così vasto eppure non così semplice da consultare (mettete gli eventi in ordine d'orario, porca miseria!) e sono riuscita a segnare alcuni degli incontri che più mi interessano e che vi segnalo qui.

MERCOLEDÌ 7
ore 14
L’andamento del mercato 2016 alla vigilia del Natale e la piccola editoria. Da un’editoria mainstream a una indistream? - Sala Aldus Room

ore 15
Tempo di libri. Fiera dell’editoria italiana (19-23 aprile 2017) - Sala Rubino

ore 17
Longform: i libri tutto l’anno - Caffè letterario

GIOVEDÌ 8
ore 13
Come è cambiata la piccola editoria negli ultimi 10 anni. Editori allo specchio - Sala Aldus Room

ore 15
Una perfetta geometria. Presentazione del romanzo di Giorgio Serafini Prosperi - Sala Turchese

ore 16
“7-7-2007” e “La fabbrica di stelle”. Presentazione dei romanzi di Antonio Manzini e di Gaetano Savatteri - Sala Diamante

ore 18
Più Gorilla Più Sapiens Reading - Caffè letterario

VENERDÌ 9
ore 13
Arrivare ai non lettori (tra letti di notte, giri d’Italia e librerie) - Sala Turchese

ore 16
Americana. Presentazione del libro di Luca Briasco - Sala Turchese

ore 16.30
Fantastic Mr. Dahl - Spazio ragazzi

 ore 18
A che servono i Saloni del Libro - Sala Diamante

SABATO 10
ore  13
Overlove. Presentazione del libro di Alessandra Minervini - Sala Corallo

ore 16
Warlock. Presentazione del libro di Oakley Hall - Sala Turchese

DOMENICA 11
ore 16
Un solo paradiso. Presentazione del libro di Giorgio Fontana - Sala Rubino

ore 19
Tre maestri (involontari): Cortázar e altri sudamericani militanti - Sala Turchese


Sicuramente ci sono molti altri incontri e presentazioni interessanti, ma queste sono quelli che più interessano a me e a cui farò di tutto per partecipare (anche se in alcuni casi è richiesto il dono dell'ubiquità oppure una giratempo).

E quindi, niente, per chi non ci sarà, cercherò di raccontare sulla pagina Facebook e su Twitter l'aria di questa fiera e gli eventi a cui parteciperò. Per chi invece sarà presente uno di quei cinque giorni e vuole fare due chiacchiere, mi potrà riconoscere dalla solita borsa rampante (o trovarmi spesso allo stand NN). Se no, ci si può anche vedere per un caffè o una bella amatriciana in centro (che Roma sotto Natale è bellissima l'ho già detto, sì?).

lunedì 28 novembre 2016

NON È IL MIO GENERE! E invece (forse) sì! - romanzi gialli e thriller

Sabato 26 novembre si è tenuto il primo appuntamento di NON È IL MIO GENERE! ...e invece (forse) sì!, il nuovo ciclo di incontri in libreria, organizzato da me, Claudia di Il giro del mondo attraverso i libri e Stefania della Libreria Sulla Parola.

Sebbene fossero passati solo pochi mesi dalla conclusione dei nostri incontri precedenti (quelli di Una valigia di libri), devo ammettere che questi pomeriggi di chiacchiere, risate e condivisioni letterarie mi erano mancati un sacco.

E poi, grazie a un buon passaparola (e a un pr d'eccezione, che non posso non nominare... grazie Prof!), in questo primo incontro, dedicato ai romanzi gialli e thriller, eravamo davvero tanti.
E lo so che non dovrei, lo so che dovrei dire e dirvi che è normale che ai nostri incontri superfighi venga così tanta gente, però, ecco, io un pochino mi stupisco ogni volta del fatto che ci siano persone che decidono di passare un sabato pomeriggio a parlare di libri.

Grazie, quindi, a tutti coloro che hanno partecipato. A chi era già venuto nell'edizione passata e ha deciso di tornare. A chi è venuto per la prima volta e, spero, tornerà. A chi è intervenuto e ha fatto un po' di dibattito e a chi ha semplicemente ascoltato.
E, soprattutto, grazie a Claudia e Stefania per questa cosa bellissima che abbiamo creato.




Ma ora bando alle smancerie, passiamo ai libri consigliati!
Tra quelli arrivati sulla pagina dell'evento e quelli invece suggeriti dal vivo, i libri di cui si è parlato sono stati tantissimi. Come sempre, in quelli consigliati da blogger, trovate il link alla recensione.

Pista nera; La costola di Adamo; Non è stagione; Era di maggio; 7-7-2007 - Antonio Manzini (Sellerio)
Il ballo degli amanti perduti - Gianni Farinetti (Marsilio)
Favole di morte - Brigitte Aubert (Voland)
Un cinese a Buenos Aires - Ariel Magnus (gran vía edizioni)
Dieci piccoli indiani - Agatha Christie (Mondadori)
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome; Scrivere è un mestiere pericoloso  - Alice Basso (Garzanti)
 Il segreto dei suoi occhi - Eduardo A. Sacberi  (BUR)
Più piccolo è il paese, più grandi sono i peccati - Davide Bacchilega (Las Vegas edizioni)
Il quarto protocollo - Fredrick Forsyth (Mondadori)
Level 26 - Anthony Zuiker (Sperling & Kupfer)
I tre evangelisi - Fred Vargas (Einaudi)
La progenie; Trilogia di Nocturna - Guillelmo del Toro  (Mondadori)
Tra i malvagi - Linda Castillo  (Time Crime)
Appennino di sangue - Macchiavelli & Guccini (Mondadori)
La figlia sbagliata - Jeffery Deaver (Rizzoli)
Scomparsa; Il passato di Sarah - Chevy Stevens (Fazi)
La pietà dell'acqua - Antonio Fusco (Giunti)
Di seta e di sangue - Qui Xiaolong - (Marsilio)
Il mio nome era Dora Suarez - Derek Raymond -  (Meridiano Zero Noir)
Mr Gwyn - Alessandro Baricco -(Feltrinelli)
La serie di Agatha Raisin di M. C. BEaton (Astoria)
Anime nere -Gioacchino Criaco (Rubettino)
Bambini, ragni e altri predatori - Eraldo Baldini

E poi, sono stati citati e consigliati i romanzi in generale di: Jo Nesbø, Carlos Ruiz Zafón, Camilla Lackberg, Simenon, Izzo, Massimo Carlotto, Angela Marsons, Faye Kellerman, Massimo Lugli, Robert Galbraith, Margherita Oggero.


Oltre ai consigli letterari, si è parlato poi dei libri gialli in generale e della loro tendenza a essere trasformati in prodotti cinematografici e televisivi (con risultati non sempre idilliaci); poi della loro specificità e delle loro caratteristiche in base allo nazione in cui sono scritti e ambientati; di traduzione e poi del caso di Io uccido di Giorgio Faletti (lo sapevate che pare non l'abbia scritto lui, ma che sia una traduzione di un giallo americano? Io questa diatriba me l'ero persa!).

Come vi dicevo all'inizio, è stato un incontro davvero bello, da cui sono emersi, oltre ai consigli, tanti spunti di riflessione.

Per il mese di dicembre, gli incontri prendono una pausa e si ripartirà sabato 14 gennaio, con l'appuntamento dedicato ai racconti.

venerdì 4 novembre 2016

NON È IL MIO GENERE! E invece (forse) sì! – Le istruzioni per partecipare ai nostri nuovi incontri in libreria

Dopo il bellissimo viaggio che abbiamo fatto in giro per il mondo, attraverso 6 incontri che ci hanno portato a visitare ogni continente attraverso la sua letteratura, Claudia del Giro del mondo attraverso i libri, Stefania della Libreria Sulla parola e io abbiamo deciso di organizzare di nuovo degli incontri letterari in libreria.

Dopo scambi di messaggi a volte un po’ bislacchi (parliamo di libri noi, ma mica solo di quelli!) e un pomeriggio di chiacchiere e risate davanti a un caffè (il mio, ovviamente, pieno di panna) abbiamo deciso di mantenere la struttura già collaudata dei precedenti incontri: quindi non un gruppo di lettura, con l’obbligo di leggere un determinato libro, ma incontri di proposte, dove ognuno può parlare di quello che vuole, purché inerente al tema.

Sì, ma qual è il tema? Questo:



Per chi si fosse perso gli eventi dell’anno scorso, o semplicemente non si ricordasse come funzionano, ecco qui un breve riassunto delle istruzioni.

Che cos’è?

NON È IL MIO GENERE! ...e invece (forse) sì! è un ciclo di incontri legati dal filo conduttore dei generi letterari. Ogni incontro sarà dedicato a un genere (in alcuni casi due) e ogni partecipante dovrà portare un libro che ha letto e vuole consigliare agli altri, appartenente a quel genere. Lo stesso faremo Claudia, Stefania e io. Lo scopo, anche questa volta, è quello di far conoscere agli altri nuovi libri e nuovi autori, ma anche semplicemente raccontare qualcosa di un libro che si è amato e, di conseguenza, di se stessi.
Ovviamente, pur tenendosi in una libreria, tutti gli incontri sono a ingresso assolutamente gratuito e senza alcun obbligo d’acquisto.

Dove?

Tutti e sette gli incontri si terranno alla libreria Sulla parola di Stefania, che si trova a Caluso, in provincia di Torino. Il paese si trova a 10 km circa da Chivasso, e quindi dall’autostrada Torino – Milano; a circa 5 km dal casello di San Giorgio sulla autostrada Torino – Aosta, ed è in più provvisto di una stazione ferroviaria. Eventualmente, si può anche organizzare un servizio navetta, per recuperarvi se arrivate con il treno.

Quando?

NON È IL MIO GENERE! ...e invece (forse) sì!  si compone di 7 incontri. Uno al mese, da novembre fino a giugno, con una pausa solo nel mese di dicembre.
Gli incontri sono al sabato pomeriggio, alle 16, e durano un paio d’ore, in base anche alla partecipazione e al numero di libri presentati (e di chiacchiere che ne nasceranno).
Si inizia sabato 26 novembre con l’incontro sui romanzi GIALLI/THRILLER e poi si proseguirà così:

14 gennaio 2017 – Racconti
Febbraio 2017 – Romanzi rosa
Marzo 2017 – Poesia e teatro
Aprile 2017 – Biografie e autobiografie
Maggio 2017 – Romanzi storici
Giugno 2017 – Fantasy e fantascienza

Al momento abbiamo fissato le date solo dell’incontro di novembre e di quello di gennaio. Di volta in volta decideremo poi insieme ai partecipanti le date degli incontri successivi, in modo che siano il più possibile comode per tutti.

Che cosa dovete portare?

Voi stessi e uno (ma anche due o tre… senza esagerare però!) libro che avete letto del genere protagonista dell’incontro.
Poi, se volete, qualche amico e dei dolcetti.

E se siete troppo distanti e non potete venire?

Sappiamo che la distanza per molti può essere un problema, e che non tutti possono partire e venire fino in Canavese.
Per questo, proprio come nell’edizione passata, attiveremo per ogni incontro un evento in parallelo su Facebook e sui nostri blog. Nell’evento potrete scrivere di volta in volta i vostri suggerimenti, che noi riporteremo durante l’incontro fisico. E poi, qualche giorno dopo, troverete pubblicati online, su questo blog, su quello di Claudia e sulla pagina Facebook della libreria Sulla parola tutti i consigli pervenuti, dal vivo e online.

Ok, direi che vi ho detto tutto. In ogni caso, per qualunque chiarimento o informazione aggiuntiva ci trovate qui, sui nostri blog e sui facebook.

Ora non vi resta che partecipare!

giovedì 31 marzo 2016

I bookblog di marzo si vestono di nuovi colori... e di tanti libri!

E siamo arrivati anche alla fine di marzo. Finalmente c'è l'ora legale, le piante sono piene di fiori, il sole quando c'è è già bello caldo e permette le prime letture sul balcone, e questo fine settimana c'è il Book Pride a Milano, l'evento che dà un po' il via alla mia stagione di fiere del libro.

Ma pensiamo al mese che sta finendo. Un mese di letture, come sempre, e anche di qualche incontro. E partiamo subito da quello che da gennaio è diventato un appuntamento mensile fisso e che lo sarà fino a giugno, ovvero Una valigia di libri. Nell'incontro di questo mese, che si è tenuto il 19 marzo, protagonista era la letteratura centro e sud americana. È stato proprio un bell'incontro, ricco di suggerimenti (tantissimi suggerimenti, virtuali e dal vivo) e di spunti di riflessione, ma anche di chiacchiere. Non vedo davvero l'ora che arrivi il 16 aprile per il nuovo appuntamento (destinazione: Asia).

Pochi giorni dopo, il 22, sono invece andata con la mia amica Barbara alla presentazione del nuovo romanzo di Jonathan Coe, Numero undici, alla Scuola Holden di Torino. Avevo già assistito in passato a un incontro con questo autore, ad Alba durante la sagra del tartufo, e avevo proprio voglia di risentirlo. Che dire? Un bellissimo incontro e, soprattutto, una bellissima persona lui. Ci ho anche chiacchierato un po' durante il firmacopie ed è stato proprio emozionante.

Segnalo poi anche la puntata di questo mese di Casa Rampante, Tamponamenti, e il fatto che in questi giorni esce terzo libro tradotto da me, La guerra del marketing (non so se mi abituerò mai all'emozione che si prova vedendo il proprio nome all'interno di un libro).

E ora passiamo ai libri. Un mese di letture e riletture, otto in tutto, con qualche grande scoperta e qualche piccola delusione.
Le letture del mese meno La parte divertente, che ho restituito prima di fare la foto

BENEDIZIONE - Kent Haruf: la prima lettura del mese è stata una grande, grandissima lettura. Pubblicato in Italia da NN editore, con la traduzione di Fabio Cremonesi, Benedizione di Kent Haruf è un libro semplicissimo e dolorosissimo. Assolutamente da leggere.

LA PARTE DIVERTENTE - Sam Lipsyte: una raccolta di racconti, per amanti del genere, che più che divertenti definirei grotteschi... come la società che criticano. Pubblicato da minimum fax con la traduzione di Anna Mioni.

SANGUE NEGLI OCCHI - Lina Meruane: edito da laNuovafrontiera, con la traduzione di Luca Mariotti, questo libro è stata una grande rivelazione di questo mese. La storia è quella di una donna che diventa cieca e fatica ad abituarsi a questa condizione. Incredibile soprattutto lo stile dell'autrice.

L'ERA DI CUPIDIX - Paolo Pasi: le edizioni Spartaco, e Paolo Pasi in particolare, sono per me garanzia di editoria italiana indipendente di qualità. E L'era di Cupidix, che racconta di un mondo dove i sentimenti vengono regolati da pastiglie, ne è l'ennesimo esempio.

SCENDE LA NOTTE TROPICALE di Manuel  Puig: la mia prima rilettura dopo anni che non lo facevo. Pubblicato da Sellerio, con la traduzione di Angelo Morino, Scende la notte tropicale di Manuel Puig è un libro bellissimo che ha segnato i miei anni universitari. La storia di due anziane sorelle, raccontata solo tramite dialoghi e lettere.

CAFÉ JULIEN - Dawn Powell: eccola qua, la delusione del mese. Da questo libro, edito da Fazi e tradotto da Silvia Castoldi, mi aspettavo davvero tantissimo. Forse troppo, al punto da aver un po' condizionato la lettura, che si è rivelata lunga e faticosa. Peccato.

NUMERO UNDICI - Jonathan Coe: eh niente, il Jonathan Coe che tutti i suoi fan stavano (ok, stavamo!) aspettando è davvero tornato. Pubblicato sempre da Feltrinelli, con la traduzione di Mariagiulia Castagnone.

GIRL RUNNER - Carrie Snyder: pubblicato da Sonzogno con la traduzione di Gioia Guerzoni, questo libro è stata la seconda grande rivelazione di questo mese. Per fortuna non mi sono fermata al titolo e alla copertina, ma ho letto anche i commenti della critica e ho letto il libro. Che si è rivelato molto intenso e coinvolgente. Anche se non amate correre.

Il vostro marzo come è stato? Quali libri avete letto?

lunedì 21 marzo 2016

UNA VALIGIA DI LIBRI - Resoconto di un viaggio in SUD AMERICA (e un po' anche in Centro)

Sabato 19 marzo si è tenuto il terzo appuntamento di Una valigia di libri, il ciclo di incontri organizzato da me, da Claudia di Il giro del mondo attraverso i libri e da Stefania della Libreria sulla parola di Caluso, che ci porta in giro per il mondo attraverso i consigli di lettura dei partecipanti.
Destinazione di questo terzo incontro:
Centro e Sud America.


Parto con i ringraziamenti di rito a tutti i partecipanti, e questa volta son ancor più sentiti. Non so per voi, ma per me è stato un pomeriggio bellissimo, fatto di consigli letterari (tanti, tantissimi consigli letterari!), ma anche di chiacchierate, di momenti di condivisione di storie personali, di curiosità scoperte e svelate (e non... ma quanto è divertente formulare teorie assurde?) e di tante, tante risate... ennesima dimostrazione che i libri possono avvicinare persone che altrimenti forse non si sarebbero mai incontrate e, soprattutto, che si può parlare di libri e di letteratura anche senza prendersi troppo sul serio.
Non so se sia stato merito dell'ambientazione sudamericana, molto allegra e vivace già di suo, di quel bel calore che si prova ogni volta che si entra nella Libreria Sulla parola o del fatto che avevamo tutti una grande voglia di essere lì, o, cosa ancor più probabile, di tutte e tre le cose messe insieme... fatto sta che, almeno per quanto mi riguarda, sono state due ore e mezza (sì, due ore e mezza e nemmeno ce ne siamo accorti!) incredibili.

© Claudia - Il giro del mondo attraverso i libri
Quindi, davvero, grazie a tutti coloro che hanno partecipato, presentando libri o anche solo ascoltando, ma anche a chi non è potuto venire e ha voluto comunque mandarci i suoi consigli a distanza.

Ma ora basta smancerie, e passiamo ai veri protagonisti dell'incontro: i libri! Come vi dicevo all'inizio, questa volta i consigli sono davvero tanti. La letteratura centro e sud americana è molto più conosciuta, e soprattutto amata, di quanto pensassi, e questo non può che farmi piacere. (Al mio portafogli forse un pochino meno, ma peggio per lui).

Ecco qui, divisi per paese, tutti i consigli che sono arrivati, fisicamente e virtualmente. Troverete titolo, autore e, tra parentesi, editore. Cliccando sui titoli linkati verrete invece indirizzati alla recensione dei blog che l'hanno consigliato.

ARGENTINA
Santa Evita - Tomás Eloy Martínez (edizioni SUR)
Purgatorio - Tomás Eloy Martínez (edizioni SUR)
Sopra eroi e tombe - Ernesto Sabato (Einaudi)
Il tunnel - Ernesto Sabato (Einaudi)
Scende la notte tropicale - Manuel Puig (Sellerio)
Una frase, un rigo appena - Manuel Puig (Sellerio)
Le reaparecide - Munù Actis, Cristina Aldini, Liliana Gardella, Miriam Lewin, Elisa Tokar (Stampa Alternativa)
Racconti - Jorge Luis Borges
Racconti - Julio Cortázar
Estela Carlotto una nonna di Plaza de Mayo -  Javier Folco (Edizioni a nordest)

BRASILE
Le Valchirie - Paulo Coelho (Bompiani)
Monte cinque - Paulo Coelho (Bompiani)
Cacao - Jorge Amado (Einaudi)
Gabriella garofano e cannella - Jorge Amado (Einaudi)
Doña Flor e i suoi due mariti - Jorge Amado (Garzanti)
Di me ormai neanche ti ricordi - Luiz Ruffato (La nuova frontiera)
Passaporto per il mio corpo - Heloneida Studart (marcos y marcos)
Francobollo d'addio - Heloneida Studart (marcos y marcos)

CILE
2666 - Roberto Bolaño (Adelphi)
Sangue negli occhi - Lina Meruane (La nuova frontiera)
Ho paura torero - Pedro Lemebel (marcos y marcos... dato che è stato un consiglio condiviso, ecco tutte e tre le recensioni: Il giro del mondo attraverso i libri, Una ciliegia tira l'altra, La lettrice rampante)
La casa degli spiriti - Isabel Allende (Feltrinelli)
L'ultimo tango di Salvador Allende - Roberto Ampuero (Mondadori)
Terra del fuoco - Francisco Coloane (Guanda)

COLOMBIA
Nessuno scrive al colonnello - Gabriel García Márquez (Mondadori)
Cent'anni di solitudine - Gabriel García Márquez (Mondadori)
Ilona arriva con la pioggia - Álvaro Mutis (Einaudi)

CUBA
Fragola e cioccolato - Senel Paz (Giunti)

GUATEMALA
Uomini di mais - Miguel Ángel Asturias (Dalai editore)

MESSICO
La morte di Artemio Cruz - Carlos Fuentes (Il saggiatore)
Gli anni di Laura Díaz - Carlos Fuentes (Il saggiatore)
Pedro Páramo - Juan Rulfo (Einaudi)
Dolce come il cioccolato - Laura Esquivel (Garzanti)

NICARAGUA
L'intenso calore della Luna - Gioconda Belli (Feltrinelli)
La donna abitata - Gioconda Belli (edizioni e/o)

PERU
Avventure della ragazza cattiva - Mario Vargas Llosa (Einaudi)
Niente miracoli a ottobre -  Oswaldo Reynoso (Edizioni SUR)
Festa di sangue - José María Arguedas (Einaudi)

SANTO DOMINGO
I gatti non hanno nome - Rita Indiana (NN Editore)

URUGUAY
La vita breve - Juan Carlos Onetti (Einaudi)
La felicità al potere - José Pepe Mujica (EIR)

VENEZUELA
Mi chiamo Rigoberta Menchú - Elizabeth Burgos (Giunti)
Il meraviglioso viaggio di Octavio - Miguel Bonnefoy (66thand2nd)

CENTRO E SUD AMERICA da Nord a Sud
L'ultimo treno della Patagonia - Paul Theroux (Dalai editore)


Per facilitarvi le cose se, come me, non siete esattamente dei geni in geografia, Claudia ha creato una bellissima mappa tramite google maps, in cui potete vedere la localizzazione geografica di ogni libro di cui abbiamo parlato. La trovate qui.


Come potete ben vedere, i consigli sono stati tanti e hanno toccato molte degli stati del Centro e del Sud America.
Il prossimo incontro è fissato per sabato 16 aprile e ci porterà in Asia, dal medio oriente all'estremo oriente, passando per la Cina e l'India fino ad arrivare in Giappone. Come sempre, aspettiamo i vostri consigli, fisici se volete venire in gita a Caluso e trascorrere un bel pomeriggio in compagnia, o virtuali sulle nostre pagine, per essere con noi anche a distanza!

martedì 19 maggio 2015

#SalTo15: incontri, libri, editori e parole

Ed ecco anche il secondo (nonché  ultimo) resoconto del mio Salone del Libro. Questo sarà un po’ più scemo, rispetto a quello di ieri, ma non per questo meno importante. Anzi!
Procederò per punti, perché mi viene più facile che non fare un altro lungo post discorsivo.

LE CONFERENZE E GLI INCONTRI CON GLI AUTORI
Quest’anno il programma del Salone del Libro era, a mio modesto parere, un po’ sottotono.
Zerocalcare e Giorgio Fontana
Eppure, sono riuscita comunque a incontrare autori e ad assistere ad incontri che negli anni precedenti mi ero solo sognata. Iniziando da Zerocalcare e Giorgio Fontana, venerdì pomeriggio. Li amo, entrambi. Davvero. Pur essendosi conosciuti pochi minuti prima di salire sul palco, sono riusciti, complice anche probabilmente l’essere coetanei e molto alla mano, a fare un incontro interessante e divertente. Hanno parlato dei fumetti e dei libri della loro vita, hanno risposto a domande dal pubblico (“Michele, che ci dici della tua partecipazione allo Strega?” “Eh, no, che vi devo dire? Mia mamma è molto contenta”… lo è anche lui comunque eh) e hanno fatto divertire, senza farsi condizionare minimamente da tutta quella gente accorsa lì a vederli (io sarei andata nel panico).

Ma anche Gianrico Carofiglio sabato pomeriggio, che da me aveva da farsi perdonare il ritardo alla presentazione dell’anno scorso (a cui poi, alla fine, non ero andata) e la delusione di un paio di anni fa al Circolo dei lettori (anche se lì non era stata colpa sua). Beh, ci è riuscito alla grande. Un incontro di un’ora molto divertente, grazie anche al presentatore, in cui oltre a parlare di Guido Guerrieri ha  raccontato anche diversi aneddoti e letto spezzoni dei suoi libri. È riuscito a farmi venire voglia di leggere anche l’ultimo, sebbene non riesca proprio a farmi andare giù il suo passaggio a Einaudi.
La presentazione di Mangiare è un atto agricolo
Accanto a questi grandi incontri, ce ne sono stati altri un pochino più raccolti ma in ogni caso molto interessanti. Oltre a quelli con gli autori Giunti di cui vi ho parlato ieri, ho assistito alla presentazione di Mangiare è un atto agricolo di Wendell Berry, a cura della Lindau; all'incontro con Marco Cassini della SUR e Luca Ussia di Rizzoli che hanno parlato del ruolo dell’editore, piccolo e grande, al giorno d’oggi; ho seguito mezz’ora del dialogo tra Jhumpa Lahiri (che parla italiano meglio di un sacco di italiani) e Sandro Veronesi, e poi allo Speed Book, un gioco in cui alcuni autori emergenti (e io tifavo per Diego Barbera e il suo Ti scriverò prima del confine) dovevano presentare il loro libro rispondendo in pochi secondi a domande specifiche.
Mi spiace molto per gli incontri che mi ero segnata e a cui, per un motivo o per l’altro, non ho potuto partecipare. È che dentro al Salone perdersi e distrarsi è semplice e in un attimo è già ora di uscire.

GLI EDITORI
Quest’anno sono ancora più entusiasta del solito. Ho evitato ovviamente gli stand dei grandi editori, che trovo un po’ asettici e molto simili a qualunque altra libreria che si può trovare anche all'esterno, e mi sono fatta invece conquistare da quelli piccoli.
A partire da minimum fax, in cui appena dico chi sono vengo accolta da grande entusiasmo, e dagli amici delle Edizioni Spartaco (Ugo e Andrea alla fine credo non ne potessero più di salutarmi). Ma anche dalla Gorilla Sapiens, che era un sacco di tempo che volevo incontrare e che non ha battuto ciglio quando ho richiesto espressamente di fare una foto con il peluche Gorilla (opera bellissima di Popcorn&Candies). Ho poi salutato per la prima volta, pur conoscendoli da un paio d’anni, Andrea e Carlotta di Las Vegas e mi sono fatta travolgere da Sara e da tutto lo stand della Lindau (per fortuna con meno timidezze rispetto al Book Pride).
Io con il Gorilla alla Gorilla Sapiens
Una menzione speciale va poi ai ragazzi allo stand Fazi, anche se non posso dire perché. In ogni caso, se state leggendo, vi ringrazio ancora tantissimo.

I LIBRI
Ero partita con una lista, che in parte ho seguito e in parte no. E alla fine, tra acquisti, regali, 3X2 e omaggi, sono arrivata  a casa con una ventina di libri circa.
Non male, come bottino!

Il bottino di giovedì

... e quello di venerdì e sabato.

GLI INCONTRI CON LE ALTRE PERSONE
Ecco, questo forse è l’argomento più bello e più brutto allo stesso tempo del Salone del Libro. È bello perché è l’occasione per dare finalmente un volto a persone che hai sempre e solo visto attraverso uno schermo (Cristina, finalmente!), per rivedere persone che puoi incontrare solo così in queste occasioni (Francesca e Veronica del blog La contorsionista di parole) e conoscere persone (Angela di righevaghe, ad esempio) con cui senti in qualche modo di avere una certa affinità. Oltre alle blogger che, ogni anno, anche solo per qualche minuto, saluti volentieri.
Però ecco, io dal vivo sono di una timidezza esasperante. Esasperante per me, che vado subito nel panico e mi rendo conto di fare sempre magre figure. Per cui, chiedo davvero scusa a chi mi ha fermato per salutarmi (Martina, o Stefano che addirittura è venuto a cercarmi!) e si è trovato di fronte tutto fuorché la brillante blogger (no, eh?) che sono sempre. Mi ha fatto comunque un piacere immenso, davvero!
E il proposito per il nuovo anno è iscrivermi a un corso di pubbliche relazioni… oppure la prossima volta mi porto una lavagnetta e ci parliamo scrivendo, che almeno non divento tutta rossa.

"Beeeeep"
IL LETTORE RAMPANTE
Si merita una sezione tutta per sé. Perché almeno un giorno mi accompagna sempre. Perché sopporta quasi in silenzio ogni conferenza a cui lo porto (ok, a volte il silenzio è per l’abbiocco, ma va bene lo stesso). Perché si presta sempre a “oddio, ma lui è il lettore rampante??” e perché mi lascia sempre comprare un libro in più piuttosto che uno in meno.
Oh, sì e poi perché mi asseconda nel fare le foto sceme.


Questo, insieme al post di ieri, è stato il mio Salone del libro 2015. Avrò sicuramente dimenticato qualcosa (tipo di dire, ancora una volta, che l’immagine era terrificante e che secondo me dovrebbero mettere più sedie e aree per riposarsi) e qualcuno.
Come ogni anno, comunque, è stato semplicemente bellissimo.

E ora aspettiamo il #SalTo16!