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lunedì 18 giugno 2018

AVVISO AI NAVIGANTI - Annie Proulx

Prese l'abitudine di passeggiare avanti e indietro nella roulotte chiedendosi ad alta voce: «Chissà? Chissà?» Lo ripeteva in continuazione. Perché nessuno sapeva. Ciò che intendeva dire era: tutto può accadere.
Una moneta che gira su se stessa, in equilibrio sul bordo, può cadere da qualsiasi parte.



Annie Proulx è conosciuta ai più come l’autrice del racconto da cui Ang Lee ha tratto il film I segreti di Brokeback Mountain. Io però non lo sapevo, quando ho letto per la prima volta un’opera di questa autrice: due anni fa, quando mi hanno prestato (con quella frase “secondo me questo potrebbe piacerti”, che per me vale più di qualsiasi spiegazione) Ho sempre amatoquesto posto, una raccolta di racconti ambientata nel Wyoming. Una raccolta di storie che ho amato tantissimo, che mi ha portato in mezzo a montagne e terre desolate, tra ranch e cowboy.
A maggio di quest’anno minimum fax ha ripubblicato Avviso ai naviganti, romanzo con cui Annie Proulx ha vinto sia il National Book Award sia il premio Pulitzer. E io, molto curiosa di leggere qualcos'altro di questa autrice, mi ci sono subito buttata.

Protagonista è Quoyle, un uomo che vive nei sobborghi di New York con una moglie che lo tradisce sempre e due figlie piccole. Sbarca il lunario facendo il giornalista per un quotidiano locale, da cui viene licenziato e riassunto a intervalli regolari. Nel giro di qualche mese la sua vita cambia completamente: i suoi genitori muoiono e la moglie, di cui lui è follemente innamorato e giustifica in ogni sua azione, se ne va con un altro uomo portandosi dietro le due figlie, non certo per istinto materno. Quoyle riesce a recuperarle e decide, con un atto di coraggio che fino a quel momento non è mai stato suo, di andarsene e seguire una sua zia nel Terranova, per andare a vivere nella vecchia casa di famiglia a picco su una scogliera. Il Terranova è un posto freddo in cui nevica spesso, da cui la gente di solito se ne va per non tornare più e quella che resta lo fa solo perché ancora non ha trovato i soldi o il tempo di andarsene. Quoyle troverà un impiego in un altro giornale locale, che pubblica per lo più notizie marittime e foto di gravi incidenti stradali. In questo luogo sperduto, dove la natura ha la ragione su tutto e tradizioni e superstizioni si tramandano da generazioni, Quoyle sembra trovare la sua pace e riprendere finalmente in mano quella vita che gli è sempre sfuggita.
Be', se non altro quella vita l'aveva temprata. Era riuscita a navigare da sola lungo coste impervie, aveva ricucito le proprie vele lacerate, aveva sostituito i ferri vecchi e consumati con un'attrezzatura nuova e resistente. Si era fatta strada in un labirinto di scogli e secche, e aveva preso il largo. Ci era riuscita. Continuava a riuscirci, un giorno dopo l'altro.
Non stupisce che Avviso ai naviganti abbia vinto sia il Pulitzer sia il National Book Award perché è un gran bel romanzo. Quoyle è un personaggio a cui inevitabilmente ci si affeziona; a cui si vorrebbe dare uno scossone, dirgli che si merita di più, che deve trovare il coraggio di prendere in mano la sua vita e smetterla di farsi trasportare dagli eventi e per cui, quando finalmente capisce da solo tutte queste cose, non si può che tifare. Le sue sembrano sempre scelte folli: sposare una donna che chiaramente non lo vuole e continuare nonostante tutto ad amarla; seguire una zia mai vista prima e trasferirsi in un posto da cui la gente di solito fugge; sistemare una casa che sembra poter crollare da un momento all’altro; prendersi cura di due figlie da solo senza avere idea di come fare. Eppure, tutte queste follie a poco a poco trovano un loro senso e smettono di esserlo.
Perché se un uccellino dal collo spezzato era riuscito a volare via, allora cos'altro era possibile? Forse che l'acqua fosse più antica della luce, che i diamanti si sciogliessero nel sangue di capra caldo,  che le cime delle montagne emettessero vampate di fuoco gelido, che le foreste spuntassero in mezzo all'oceano. E che un granchio venisse catturato con l'ombra di una mano, che il vento restasse imprigionato in una cordicella annodata, e che l'amore arrivasse senza dolore e senza sofferenza.
Temo, però, di aver letto Avviso ai naviganti nel momento sbagliato: troppe cose per la testa e troppo caldo per leggere un libro così intenso, così pieno. Ci ho messo tanto tempo a finirlo, a volte perdendomi in mezzo alle descrizioni sulla pesca e sulle navi (che sono parte fondamentale del libro, tant'è che ogni capitolo si apre con la descrizione di un "nodo" che poi verrà sviluppato) e, mentre lo leggevo, già mi rendevo già conto di non riuscire ad apprezzarlo come invece si meriterebbe. È un libro a cui bisogna dedicare tutta la propria attenzione, per non perdersi i dettagli all'apparenza banali ma sempre importanti che l'autrice ha inserito per caratterizzare i personaggi e la loro evoluzione. 
Se si riesce a farlo, se ci si abbandona all'acqua e al vento, si navigherà in questo libro senza perdercisi e si leggerà qualcosa di davvero bello.


Titolo: Avviso ai naviganti
Autore: Annie Proulx
Traduttore: Edmonda Bruscella
Pagine: 470
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: minimum fax
Prezzo di copertina: 17€
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formato cartaceo: Avviso ai naviganti
formato ebook: Avviso ai naviganti