Inizialmente la tentazione è stata di scrivere come commento semplicemente un: "vedi qualche recensione precedente", visto che più o meno si confermano le stesse impressioni già dette in precedenza. Maigret come investigatore non mi convince molto, perché non investiga, non deduce (o meglio, deduce ma non lo dice al lettore) e si sofferma su particolari che sembrano rilevanti e invece non lo sono (un tentativo di depistaggio, forse?). Non amo i suoi modi burberi, né il suo modo di gestire i casi e i sospettati. Però questo romanzo ha effettivamente qualcosina in più del giallo, rispetto al precedente che ho letto. Riesce a insinuarti il dubbio e i sospetti, a farti immaginare trame e intrighi... fino al finale, forse un pochino scontato ma l'unico possibile...
Insomma, un giallo che va bene da leggere in spiaggia o sul treno o svaccati sul divano, per passare il tempo senza impegnare troppo la mente.
Diciamo che se non avete mai letto un giallo in vita vostra (non ci credo, dai!), non iniziate con quelli di Simenon...
Nota alla traduzione: è di nuovo una traduzione Adelphi...