Visualizzazione post con etichetta Speciale Natale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Speciale Natale. Mostra tutti i post

lunedì 7 dicembre 2015

Piccolo vademecum per regalare libri a Natale

Natale si avvicina! Domani è l’8 dicembre e finalmente quasi tutti faranno l’albero di Natale, e smetteranno di rompermi le scatole per averlo fatto con tre settimane di anticipo.

Oltre alle lucine e alle carole natalizie, inizia anche la corsa ai regali. Io parto sempre per tempo, odio ridurmi all'ultimo giorno a cercare che cosa comprare. Qualcosa mi manca ancora da acquistare, per carità, ma ho tutto sotto controllo, so già dove, come e quando andare a comprarlo.

Pare che quest’anno tra le cose più regalate in Italia ci saranno i libri. Bello, bravi, finalmente una buona notizia per l’editoria italiana. Gente che non ci ha mai messo piede, entrerà in libreria e uscirà con un libro.
Ma siamo proprio così sicuri che regalare un libro sia una cosa facile?
Per quanto mi riguarda, assolutamente no. Devi conoscere bene i gusti dell’altra persona, oltre ad avere ben chiaro che cosa abbia già letto e cosa no. Devi conoscerne anche le manie, ché magari un determinato libro non l’ha letto di proposti, perché, che so, non gli piace l’editore che l’ha pubblicato, non gli piace la copertina o qualcosa, per qualche motivo, non ispira. Insomma, le discriminanti sono tante e tutte andrebbero tenute in considerazione.
Non per niente io specifico sempre a chi me lo chiede quali libri mi piacerebbe ricevere e chiedo sempre una wish list alle persone a cui io ho in mente di regalarne.  Ti togli la sorpresa? Beh, sì. Ma volete mettere la sicurezza di regalare qualcosa che davvero piace e soprattutto la possibilità di dire, nel caso in cui il libro poi si riveli brutto per chi lo legge, “beh, te lo sei scelto tu”.

Dal momento che non voglio scoraggiare nessuno e davvero mi piacerebbe che i libri fossero il regalo di Natale più gettonato quest’anno, ho stilato un piccolo e personalissimo vademecum. Che magari non vi servirà a niente, ma magari invece vi farà riflettere un secondo in più prima di effettuare un acquisto.



  1. Se non siete lettori e non aprite mai un libro durante l’anno, non regalate un libro. Soprattutto a qualcuno che invece lettore è. Capisco che l’idea vi sembrerà geniale, perché “hey, a quello piacciono i libri!”, però il rischio di sbagliare è davvero alto.
  2. Se invece siete lettori e volete regalare un libro a un non lettore, state comunque mooolto attenti. A volte i nostri gusti e il nostro smisurato entusiasmo superano il nostro buon senso e ci ritroviamo a regalare libri che per un non lettore sono troppo difficili (non che il non lettore sia scemo, e ci mancherebbe altro! Però magari non è allenato alla varietà di stili e di generi e se gli regalate un Saramago senza punteggiatura andrà un pochino in crisi…). Pensate quindi a un libro che possa piacere a tutti, che sia scorrevole e che abbia qualcosa che possa attirare la persona a cui lo regalate. Se uno non è abituato a leggere, è difficile che si metta a farlo proprio a Natale, soprattutto se regalate un libro un po’ troppo particolare.
  3. Consultatevi con il destinatario del regalo, non proprio in modo diretto se amate le sorprese, apertamente e senza ritegno se invece preferite la sicurezza di un regalo azzeccato al trovarvi di fronte una sorpresa mista a sconforto (le parole si controllano, ma la faccia, quando si apre un regalo, è molto più difficile da gestire).
  4. Consultatevi anche con il libraio o la libraia dove acquisterete il libro. Solitamente, e soprattutto se sono librerie indipendenti, ma anche in molte di catena, sono anche loro lettori e hanno più o meno in mente che cosa potrebbe piacere e a chi.
  5. Nel dubbio, non comprate il libro del personaggio televisivo o del Fabio Volo/Bruno Vespa/ect etc... del momento, a meno che non siate davvero sicuri che al destinatario quel personaggio piaccia o possa fregare qualcosa di come quel tizio è arrivato dove è arrivato.
  6. Tenete conto dei vostri gusti, ma soprattutto di quelli del destinatario. Lo so che la tentazione di dire “beh, compro un libro che piace a me, così al massimo me lo leggo io” è molto forte, però non è nemmeno tanto giusto partire con questo presupposto. Comprate un libro che possa piacere soprattutto all’altro e poi magari anche a voi. Tanto un'idea dei suoi gusti la dovreste avere, se state pensando di fargli un regalo che non sia la solita candela o il solito docciaschiuma tappabuchi. Quindi dovreste sapere che cosa può piacergli e cosa no.
  7. I buoni regalo sono forse un po’ impersonali ma, se siete proprio nel panico, vi possono salvare la vita.
  8. Tenetevi buoni i fratelli, le sorelle, le mamme, i parenti, gli amici della persona a cui volete fare il regalo. Un piccolo consulto con loro prima dell’acquisto non può che far bene.
  9. Consultate internet. Ci sono un sacco di siti di recensioni (*messaggio autopromozionale*: tipo il mio! *fine del messaggio autopromozionale*) e un sacco di riviste e giornali che parlano di libri e che potrebbero darvi una  qualche indicazione su un libro o su un altro. Magari non riuscirete comunque ad azzeccare il libro giusto, ma almeno ci avete provato.
  10. Non lasciatevi abbindolare da fascette, copertine ammiccanti e frasi come “il caso editoriale dell’anno che ha scalato le classifiche di tutto il mondo”. A volte hanno un senso, la maggior parte delle volte sono solo frasi di marketing.
  11. In ogni caso, state tranquilli. Nessuna amicizia è mai finita per un regalo sbagliato, libro o non libro. Acquistate qualcosa che faccia felice voi e che faccia felice la persona a cui volete regalarlo. Alla peggio tra qualche anno vi prendere in giro a vicenda “per quella volta in cui mi hai regalato un libro di…". Alla meglio, gli avrete regalato un libro che ha cambiato la sua vita.


mercoledì 17 dicembre 2014

Due titoli, un solo libro: ma perché? #102 Speciale Natale

Considerando che questa potrebbe essere l'ultima puntata della rubrica di confronto tra titoli prima di Natale (che mercoledì prossimo è la Vigilia e non so se avrà tempo di scriverla), ho deciso di dedicarla proprio a questa ricorrenza. Che in questo periodo alcune case editrici danno il meglio di loro, tirando fuori romanzi ad hoc (o non proprio ad hoc, ma cambiando il titolo per farli diventare tali) per chi vuole immergersi nello spirito natalizio ma rabbrividisce a sentir parlare del Canto di Natale di Dickens.

Ne ho selezionati quattro, tutti usciti di recente, ma sicuramente ce ne sono anche molti altri (ma il mio amore per il Natale sarebbe scemato improvvisamente se avessi fatto una ricerca più lunga di questa).
Il primo è Eine wundersame Wehnachtsreise di Corina Bomann, tradotto in italiano da Sara Congregati per la casa editrice Giunti e uscito con il titolo Un sogno tra i fiocchi di neve


Letteralmente il titolo originale si potrebbe tradurre con Un meraviglioso viaggio di Natale. Difficile capire perché sia stato cambiato, in quanto perfettamente traducibile e, soprattutto, in tema natalizio. Forse la neve fa più effetto, non lo so.

Il secondo libro è Calling Mrs Christmas di Carole Matthews, tradotto in italiano da C. Serretta per la casa editrice Newton Compton, che gli ha dato il titolo Appuntamento sotto l'albero



 Letteralmente l'originale si potrebbe tradurre con Chiamando la sig.ra Natale (ok, è terribile, forse avrei lasciato Mrs. Christmas anche in un'ipotetica traduzione italiana, ma parlando di traduzioni letterali bisogna andare fino in fondo). Sicuramente in italiano il titolo andava cambiato. Da valutare se il cambiamento avrebbe dovuto essere necessariamente così drastico da diventare Appuntamento sotto l'albero (per non parlare della triste copertina con l'albero di natale fatto di scarpe e vestiti, completamente diversa rispetto all'originale)

Rimaniamo in casa Newton Compton con Christmas at Claridge's di Karen Swan, tradotto da L. Faspi e reso in italiano con Natale a Londra con Amore.

Il titolo italiano sembra quello di un cinepanettone. Lo trovo molto brutto, oltre che poco scorrevole (non so voi, io arrivo a Londra e mi incaglio, come se la parte "con amore" non ci volesse proprio rientrare). Letteralmente l'originale si tradurrebbe con Natale al Claridge, che è il lussuoso hotel londinese in cui lavora la protagonista. Capisco che Natale in hotel o Natale in albergo avrebbero forse amplificato ancor di più l'effetto "titolo da film demenziale di Natale", però si poteva sicuramente pensare a qualcosa di meglio, se proprio non si poteva tradurre letteralmente.

L'ultimo libro di questo Speciale Natale è Sleigh Bells in the snow di Sarah Morgan, pubblicato in Italia dalla casa editrice Harlequin Mondadori con la traduzione di Roberta Marasco e il titolo Mentre fuori nevica

Il titolo originale, traducibile letteralmente con Campane della slitta nella neve,  fa riferimento a una strofa della celebre canzone White Christmas, scritta da Irving Berling nel 1943:

I'm dreaming of a white Christmas 
Just like the ones I used to know 
Where the treetops glisten 
And children listen 
To hear sleigh bells in the snow.

La traduzione letterale del titolo, effettivamente, non avrebbe avuto poi molto senso. Si poteva forse valutare la sostituzione con una canzone natalizia italiana (anche se al momento non me ne vengono in mente), ma anche in questo caso sarebbe stato un po' rischioso. Condivido abbastanza il titolo scelto dalla casa editrice, che lascia il riferimento alla neve. E per una volta, anche la copertina italiana si rivela migliore dell'originale.

Bene, mi fermo qui, che per quanto io ami il Natale, a leggere sti titoli mi è quasi venuta la nausea. Buon natale a tutti!