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sabato 5 maggio 2018

SalTo 2018: chi, cosa, quando, dove e perché

Manca ormai meno di una settimana all'inizio della XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che aprirà ufficialmente sempre negli spazi espositivi del Lingotto giovedì 10 maggio. Se quella dell’anno scorso, la prima guidata da Nicola Lagioia, è stata l’edizione dell’orgoglio dei piccoli e medi editori, dopo la spaccatura con l’AIE, quella di quest’anno è sicuramente l’edizione della verità: riuscirà Torino a confermare (e magari superare) i numeri e, soprattutto, l’entusiasmo dell’anno scorso? 

Intanto quest’anno i grandi editori sono tornati. Una scelta commerciale credo quasi obbligata per i colossi editoriali, che però ha portato a qualche problemino di spazio, con overbooking e ricerche di nuovi luoghi espositivi. Ora comunque tutto pare essere stato risolto al meglio.

Tema di quest’anno è Un giorno, tutto questo, accompagnato dal manifesto di Manuele Fior. (ok, lo confesso, di primo impatto ho pensato al "Re Leone", ma poi la sensazione è passata e trovo sia il tema sia il manifesto davvero molto belli).



Quest’anno sarò presente due giorni, sabato 12 e domenica 13, per questioni logistico-famigliari ma soprattutto di programma che, devo dire, quest’anno trovo davvero notevole.
Ecco qui gli eventi che mi interessano di quei due giorni e a cui farò di tutto per partecipare. Segno anche quelli in contemporanea, sia mai che riesca in qualche modo a essere presente in due posti allo stesso tempo.

SABATO 12
H 12 – Incontro con Alice Sebold  – Sala Azzurra
H 13 – Ciaone Salone! Incontro con Sio - Spazio Stock Bookstock Village
H 16 – Lo scrittore e il suo doppio: Fernando Aramburu dialoga con il suo traduttore Bruno Arpaia  –Sala Professionali
H 16 – Sentimento e segreto: incontro con Javier Marías – Sala Azzurra
H 17.30  – Incontro con Auður Ava Ólafsdóttir  – Sala Blu

DOMENICA 13
H 12  – Incontro con Fernando Aramburu  – Sala Azzurra
H 12.30  – La felicità in montagna - Incontro con Franco Faggiani, autore de La manutenzione dei sensi  – Spazio Autori
H 13.30  – Incontro con Eric-Emmanuel Schmitt  – Sala Azzurra
h 15.30  – Una Black Mirror letteraria - Incontro con Tristan Garcia, autore di 7  – Spazio Internazionale
h 17  – I maledetti: Goffredo Fofi legge James Joyce - I morti  – Sala Filadelfia
h 17.30  – Kaiser - Presentazione del libro di Marco Patrone – Sala Avorio
h 18.30  – Holden & Company -presentazione libro di mio marit... ehm Luca Pantarotto  – stand B38/C37 Regione Umbria


A differenza degli altri anni, non ho ancora stilato una lista di libri che vorrei acquistare. Forse perché la pila di quelli ancora da leggere mi fissa minacciosa da diversi mesi e non accenna a diminuire, ma ho deciso che cercherò di contenermi, comprando solo poche cose ma che davvero voglio e affidandomi all'ispirazione del momento.

Voi ci sarete? Quali giorni? Avete già scelto a quali incontri partecipare e quali libri comprare?  Insomma, ci vediamo lì? (Perché lo so che lo dico ogni anno, ma ogni anno si dimostra essere vero, la parte più bella in assoluto del Salone del Libro, ma delle fiere in generale, sono le persone e le chiacchiere che si scambiano in mezzo ai libri.)

lunedì 15 maggio 2017

SalTo 2017: chi, cosa, quando, dove e perché.

Dunque ci siamo. Dopo la frattura con l’AIE, le polemiche, le prese di posizione più o meno nette degli editori e degli operatori culturali, ma anche i grandi annunci di novità e miglioramenti, questo giovedì, 18 maggio, prende finalmente il via la XXX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che occuperà gli spazi espositivi del Lingotto fino a lunedì 22 e avrà come tema conduttore "Oltre il confine".

La bellissima locandina disegnata da Gipi.

Quest’anno, il Salone dovrà fare i conti con l’assenza degli stand grandi editori (il gruppo Mondadori, e il gruppo GemS non ci saranno… Einaudi sì, non come editore ma come Punto Einaudi), ma ha dalla sua l’enorme entusiasmo degli editori medio-piccoli, di più di 900 espositori e dell’incredibile lavoro sul programma svolto dal direttore Nicola Lagioia e dalla sua squadra.

Ammetto che sono molto curiosa di vedere questa “rinascita”. Voglio bene al Salone del libro e da una decina di anni a questa parte un salto ce l’ho sempre fatto, anche se nelle ultime edizioni aveva smesso un po’ di brillare ed era abbastanza evidente che avrebbe avuto davvero bisogno di una rinfrescata. Le premesse per quest’anno sono buone e io non vedo l’ora di andarci.

I giorni che ho scelto sono il sabato, come ogni anno, e poi, incredibilmente, la domenica. Un po’ esigenze logistiche, un po’ per fare gli stessi due giorni di Tempo di libri e vedere un po’ le differenze. In più farò una capatina rapidissima anche il venerdì, nel tardo pomeriggio.
Questi sono gli eventi a cui intendo partecipare. Quest’anno, per la prima volta, ho cercato di evitare le sovrapposizioni e di scegliere prima dove andare, perché ahimè le pillole di ubiquità ancora non esistono. 
(Restano fuori, invece, gli incontri del Salone Off, perché è davvero impossibile spostarsi da dentro al Salone ai quartieri di Torino, se poi si deve rientrare).

VENERDÌ 19

h 17. TRA PARADOSSO E NOIR: RACCONTARE LA REALTÀ. Incontro con Antonio Manzini (Sala Rossa)
h 18.30 DAL REGNO UNITO A HOLLYWOOD, RACCONTARE CON LEGGEREZZA. Incontro con John Niven (Sala Azzurra)

SABATO 20

h 11 Daria Bignardi dialoga con MIRIAM TOEWS . (Sala Azzurra)
h 14.30 Il più grande scrittore americano secondo me: PHILIPH ROTH secondo Francesco Piccolo incontra DAVID FOSTER WALLACE secondo Sandro Veronesi  (Sala 500)
h 15.30 L’AMERICA IN GUERRA. Incontro con Brian Turner (Sala Blu)
h17 Omaggio a Kent Haruf. Licia Maglietta legge Le nostre anime di notte (Sala 500)

DOMENICA 21

h 11 I confini dell’Hard Boiled. Sesso, crimini e violenza nella letteratura e nel cinema degli Stati Uniti (Sala 500)
h 12.30 Raccontare oggi il sesso di domani. Concita De Gregorio dialoga con Emily Witt  (Sala Azzurra)
h 13.30 Recensire libri, raccontare il mondo. L’arte di saper scegliere, l’arte di sapere raccontare le scelte. L’inserto culturale de La Stampa e le sue firme. (Spazio incontri)
h 14.30 Sonia Bergamasco legge “Il Posto” di Annie Ernaux – SALA 500
h 17 Cees Noteboom in dialogo con Ernesto Ferrero (Sala Azzurra)


Gli incontri che ho selezionato sono questi. Mi mangio un po' le mani per non poterci essere il giovedì, per incontrare Camilo Sánchez, l'autore di La vedova Van Gogh, e di non arrivare in tempo il venerdì per assistere a uno degli incontri con Pennac. Ma vabbè.

Non è detto, comunque, che parteciperò a tutti gli incontri che ho segnato. Perché una delle cose belle del Salone e delle fiere del libro in generale è proprio il perdersi tra i libri (ho una lista mentale di cosa vorrei comprare, ma ci devo ancora riflettere su) e tra le persone. E spero davvero di incontrarne tante.
Io avrò la mia solita borsa rampante ed è molto probabile che mi troverete spesso allo stand di NN o ovunque ci siano pupazzi giganti e cose buffe.
Che fate, venite?

lunedì 16 maggio 2016

Il mio bellissimo SalTo 2016

Dopo una domenica di riposo e di riordino di idee (che ho trascorso principalmente mangiando) eccomi qui a cercare di raccontarvi dei due giorni che ho passato quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Un evento che aspetto ogni anno con ansia e che poi, una volta arrivato, mi stupisco sempre di quanto passi in fretta.


Quest’anno il mio resoconto è particolarmente difficile da scrivere, perché è stato un Salone molto particolare. Un Salone fatto più di incontri con persone tra uno stand e l’altro che non di eventi prettamente letterari e di libri (sì, lo so, la pila di libri che ho comprato sembra smentirmi…).
Temo quindi che questo post sarà più simile a una pagina di diario, piena di emozioni e di sorrisi scemi mentre la scrivo, che non a un racconto serio e professionale.

Il mio primo giorno al Salone è stato venerdì 13. Avevo segnato una lunga lista di eventi a cui partecipare che, alla fine, non ho minimamente seguito. Ho partecipato solo all'incontro all'ora di pranzo con Gianluigi Bodi che ha presentato l’antologia di racconti da lui curata, Teorie e tecniche di (in)dipendenza, insieme ad alcuni degli autori che ne hanno preso parte, e nel pomeriggio al dialogo tra Margherita Oggero e Raffaella Romagnolo, autrice del bellissimo La figlia sbagliata (più passa il tempo da quando l’ho chiuso più mi rendo conto di quanto questo romanzo mi sia davvero piaciuto… a breve ve ne parlerò come si deve anche qui).

Cos'hai fatto per il resto del tempo, vi starete chiedendo voi.
Ho vagato da uno stand all’altro, ho chiacchierato con la mia amica Thais, ho sfogliato la mia ultima traduzione e chiacchierato con Sara e Francesca allo stand Lindau, mi sono seduta sulle comodissime poltrone di NN editore, ho consigliato libri ad amici incontrati quasi per caso (Gianni, grazie mille per la fiducia!), riso, scherzato, incrociato autori nei momenti più imbarazzanti (tipo Andrea Vitali proprio mentre stavo addentando il carissimo panino comprato per pranzo), mandato messaggi d’aiuto dopo incontri non sempre piacevoli, soprattutto per me che sono di una timidezza imbarazzante (e poi sfatiamo anche un po’ questo mito… non è che perché siamo blogger ci dobbiamo volere tutti bene) e fatto foto sceme. 
Tante. Foto. Sceme. 
Con pupazzi rosa giganti, con fantastici gorilla di peluche (viva le ragazze di Gorilla Sapiens edizioni!), e con quel bellissimo Snoopy gigante di fronte allo stand di Baldini e Castoldi, (da sola e con il mio social media manager preferito... foto che però, per rispettare la sua povera dignità ormai perduta, evito di pubblicare anche qui). 


E poi beh, ho comprato libri. Seguendo la lista che mi ero segnata, ma anche lasciandomi guidare un po’ dal momento. Sono entrata là dentro alle 10.30 del mattino e sono uscita verso le 18.30. Stanca morta, sudatissima perché nei padiglioni del Salone fa sempre un caldo folle, e, ovviamente, felicissima.

Sabato 14 sono tornata con il lettore rampante, uomo dotato di una pazienza infinita, e appena entrati ci siamo messi in coda per andare a sentire Antonino Cannavacciuolo presentare il suo libro, Il piatto forte è l’emozione, insieme a Bruno Gambarotta. Un incontro un pochino troppo breve, secondo me, ma con alcuni momenti davvero divertenti (e alcuni un po’ polemici… e completamente fuori luogo). Cannavacciulo dal vivo è ancor più enorme che in tv. Mi sarebbe piaciuto provare (sul lettore rampante) la potenza della sua manata, ma non c’è stata occasione.


Finito quello abbiamo ripreso a girare senza meta, tra uno stand e l'altro. Un girare che ci ha portato a incontrare di nuovo Thais, a incrociare Marco Malvaldi senza avere il coraggio di andare a salutarlo (“io fossi in lui ora come ora non mi vorrei salutare"), a Peppe “il prof” (insieme a Gianni che avevo visto il giorno prima è uno dei partecipanti più fedeli ed entusiasti di Una valigia di libri), a vedere per la prima volta Francesca (è stato un vero piacere!), allo stand di Spartaco edizioni, dove ho scattato questa bellissima foto con un gruppo di autori di cui ho letto e amato i libri.


E poi a conoscere dal vivo per la prima volta Laura del blog La Libridinosa, che era in compagnia di Baba di Desperate Bookswife… con, ovviamente, altra foto di rito.


Dopo aver fatto la coda insieme a Nicola Lagioia per un hot dog ed essere andati a vedere ICub, il robottino dell'Istituto Italiano di Tecnologia, nel pomeriggio abbiamo incrociato Roberto Saviano allo stand della Bao (in cui c’era anche un immancabile Zerocalcare a far disegnini) e assistito alla prima rissa della mia vita all’interno del Salone, allo stand Rizzoli (vi do un piccolo indizio: Matteo Salvini).
Alle 15.30 siamo andati al Bookstock Village, per assistere al laboratorio di Sio, insieme a qualche bambino e a una marea di adulti. Prima che lui arrivasse, c’è stato l’incontro con Marta, una ragazza che segue il mio blog e la mia pagina credo quasi da sempre e che è stato davvero bellissimo vedere per la prima volta dal vivo (per non parlare dell’immediata empatia che si è creata tra il lettore rampante e suo marito).

L’incontro con Sio è stato molto divertente. Lui è un personaggio buffissimo come i fumetti che disegna. 


Finito quello, abbiamo fatto ancora due passi (a salutare Casasirio edizioni e comprare il loro ultimo libro pubblicato, Elementare, cowboy), due foto (di nuovo dalla Baldini e Castoldi, ma questa volta con Lucy!) e qualche acquisto e poi, stanchi morti, siamo usciti, nel bel mezzo del diluvio universale.
Il bottino di libri dei due giorni di Salone è stato molto ricco. Alcuni facevano parte della lista che avevo stilato nei giorni precedenti, altri sono stati regali degli editori (grazie NN e grazie Spartaco!) e altri frutto dell’ispirazione del momento. Tutti insieme fanno decisamente la loro figura:


Ecco, il mio SalTo 2016 è stato questo. Un salone ricco di incontri, di foto e di emozioni. A volte talmente belle che descriverle sarebbe impossibile.

Concludo come sempre ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a renderlo così bello (il lettore rampante, ovviamente, ma anche Thais, Laura, Marta, Camilla, Gianni, Peppe, Francesca, Luca… e tutti gli altri) e tutte quelle case editrici, piccole di dimensioni ma grandi in tutto il resto, che davvero mi hanno fatto sentire a casa.

E ora non mi resta che aspettare un anno per la prossima edizione del Salone del Libro!
(Per fortuna per ingannare un po' l'attesa tra due settimane inizia la Grande Invasione a Ivrea)

giovedì 5 maggio 2016

SalTo16... e facciamoci un salto anche quest'anno, dai

Manca una settimana esatta all'inizio del Salone internazionale del libro di Torino. Siete pronti? Siete caldi? 
Il tema di quest'anno è quello delle "Visioni" e io, devo dirvi la verità, come ogni anno non vedo l'ora di varcare quei cancelli ed entrare in quei caldissimi padiglioni.
Nonostante la mancanza di sedie, il caldo, il caos, la fila per andare in bagno, i panini costosissimi, i bambini ovunque e tutti i problemi che vi possano venire in mente, io adoro il Salone del libro. Adoro il clima che si respira, adoro il camminare tra gli stand, adoro il camminare per i corridoi e incrociare scrittori che si fanno i fatti loro, adoro incontrare altri lettori appassionati e assistere alle presentazioni. Quindi penso non sia difficile immaginare il mio stato d'animo ora.

© Mimmo Paladino
Sono anche riuscita in tempi ragionevoli a districarmi tra l'immenso programma e, sebbene ogni tanto qualche nuovo incontro ancora salti fuori, penso di potervi già dire a quali intendo partecipare (dico intendo perché poi là dentro distrarsi è un attimo e tutti i piani degli anni passati sono sempre andati a farsi benedire).
Salvo imprevisti sarò al Salone tutto il venerdì e tutto il sabato. Quindi mi sono focalizzata sugli eventi di quei due giorni, ignorando completamente gli altri... onde evitare tentazioni.

Ed eccoli qui:

VENERDÌ 13
h 13. TEORIE E TECNICHE DI (IN)DIPENDENZAPresentazione dell’antologia di 24 racconti curata da Gianluigi Bodi in SALA ROMANIA

h 14. INTRADUCIBILI: PENSARE L'IMPENSABILE?:  seminario di traduzione a proposito del libro Lost in Translation di E. F. Sanders (Marcos y Marcos) in SALA MADRID

h 15. L'Italia vista dalla Puglia. Nuove visioni cinematografiche. Incontro con Checco Zalone: e non credo serva che vi dica altro. In SALA GIALLA

h 16. Un'ora con... RAFFAELLA ROMAGNOLO. In occasione della pubblicazione del romanzo La figlia sbagliata. Al CAFFE LETTERARIO.


SABATO 14
h. 11 Il piatto forte è l'emozione. Incontro con Antonino Cannavacciuolo. In SALA GIALLA.

h 12 I bastardi di Pizzofalcone. Incontro con Maurizio De Giovanni. In SALA GIALLA

h 15. Impara a fare un fumetto. Incontro con SIO. Al BOOKSTOCK VILLAGE. Questo sarebbe per bambini, ma spero ci facciano entrare comunque...

h 17.30 A quattromani. Incontro con Paco Ignacio Taibo II e Giancarlo de Cataldo. All'ARENA PIEMONTE


Ecco, gli incontri sono questi. Mi rendo conto che ci siano cose che con i libri c'entrano poco o nulla, ma sogno di incontrare Checco Zalone da una vita, Antonino Cannavacciuolo come chef in tv mi fa impazzire e Sio e i suoi fumetti assurdi mi fanno sempre un sacco ridere (lo conoscete Scottex, vero?).
E poi dai, qualche evento letterario c'è!.

Per quanto riguarda gli editori, come al solito eviterò gli stand di quelli grandi perché saranno come sempre troppo affollati e tanto, tanto anonimi, e andrò da quelli più piccolini a cui sono tanto affezionata (marcos y marcos, NN editore, Spartaco, Gorilla Sapiens, Keller, etc etc...) e a conoscerne magari qualcuno di nuovo.

«E cosa comprerai?» vi starete chiedendo poi. Beh, la mia lista è, purtroppo, in continuo allungamento... spero di riuscire poi a darmi una regolata una volta là dentro e di uscire con ancora qualche soldo in tasca (anche se dubito che ci riuscirò).

Voi verrete al Salone? Se sì, quando? Ci vediamo magari per un caffè? Io avrò la borsa ufficiale rampante, mi riconoscerete da quella. (Vi avviso già da ora che dal vivo sono molto meno intelligente e spigliata di quello che forse sembro qui sul blog, quindi se quando mi parlate me ne esco con frasi sceme o divento tutta rossa, portate pazienza).