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mercoledì 28 agosto 2019

Festivaletteratura 2019: chi, cosa, dove, come, quando e perché

Tra una settimana esatta inizia il Festivaletteratura 2019, giunto quest'anno alla sua ventiduesima edizione. Da mercoledì 4 a domenica 8 settembre le piazze, i cortili e i palazzi di Mantova saranno invasi da eventi e incontri con gli autori. 
Chi segue il blog da qualche anno saprà già quanto io ami questo festival. Tra tutte le fiere e gli eventi legati al mondo dei libri a cui ho partecipato nel corso del tempo, il Festivaletteratura è il mio preferito in assoluto. I motivi sono quelli che ripeto tutti gli anni: i tortelli di zucca, la torta sbrisolona, la mostard... ah... no, scusate, questi sono solo motivi complementari (ma di uguale importanza). È un bel festival perché coinvolge davvero tutta la città, sia per i luoghi degli eventi sia perché gli autori e le autrici ospiti si mimetizzano con la gente, passeggiando allegramente per la città. E poi appunto, ci sono i tortelli di zucca e la sbrisolona.

L'illustrazione di quest'anno è di Sarah Mazzetti
Il programma di quest'anno è particolarmente ricco (o, detta come l'ho detta l'altro giorno a una mia amica che mi chiedeva se sarei andata anche quest'anno: "sì, perché c'è un programma della madonna!".), a compensare un po' quello leggermente sottotono dell'anno passato. 

L'elenco completo degli eventi lo trovate sul sito, insieme alle istruzioni sulla prenotazione dei biglietti (per chi non è socio, le prenotazioni aprono venerdì 30). Ricordo che la maggior parte degli eventi è a pagamento (6€ ovunque, tranne quelli che si tengono in Piazza Castello che costano 7€) ma ce ne sono anche parecchi gratuiti (tutti quelli in Tenda Sordello, per esempio).

Io qui ho fatto una mia personale selezione degli eventi che più mi interessano e a cui cercherò di partecipare nei giorni in cui sarò presente:

Giovedì 5 settembre:

h 15.00 FUMETTI E ROMANZI DI PROUST. Tom Gauld con Chiara Valerio - Chiostro del museo Diocesano


h 21.00 WORDS ARE VERY NECESSARY. Tom Gauld e Alessandro Sanna - Piazza Leon Battista Alberti

Venerdì 6 settembre:

h 11.00 PAY SOME ATTENTION. Joshua Cohen - Tenda Sordello

h 18.15 MADRI E FIGLIE CORAGGIO. Dorothy Allison e Gaia Manzini - Palazzo Ducale, Basilica Palatina di Santa Barbara

h 21.00 REINVENTARE L'AMERICA. Colson Whitehead e Stas' Gawronski - Palazzo Ducale, Basilica Palatina di Santa Barbara

Sabato 7 settembre

h 10.00 IL CLIMA SIAMO NOI. Jonathan Safran Foer con Carlo Annese - Palazzo Ducale, Piazza Castello.


h 18.15 UN SOGNO COLTIVATO A LUNGO. Gail Honeyman con Paola Saluzzi - Palazzo Ducale, Basilica Palatina di Santa Barbara

h 21.00 COME DIVENTIAMO LETTORI. Marianne Wolf e Alberto Manguel - Palazzo Ducale, Basilica Palatina di Santa Barbara


Domenica 8 settembre (anche se noi saremo già ripartiti, ma lo segnalo comunque perché se rimanessi a Mantova ci andrei di sicuro)

h 18.30 IL BISOGNO PRIMARIO DEL ROMANZO. Ian McEwan con Marcello Fois - Palazzo Ducale, Piazza Castello.


Ecco, questo è più o meno tutto quel che cercherò di andare a sentire. Poi probabilmente non ci riuscirò, ad alcuni eventi magari se ne sostituiranno altri e sicuramente mi perderò qualcosa di altrettanto bello. In ogni caso, non vedo l'ora di andarci.
Voi ci sarete? 

mercoledì 29 agosto 2018

FESTIVALETTERATURA di Mantova 2018: come, dove, quando e perché

Tra una settimana inizierà l'edizione 2018 del Festivaletteratura di Mantova, che dal 5 al 9 settembre popolerà le vie e le piazze della cittadina dei Gonzaga di autori e scrittori di tutto il mondo e di appassionati di libri.

È il mio terzo anno consecutivo al Festival e direi che ormai si possa considerare un appuntamento fisso per me, di quelli che comincio ad aspettare con ansia già da qualche mese prima e che non vedo l'ora che arrivino. E sarà che la mia prima volta al festival ha coinciso con il primo viaggetto con quello che ora è mio marito, sarà che Mantova è una città bellissima (in cui si mangia benissimo), sarà che non c'è mai stato un incontro di quelli seguiti finora che mi abbia deluso... fatto sta che il Festivaletteratura è diventato a tutti gli effetti il mio evento letterario italiano preferito.

Ma veniamo al programma e agli eventi che ho selezionato e a cui cercherò di partecipare nei giorni in cui sarò in città. (Il programma completo lo trovate invece qui, insieme a tutte le informazioni su come prenotare e acquistare i biglietti.)

Come ormai da tradizione, arriveremo il giovedì pomeriggio (in tempo per un primo giretto tra le bancarelle di libri usati sotto i portici di palazzo Ducale e una prima abbuffata di risotto alla pilota, tortelli di zucca e torta sbrisolona con lo zabaione) e ripartiremo la domenica mattina. Due giorni pieni, quindi, anche se quest'anno, oltre agli eventi, mi sono ripromessa di andare a visitare  Palazzo Te, in cui non entro da tantissimi anni.

Comunque, gli eventi in cui è probabile che mi vedrete sono questi (sì, alcuni si sovrappongono, e mi riservo di decidere all'ultimo a quale partecipare):

GIOVEDÌ 6

h 21.30 THE WILD MAN OF FICTION. John Niven in dialogo con Peter Florence - PALAZZO SAN SEBASTIANO


VENERDÌ 7


h 15 UNA STORIA PER IGNAZIO SILONE. Giuliano Gallini - TENDA SORDELLO

h 15.15 BENVENUTI A GROUSE COUNTY. Tom Drury con Luca Briasco PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 16.45 UMORISMO TOSCANO. Marco Malvadi e Stefano Tofani- OFFICINA DEL GAS

h 17.30 FINO A LEGGERMI MATTO. Patrick McGrath con Carlo Lucarelli. PALAZZO DUCALE

h 20.15 45 ANNI DAL GOLPE CILENO. Nona Fernandez in dialogo con Michela Murgia. PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 21.30 GLI SCOMPARSI DELLA RETE. Andrew O'Hagan con Carlo Annese. BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA

SABATO 8

h 11 LE METAFORE DELLE ARTI MARZIALI. Gianrico Carofiglio -  Tenda sordello

h 12.15 I MECCANISMI COMICI DELLE INDAGINI. Alicia Giménez Bartlett con Bruno Gambarotta - PALAZZO DUCALE/PIAZZA CASTELLO

h 20 LA FUNZIONE CIVILE DEL GIALLO  Antonio Manzini, Marilù Oliva e Giampaolo Simi - PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 20.45 LA SPAGNA SOSPESA IN UN ROMANZO. Eduardo Mendoza con Giancarlo De Cataldo. BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA


DOMENICA 9

h 10.15 LO STATO DELL'ERBA BLU. Chris Offutt con Giancarlo De Cataldo. OFFICINA DEL GAS


Ecco, gli eventi che più mi interessano sono questi. Poi ovviamente non parteciperò a tutti perché è davvero impossibile. Non tanto per il tempo, ma perché è talmente bello passeggiare per le vie della città nei giorni del festival e incontrare scrittori che passeggiano esattamente come te, che a volte addirittura spiace doversi fermare.
Voi ci sarete? Se sì, a quali eventi parteciperete?

sabato 5 maggio 2018

SalTo 2018: chi, cosa, quando, dove e perché

Manca ormai meno di una settimana all'inizio della XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che aprirà ufficialmente sempre negli spazi espositivi del Lingotto giovedì 10 maggio. Se quella dell’anno scorso, la prima guidata da Nicola Lagioia, è stata l’edizione dell’orgoglio dei piccoli e medi editori, dopo la spaccatura con l’AIE, quella di quest’anno è sicuramente l’edizione della verità: riuscirà Torino a confermare (e magari superare) i numeri e, soprattutto, l’entusiasmo dell’anno scorso? 

Intanto quest’anno i grandi editori sono tornati. Una scelta commerciale credo quasi obbligata per i colossi editoriali, che però ha portato a qualche problemino di spazio, con overbooking e ricerche di nuovi luoghi espositivi. Ora comunque tutto pare essere stato risolto al meglio.

Tema di quest’anno è Un giorno, tutto questo, accompagnato dal manifesto di Manuele Fior. (ok, lo confesso, di primo impatto ho pensato al "Re Leone", ma poi la sensazione è passata e trovo sia il tema sia il manifesto davvero molto belli).



Quest’anno sarò presente due giorni, sabato 12 e domenica 13, per questioni logistico-famigliari ma soprattutto di programma che, devo dire, quest’anno trovo davvero notevole.
Ecco qui gli eventi che mi interessano di quei due giorni e a cui farò di tutto per partecipare. Segno anche quelli in contemporanea, sia mai che riesca in qualche modo a essere presente in due posti allo stesso tempo.

SABATO 12
H 12 – Incontro con Alice Sebold  – Sala Azzurra
H 13 – Ciaone Salone! Incontro con Sio - Spazio Stock Bookstock Village
H 16 – Lo scrittore e il suo doppio: Fernando Aramburu dialoga con il suo traduttore Bruno Arpaia  –Sala Professionali
H 16 – Sentimento e segreto: incontro con Javier Marías – Sala Azzurra
H 17.30  – Incontro con Auður Ava Ólafsdóttir  – Sala Blu

DOMENICA 13
H 12  – Incontro con Fernando Aramburu  – Sala Azzurra
H 12.30  – La felicità in montagna - Incontro con Franco Faggiani, autore de La manutenzione dei sensi  – Spazio Autori
H 13.30  – Incontro con Eric-Emmanuel Schmitt  – Sala Azzurra
h 15.30  – Una Black Mirror letteraria - Incontro con Tristan Garcia, autore di 7  – Spazio Internazionale
h 17  – I maledetti: Goffredo Fofi legge James Joyce - I morti  – Sala Filadelfia
h 17.30  – Kaiser - Presentazione del libro di Marco Patrone – Sala Avorio
h 18.30  – Holden & Company -presentazione libro di mio marit... ehm Luca Pantarotto  – stand B38/C37 Regione Umbria


A differenza degli altri anni, non ho ancora stilato una lista di libri che vorrei acquistare. Forse perché la pila di quelli ancora da leggere mi fissa minacciosa da diversi mesi e non accenna a diminuire, ma ho deciso che cercherò di contenermi, comprando solo poche cose ma che davvero voglio e affidandomi all'ispirazione del momento.

Voi ci sarete? Quali giorni? Avete già scelto a quali incontri partecipare e quali libri comprare?  Insomma, ci vediamo lì? (Perché lo so che lo dico ogni anno, ma ogni anno si dimostra essere vero, la parte più bella in assoluto del Salone del Libro, ma delle fiere in generale, sono le persone e le chiacchiere che si scambiano in mezzo ai libri.)

mercoledì 30 agosto 2017

Festivaletteratura di Mantova, XXI edizione: come, dove, quando e perché

Tra una settimana esatta inizierà la XXI edizione del Festivaletteratura di Mantova. Da mercoledì 6 settembre fino a domenica 10, infatti, la città lombarda (famosa per l'eredità lasciata dai Gonzaga e per la torta sbrisolona) verrà invasa da scrittori italiani e internazionali, per un totale di circa 300 eventi.


Il programma di quest'anno è davvero molto ricco. Lo è tutti gli anni, in realtà, ma per questa XXI edizione per quanto mi riguarda si sono davvero superati: nomi come Elizabeth Strout, George Saunders, Chimamanda Ngozi Adichie per citare qualche straniero (ma ci sono anche Brian Turner, Harry Parker, Arturo Pérez-Reverte...) e Fabio Genovesi e Antonio Manzini per gli italiani (ma anche Marco Malvaldi, Diego De Silva...).

Per sfogliare il programma completo, con le relative spiegazioni riguardo alla prenotazione e l'acquisto dei biglietti (le prenotazioni partono oggi, 30 agosto, per i soci, e venerdì 1 settembre per i non soci) è sufficiente visitare il sito web del Festivaletteratura.

Qui, come sempre, vi riassumerò solo gli incontri che trovo interessanti e a cui farò di tutto per partecipare (ahimè, il dono dell'ubiquità che richiedo per ogni festival o fiera ancora non mi è arrivato, ma farò comunque il possibile). 

È il mio secondo anno al Festivaletteratura e rispetto alla mia prima volta (l'anno scorso) sono un po' più rilassata: ho capito come funziona il festival, ho capito che ogni tanto bisogna correre da una parte all'altra della città mentre altre basta sedersi al bar per vedere il proprio scrittore preferito, e che la bellezza di questo festival (oltre che nei nomi degli ospiti) sta nella città stessa.

Ma basta con le chiacchiere, ecco qui gli eventi che più mi interessano. Noi arriveremo quasi sicuramente il giovedì e staremo fino a domenica mattina, quindi segnalo solo gli eventi dei giorni in cui sarò presente, più quello di Chimamanda Ngozi Adichie il mercoledì, su cui siamo ancora un po' indecisi.

MERCOLEDÌ 6

h 21.15 LA PRINCIPESSA DEL MONDO LETTERARIO: Chimamanda Ngozi Adichie in dialogo con Michela Murgia - Palazzo Ducale/Piazza Castello

GIOVEDÌ  7

h 16.15 IRONICI MALINCONICI: Marco Malvaldi e Diego de Silva in dialogo con Simonetta Bitasi  - Palazzo Ducale /Piazza Castello

h 21 AL BAR DELLE STORIE: Fabio Genovesi in dialogo con Francesco Abate - Palazzo Ducale/ Basilica Palatina di Santa Barbara


VENERDÌ  8

h 10. 15 LA GUERRA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN POETA: Brian Turner con Elisabetta Bucciarelli - Chiesa di San Barnaba, Sagrestia.

h 10.30 IL LIBRO CHE HO RILETTO: Andrea Vitali in dialogo con Federico Taddia - Palazzo Castiglioni

h 15 A PROPOSITO DI GABO: Senel Paz - Teatro Bibiena

h 16 SCRIVERE È FAR PARLARE I FANTASMI: George Saunders in dialogo con Marco Malvaldi - Palazzo San Sebastiano

h 18.30 ROMA-AOSTA SOLO ANDATA: Antonio Manzini e Marco Giallini - Palazzo Ducale/Piazza Castello

h 21 OGNI ROMANZO È UNA NUOVA BATTAGLIA: Arturo Pérez-Reverte in dialogo con Francesco Abate - Palazzo San Sebastiano

h 21.15 L'AMORE SI IMPOSSESSAVA DI LEI: Artemis Cooper in dialogo con Stefania Bertola su Elizabeth Jane Howard - Convento di Santa Paola

SABATO 9

h 11 NIENT'ALTRO CHE PROIETTILI E DOLORE: Harry Parker e Brian Turner  in dialogo con Carlo Annese - Palazzo Ducale/Basilica Palatina di Santa Barbara

h 12 IL LIBRO CHE HO RILETTO: George Saunders in dialogo con Federico Taddia - Palazzo Castiglioni.

h 16.45 TRA LE BRACCIA DI JESSE: Marianne Leone in dialogo con Davide Ferrario - Convento di Santa PAola

h 18.30 L'AMICA RITROVATA: Elizabeth Strout in dialogo con Lella Costa - PAlazzo Ducale/Piazza Castello


Questi sono gli eventi che ho segnato per i tre giorni in cui sarò presente al Festival. Molto probabilmente qualcuno sparirà e qualcun altro si inserirà, ma a prima vista sono quelli che mi interessano maggiormente.
E voi ci sarete?

mercoledì 25 novembre 2015

UNA VALIGIA DI LIBRI | Le istruzioni per partire con noi

Era da un po’ di tempo che pensavo se sarebbe stato possibile in qualche modo far diventare reale quello che faccio qui sul blog. Non che qui non sia reale o che lo stare dietro uno schermo mi abbia stufata, anzi! È una manna per noi timidi, soprattutto se dotati di r moscia, poter comunicare con così tanta gente per iscritto, senza rischiare di impappinarsi o di arrossire.
Però, al tempo stesso, mi sarebbe sempre piaciuto poter conoscere anche dal vivo altri lettori e  provare a condividere con loro, davanti a un caffè o a dei biscotti, la nostra passione per i libri.
Ho espresso questo mio pensiero a Claudia di Il giro del mondo attraverso i libri. Eravamo in un bar e avevamo davanti una cioccolata, un cappuccino e una decina di libri da scambiarci.
Ben presto ci siamo rese conto che l’idea di provare per una volta ad abbandonare gli schermi del pc e organizzare qualcosa di fisico era condivisa.
Bisognava solo trovare un posto e, soprattutto, decidere che cosa organizzare.

In entrambi i casi, devo dire, è stato facile trovare una soluzione. È bastato un secondo incontro, davanti a due tazze di cioccolata calda giganti, per fissare le “regole” di questi incontri, e un salto a Caluso in una piccola e accogliente libreria arancione, la libreria Sulla parola, la cui proprietaria, Stefania, anziché cacciarmi per il mio smodato entusiasmo, si è lasciata coinvolgere e ha accettato ben volentieri di fare da terza mente, nonché da casa, per questo nostro progetto.

Il risultato? Eccolo qui:



Che cos’è?
Una valigia di libri è un ciclo di incontri per presentare libri di tutto il mondo. Ogni incontro avrà un continente come filo conduttore (a parte il primo, che sarà dedicato all'Italia) e ogni partecipante dovrà portare un libro scritto o ambientato o comunque che abbia attinenza con quel continente e presentarlo agli altri partecipanti. Io, Claudia e Stefania faremo ovviamente lo stesso.
Lo scopo è quello di far conoscere nuovi libri e nuovi autori.
Non è quindi il solito gruppo di lettura. Ci avevamo pensato, in realtà, ma nessuna di noi si trova molto a suo agio con questo genere di attività. Non ci piace leggere a tempo, né tanto meno cose che magari ci sono state imposte da altri (ed è difficile scegliere i libri giusti da far leggere a persone diverse). Quindi abbiamo pensato che ognuno potesse scegliere di volta in volta quale libro fosse il suo protagonista. 
Ovviamente, pur tenendosi in una libreria, gli incontri sono tutti a ingresso assolutamente gratuito e senza alcun obbligo d’acquisto.

Dove?
Alla Libreria Sulla parola di Stefania, a Caluso, un piccolo e ridente paesello nel Canavese in provincia di Torino. Si trova a 10 km circa da Chivasso, e quindi dall’autostrada Torino-Milano, a circa 5 km dal casello di San Giorgio dell’autostrada Torino-Aosta, e ha pure una stazione dei treni.
Eventualmente quindi si potrebbe organizzare un qualche servizio navetta (“Lettore rampante, vai a prendere quattro lettori alla stazione e portali subito qui”).

Quando
Un incontro al mese, da dicembre fino a giugno nel 2016. Gli incontri si terranno il sabato pomeriggio, alle 16, e dureranno un paio d’ore, anche a seconda della partecipazione e dei libri presentati.
Si inizia sabato 12 dicembre, con l’incontro di presentazione del progetto e si prosegue poi così:

16 gennaio 2016: Viaggio in Italia

20 febbraio 1016: Viaggio in Europa
Marzo 2016: Viaggio in Sud America
Aprile 2016: Viaggio in Asia
Maggio 2016: Viaggio in Nord America e Canada
Giugno 2016: Viaggio in Africa e Oceania

Per ora abbiamo fissato le date solo dei primi due incontri, perché ci rendiamo conto quanto possa essere complesso sapere oggi se un sabato di aprile ci siete oppure no. Man mano quindi decideremo tutti insieme le date successive.

Che cosa dovete portare?
Voi stessi e un (o più, ma senza esagerare) libro scritto da un autore o ambientato nel continente del giorno da presentare agli altri partecipanti. Non saremo poi così fiscali, quindi se trovate un collegamento tra il continente e il libro che presentate che va oltre autore o ambientazione per noi va benissimo.
Noi tre faremo lo stesso. E, già che ci siamo, magari portiamo anche la merenda.

E se siete troppo distanti e non potete venire?
Ecco, abbiamo pensato anche a questo. Sappiamo che la distanza per molti può essere un problema, e che non tutti possono riuscire a partire e venire fino in Canavese.
Abbiamo deciso allora di fare qualcosa in parallelo anche sui nostri blog. A inizio mese sia io sia Claudia annunceremo quale sarà il continente del mese e voi avrete la possibilità di presentare il vostro libro e il vostro autore. Che poi noi cercheremo di condividere anche con i partecipanti agli incontri fisici.

Qualche giorno dopo l’incontro, pubblicheremo entrambe un post di resoconto, con i suggerimenti dati dai presenti agli incontri e da voi.

Bene, direi che più o meno vi ho spiegato tutto. Se avete dubbi, curiosità o altro, potete chiedere a me direttamente qui sul blog o sulla pagina Facebook, oppure a Stefania nella pagina fb della libreria Sulla parola, o a Claudia sul suo bel Il giro del mondo attraverso i libri.

E ora, si parte!

giovedì 7 maggio 2015

Un salto al SalTo15! (vabbè...)

Manca una settimana esatta all'inizio del Salone Internazionale del Libro di Torino 2015 (per gli amici, SalTo15) e qui sul blog ancora non ve ne avevo parlato. Strano, perché sprizzo entusiasmo da tutti i pori già da un paio di settimane, addirittura da prima che uscisse il programma il 27 aprile.
Io adoro andare al Salone del Libro. Nonostante il caos, le scolaresche che prenderei a calci, il telefono che là dentro non prende mai, il caldo e la coda per andare in bagno, quando entro dentro ai padiglioni del Lingotto mi sento a casa. Perché ci sono tutti quei libri, milioni di libri. Perché in mezzo a chi gira senza meta e senza scopo, è pieno di lettori appassionati che corrono da uno stand all'altro, per conoscere un editore nuovo, per salutare uno che è già da tempo nel loro cuore, per incontrare altri appassionati e acquistare tutti quei libri che spesso non saprebbe nemmeno dove comprare. Perché in mezzo agli enormi stand dei grandi editori, ce ne sono tanti altri piccoli ma pieni di passione e amore.
Sì, insomma, io adoro andare al Salone.

Il tema di quest’anno è Italia, Salone delle Meraviglie ed è accompagnato da un’immagine ufficiale che è un tantino terrificante (a voi che l'avete realizzata... vi chiedo scusa per questo giudizio un po’ impietoso, ma dai, secondo me se la guardate bene, sembrerà terrificante anche a voi adesso), e soprattutto non dà l’idea di una rassegna che si occupa di libri. Però questa c’abbiamo e questa ci teniamo. Il programma, come ogni anno, si distribuisce sui cinque giorni di rassegna (da giovedì 14 a lunedì 18) all'interno del Salone, più una marea di eventi del Salone OFF nei quartieri di Torino e provincia. Una bella idea, quella degli appuntamenti all'esterno, che lo sarebbe ancora di più se possedessi il dono dell’ubiquità.



Ma veniamo a noi. Quest’anno, a differenza dell’anno scorso e di due anni fa, non svolgo ruoli “ufficiali” all’interno del Salone: niente interviste in radio e niente presentazioni. Belle esperienze entrambe, che rifarei immediatamente, ma che a causa di un mio stato di ansia abbastanza evidente, mi avevano un po’ distratto dal Salone vero e proprio. Quindi quest’anno sarà tutto all'insegna di incontri ed eventi, chiacchiere con editori e lettori, nonché acquisti forsennati, che si concentreranno quasi sicuramente nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato.
Spulciando il programma (altra cosa che adoro fare, anche se mi richiede un intero pomeriggio per analizzarlo bene a fondo), che rispetto ad altre volte sembra un pochino sottotono, ho trovato alcuni eventi a cui mi piacerebbe partecipare e che ora vi elenco (per ogni evento ho messo il link, così potete sapere dove, come, quando e perché):

Giovedì 14
h 10.30 - PERCHÉ IL MARE È INNAMORATO DELLA LUNA? Presentazione del libro Leonardo e la marea di Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone:  poco importa se è una lettura consigliata per i bambini dai 7 agli 11 anni, l’occasione per vedere Malvaldi, per giunta in compagnia della fantastica moglie di cui ho sempre e solo sentito parlare in tutte le sue presentazioni, vale la pena di sopportare bambini urlanti.

Poi torno a casa, che avrò già sicuramente male ai piedi e, soprattutto, finito tutti i soldi.

Venerdì 15
Sono ben sei gli appuntamenti della giornata di venerdì a cui cercherò di partecipare.
h 11 – DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI LIBRI NEI SOCIAL: un’analisi del rapporto tra libri e social network da parte di chi lo fa di mestiere (tra cui Valentina Aversano, della minimum fax)
h 12 – LO STURANGOSCIA, presentazione del libro di Davide Pedrosin e Carlo Sperduti, degli amici della Gorilla Sapiens Edizioni
h 15 – I MESTIERI DEL LIBRO.Il marketing virale: in cui si parlerà delle nuove frontiere della promozione della lettura.
h 16.30 – ZEROCALCARE DIALOGA CON GIORGIO FONTANA con Giorgio Fontana: e qui credo che non servano spiegazioni
h 18 – I MESTIERI DEL LIBRO. L'editor: – altro incontro semi-professionale, sperando che mi aiuti a capire come fare a diventare editor
h 18.30 (Salone OFF) - LORENZO MAZZONI PRESENTA QUANDO LE CHITARRE FACEVANO L'AMORE, edito dalle Edizioni Spartaco (vd mia ultima recensione) presso la Libreria Trebisonda, a San Salvario
h 21 - LASCIA STARE IL LA MAGGIORE CHE LO HA GIA' USATO BEETHOVEN presentazione del libro di Alessandro Sesto, sempre degli amici della Gorilla Sapiens Edizioni

Poi torno a casa, che avrò sicuramente fame, male ai piedi e finito di nuovo tutti i soldi

Sabato 16
h 13 – WENDELL BERRY. MANGIARE E' UN ATTO AGRICOLO: presentazione del libro di Wendell Berry a cura degli amici della casa editrice Lindau
h 15 – I MESTIERI DEL LIBRO. L’editore: un altro incontro semi-professionale in compagnia di Marco Cassini e Luca Ussia
h 17 – INTERROGATORIO A GUIDO GUERRIERI. Incontro con Gianrico Carofiglio: sebbene ultimamente mi stia un po' antipatico, non posso non andare a sentire Carofiglio che parla di quel figo di Guerrieri
h 19 – SPEED BOOK : ovvero un tot di autori hanno pochi minuti di tempo per presentare i loro libri e fare innamorare i lettori (ci vado soprattutto per conoscere Diego Barbera, autore di Ti scriverò prima del confine, degli amici della Casa Sirio)

Poi, se i piedi e la fame reggono ancora, dalle 22.30 sarò al GORILLA SAPIENS EXTREME READING, presso il Camaleonte Piola a San Salvario, un ping pong di letture tra autori e lettori

(Lunedì 18 invece andrò molto probabilmente alla biblioteca di Chivasso, per la presentazione del libro La ruga del cretino di Andrea Vitali e Massimo Picozzi)

L’elenco dei libri da acquistare è in continuo aggiornamento. Ad oggi contiene tredici libri (aspetta va che ne aggiungo un altro)… ok, quattordici, anche se poi una volta lì non so se li acquisterò davvero tutti o se verranno soppiantati da altri. Anche questo, per me, fa parte del bello di queste fiere (anche se il mio portaborse ufficiale, il buon lettore rampante, non è poi così d'accordo)

Quindi, chi volesse incontrarmi mi troverà salvo imprevisti dell’ultimo minuto, ovviamente, a spasso per gli stand e alle presentazioni sopra elencate giovedì, venerdì e sabato.  E avrò con me un segno di riconoscimento (vero che è bellissima la mia borsina?), se vi va di salutarmi a me non può che fare un immenso piacere!

SalTo15… stiamo arrivando!

lunedì 17 dicembre 2012

Workshop di editing della casa editrice minimumfax

Perdonate la latitanza degli ultimi giorni ma, come chi segue anche la pagina Facebook di questo blog sa, questo fine settimana sono andata a Roma per seguire un workshop di editing organizzato dalla casa editrice minimumfax. Era da tempo che avevo intenzione di seguire un corso in cui si spiegasse per bene in che cosa consiste il lavoro di editor e questo, seppur molto breve, un minimo di infarinatura me l'ha data.

E poi che dire di Roma? Sotto Natale è davvero magnifica! Alberi di Natale giganti ovunque, addobbi e lucine natalizie, gente che passeggia con pacchi, pacchetti e pacchettini in una via del Corso addobbata in modo semplice ma molto ad effetto. E poi, rispetto a qui, c'erano ben 15 gradi di differenza! Quando sono partita, hanno sghiacciato le ali dell'aereo con l'idrante mentre ieri sera sono salita senza giacca. Incredibile!

Ma ora parliamo un po' di questo workshop e delle cose che ho imparato e capito dell'editing, ma anche del mondo dell'editoria in generale.

Il workshop si è tenuto nella libreria Koob, una splendida libreria indipendente del quartiere Flaminio. La prima cosa che si nota entrando è l'assenza dei libri di classifica in bella vista: da qualche parte ci sono sicuramente, ma non si è sommersi da titoli e autori da supermercato ma viene dato risalto anche a libri magari meno conosciuti ma sicuramente più validi, e alle case editrici più piccole. 
Il workshop, che è iniziato venerdì pomeriggio e finito domenica pomeriggio, è stato tenuto da Christian Raimo, insegnante, scrittore, traduttore, editor che collabora con diverse case editrici e riviste letterarie ("Orwell" ad esempio, l'inserto culturale di Pubblico). E' un uomo dalla cultura smisurata ma in grado di non fartelo pesare,  grazie forse anche alla sua "romanità". 

Il primo giorno, dopo le presentazioni iniziali (eravamo un gruppo formato principalmente da donne, provenienti da diverse città d'Italia... incredibili le "differenze" linguistiche!), è stata fatta una panoramica della figura dell'editor e di quali sono i suoi compiti in una casa editrice, e soprattutto si è parlato di quale tipo di formazione dovrebbe avere. E anche in questo caso, così come succede per i traduttori editoriali, una parte fondamentale è quella della lettura: per essere un bravo editor bisogno leggere tanto e leggere tutto, anche cose che magari solitamente snobberemmo e che a prima vista magari ci sembrerebbero inutili (parlo per me, almeno): il teatro e la poesia italiana contemporanei ad esempio, o libri che offrono competenze più svariate non strettamente legate al mondo della letteratura. Perché alla fine, quando si legge, non si sa mai quali competenze ci possono servire e quindi tutto, anche la cosa più minima e insignificante, potrebbe tornare utile quando meno ce lo aspettiamo.
E' stata poi presentata un po' di storia sulla nascita e diffusione delle case editrici e della pubblicazione e di come queste si stanno a poco a poco evolvendo con l'evolversi dei mezzi di comunicazione: tutti ora possono stampare qualunque cosa in poche semplici mosse e quindi la differenza deve essere data da altro.

Il secondo giorno abbiamo invece letto e analizzato un racconto di Francesco Longo, giovane scrittore italiano, autore di "Il mare di Pietra" edito da Laterza, che ora collabora con diverse riviste letterarie, tra cui "La Lettura", inserto letterario del Corriere della Sera. Un racconto di otto pagine circa, che ci ha tenuti impegnati per un giorno intero: sono state analizzate le scelte linguistiche, la credibilità dei personaggi e della trama, le incongruenze, le parti che funzionavano e quelle che invece avrebbero dovuto essere completamente cambiate, gli errori e le cadute di stile. Insomma, un'intera giornata di discussioni, con toni anche accessi a volte, per riuscire a capire come rendere pubblicabile un racconto del genere. 
Il giorno successivo, l'autore è venuto da noi a farsi massacrare... Gli abbiamo presentato tutti i nostri dubbi e le nostre motivazioni, abbiamo cercato con lui di capire cosa poteva essere salvato e cosa no, di nuovo incontrandoci e scontrandoci su alcuni punti.
Devo dire che è stato davvero interessante, anche se, come è stato più volte fatto presente, questa è la condizione ideale, che però non sempre si verifica. Un editor non ha infatti necessariamente un rapporto così con l'autore del libro su cui sta lavorando: a volte si scontra con posizioni irremovibili, con poca voglia di cambiare o di intervenire sul testo, o semplicemente non può parlare con l'autore e quindi certi punti magari oscuri non vengono mai chiariti.

Sono stati tre giorni molto intensi e stancanti, ma anche molto interessanti. Certo, ora ho addosso un'incredibile consapevolezza della mia più totale ignoranza nel campo della letteratura. Christian Raimo ha parlato sempre e solo di letteratura alta, senza praticamente considerare il resto, e mi sono resa conto di avere delle lacune clamorose: a parte Carver, Franzen e classici come Madame Bovary o Lolita, conoscevo davvero pochi dei nomi che ha citato. Così come ignoravo l'esistenza di tantissimi siti e riviste letterarie che invece, se si vuole lavorare in questo mondo, sarebbe utile conoscere bene. Da questo punto di vista è stato sicuramente molto illuminante (a poco a poco rimedierò a tutte le mie mancanze... e vedrete probabilmente comparire qualche link nuovo nelle pagine che seguo).
E' stato poi molto bello lo scambio di opinioni, a volte con toni anche accessi sicuramente, tra quindici cervelli diversi che inevitabilmente ragionano in modo diverso. Certo, il fatto di essere un po' timida nel parlare con sconosciuti un pochino mi ha ostacolata, me ne rendo conto, ma comunque sono riuscita a dire la mia diverse volte (e vi assicuro che per me è una grande conquista).
Certo, qualcosina non ha funzionato: ad esempio i ritardi all'inizio (ma a Roma se si dice le 10 s'intende 10.30?) o le pause pranzo troppo lunghe visto il poco tempo a disposizione. 
Ma in generale direi che è stato un corso molto utile: ho conosciuto molte persone intelligenti e interessanti, e mi sono affacciata per la primissima volta in quel fantastico mondo che è l'editoria.

Ora sta a me decidere se ritornare dentro o uscire da questa finestra. (Ma considerando i progetti che la mia compagna di viaggio ed io abbiamo in mente, direi che so già quale strada prenderò).

domenica 11 novembre 2012

ESOR-DIRE 2012

Ieri sera ho fatto una cosa fighissima.
Sì, lo so, forse sarebbe meglio iniziare questo post in modo un po' più formale, ma le uniche parole che mi vengono in mente in grado di descrivere al meglio quello che ho fatto ieri sera sono proprio queste (che poi sono esattamente le stesse che ho pronunciato ieri, a manifestazione conclusa).
Ieri sera, dicevo, sono andata al Circolo dei Lettori di Torino (posto in cui, sebbene abbia frequentato l'Università per 5 anni lì a pochi passi, non ero mai entrata in vita mia) per assistere al "Torneo Letterario", che, insieme a "Prove d'autore", compone l'evento "Esor-dire". 


Giunta quest'anno alla sua VII edizione, "Esor-dire" è una manifestazione ideata dalla Scuola Holden di Torino, dedicata alle scritture esordienti, che quest'anno si è tenuta nei giorno 10 e 11 Novembre.
La manifestazione, come detto prima, si divide in due momenti. Il primo sono  le "Prove d'autore", durante le quali un gruppo di sei aspiranti scrittori, scelti tra tutti quelli che hanno inviato le proprie opere per partecipare al concorso, si è confrontato con un gruppo di editor di case editrici grandi e piccole, che ha valutato i lavori presentati, fornendo consigli e spunti di miglioramento. 

L'altra parte della manifestazione, che è poi quella a cui ho assistito io ieri sera, è  il Torneo Letterario: le case editrici hanno presentato alla scuola Holden i libri che alcuni autori emergenti, tutti sotto i quarant'anni, hanno pubblicato negli ultimi 12 mesi. Ne sono stati selezionati sei, a cui si è poi aggiunto il vincitore de ilmioesordio, concorso lanciato sul sito di autopubblicazione ilmiolibro.it, che si sono sfidati a colpi di racconto. Ad ogni autore è stato infatti chiesto di scrivere un racconto appositamente per l'evento, e di leggerlo davanti al pubblico presente all'evento (un pubblico abbastanza folto, devo dire). Le loro opere sono state valutate sia da una giuria di qualità, formata da editor ed esperti del settore, e poi anche da un altro giudice, forse ancor più spietato, ovvero il pubblico stesso, che ha potuto esprimere sul momento la sua preferenza grazie ad un'apposita cartolina:


Alla fine della serata, presentata dal conduttore radiofonico Matteo Caccia, sono stati incoronati due vincitori, uno deciso dalla giuria di qualità e uno deciso dal pubblico.
Gli emergenti che si sono sfidati quest'anno sono:

Maria Paola Colombo, che ha pubblicato per Mondadori il libro "Il negativo dell'amore"
Gianfranco Di Fiore, che scritto "La notte dei petali bianchi", uscito per Laurana Editore
Marco Porru, che ha pubblicato "L'eredità dei corpi" per Nutrimenti
Daniela Ranieri, che con Ponte alle grazie ha pubblicato "Tutto cospira a tacere di noi"
Gabriele Santoni, autore di "Aut Aut", uscito per la casa editrice Perrone Editore 
Paola Soriga, che con Einaudi Stilelibero ha pubblicato "Dove Finisce Roma"
Loredana De Vitis, che si è autopubblicata con ilmiolibro.it il romanzo "Tanto già lo sapevo"

Di questi autori, io conoscevo solo Gabriele Santoni, sia perché ho letto e recensito qui il suo libro poco tempo dopo la sua uscita, sia perché segue e partecipa spesso alla pagina Facebook del blog, e devo ammettere che anche gli altri si sono rivelati una piacevole scoperta. 
Dei racconti, tutti scritti molti bene e molto curati a livello stilistico e di linguaggio, i miei preferiti sono stati quello di Gabriele Santoni appunto("Fotosintesi di un amore"), quello di Gianfranco di Fiore ("Vinavil") e quello di Loredana De Vitis ("Sono io che ho visto male"). Non dico che gli altri non fossero belli, anzi! Ma questi tre sono quelli che, vuoi per la trama, vuoi per lo stile (soprattutto quello della De Vitis) mi hanno colpito e incuriosito di più.
(Purtroppo non riesco a trovare il titolo di tutti i racconti, sul sito della scuola Holden per il momento non c'è e io riesco a ricordamene solo un paio.)

Come vi dicevo, alla fine della serata sono stati assegnati due premi.

Quello del pubblico è andato a:
Marco Porru 

Quello della giuria di qualità è andato a:
Gabriele Santoni 

Tra una lettura e l'altra (in realtà avrebbe dovuto essere durante, ma problemi acustici non lo hanno reso possibile) il trombettista Ramon Moro ha fatto scoprire al pubblico alcune delle sue particolari ma bellissime composizioni.

Per me è stata davvero una serata stupenda. E' stato incredibile vedere questi giovani autori sfidarsi con l'arma più potente che hanno, ovvero la loro scrittura,  a cui hanno dato voce (anche se devo ammettere che forse alcuni racconti letti ad alta voce hanno reso meno di quello che avrebbero potuto se letti invece che ascoltati).
E' stato bello condividere, seppur solo come pubblico, la loro ansia e la loro emozione.
A questo si è aggiunto il bellissimo contesto del Circolo dei Lettori di Torino ("il posto più torinese di Torino", secondo il milanesissimo presentatore), un posto davvero magnifico in cui libri e lettura hanno il potere assoluto

Davvero una bella serata!

domenica 13 maggio 2012

Salone del Libro di Torino 2012

E' raro che io scriva un post su questo blog che non sia una recensione di un libro che ho letto. Questa volta però concedetemi di fare un'eccezione, ancor più che, come si desume dal titolo, rimango in ambito letterario.
E' che ieri mi è successa una cosa bellissima. Cioè, già l'andare al Salone del Libro per me è una cosa bellissima. Starei lì dentro per ore, a girare tra quell'infinità di libri, a curiosare nelle sale alla ricerca di convegni e di presentazioni di autori che mi interessano.
Ieri però avevo un obiettivo preciso. Volevo assolutamente riuscire a farmi fare un autografo con dedica da Mario Calabresi. 
Se avete seguito questo blog vi sarete già sicuramente accorte e accorti di quanto io ami il direttore della Stampa. Un amore ovviamente legato al suo modo di scrivere e di raccontare e alla voglia di vivere e reagire che trasmette con le sue parole
E con fierezza ed emozione vi dico che ci sono riuscita!

Ma la scena merita di essere raccontata. 
Sapevo che nell'arco del pomeriggio Mario Calabresi avrebbe presenziato a tre conferenze/ presentazioni diverse e quindi ho portato con me il libro (evabbè, io vado al Salone del Libro e mi porto il libro da casa, problemi?). Il mio ragazzo e io siamo entrati al salone verso le 15.15 e la prima di queste conferenze sarebbe iniziata alle 15.30... ovviamente nel padiglione opposto a quello in cui siamo entrati (non so se avete presente com'è disposto il salone... tre padiglioni, più piccoli i due laterali, immenso quello in mezzo).
 Ma abbiamo deciso di provare ad arrivare lo stesso.
Attraversiamo quasi di corsa tutto il salone e la fiumana di gente che ovviamente girava tranquilla (e ne approfitto per chiedere scusa a Demetrio, autore di "Fallo" per il saluto decisamente frettosolo che gli ho riservato) e arriviamo verso le 15.25 nella sala in cui si sarebbe tenuta la prima presentazione. La porta d'ingresso laterale era piena di persone, che stavano aspettando di sedersi per seguire la presentazione. Con il mio ragazzo decidiamo di andare davanti all'altro ingresso, che in quanto leggermente più nascosto era occupato da molta meno gente. 
O la va o la spacca. Se Mario Calabresi entra di lì vuol dire che è destino che io riesca a vederlo. Se entra dall'altra parte è destino il contrario.
Un pochino agitata, chiacchiero con il mio ragazzo per ingannare l'attesa, mi giro per fargli una linguaccia e dopo nemmeno 15 secondi mi ritrovo a fianco quest'uomo altissimo. "Oddio, è lui!"
Io lo guardo, lui mi guarda e sorride. Tiro fuori il libro e la penna.

"Scusi, mi farebbe un autografo per favore?"
"Certo! Aspetta che cerco la penna"
"Tenga, se vuole io ce l'ho già pronta"
"No, no grazie, ho la mia... a chi devo dedicarlo?"
"A Elisa... Grazie mille!"
"Ma figurati! Ecco qua... Senti ma sai per caso che conferenza c'è qui ora?"
"Ehm, sì... c'è lei che presenta il libro su Grom"
"Ah ok, bene, allora sono nel posto giusto"

Lui entra dentro la sala, io corro fuori emozionatissima. Mi ci è voluta una mezz'ora buona prima di smettere di tremare.
Ma guardate qua che bella:

 Grazie Mario Calabresi!

Oltre a lui abbiamo visto Serena Dandini, il cantante dei La Crus, Almudena Grandes e probabilmente molti altri che non sempre si riescono ad identificare (no, a sentire Fabio Volo non ci sono andata, tranquilli). Unico grande rimpianto, non essere riuscita a vedere Roberto Saviano...

Ah per la cronaca, siamo usciti dal salone con questi libri qui:


Concludo ringraziando ancora una volta Marco, il "lettore rampante", per avermi accompagnato al Salone e per avermi aiutato in questa operazione di stalking. Non so se ci sarei riuscita senza di lui.

Se avete l'occasione, andate al Salone del Libro, perché merita davvero!