Prese l'abitudine di passeggiare avanti e indietro nella roulotte chiedendosi ad alta voce: «Chissà? Chissà?» Lo ripeteva in continuazione. Perché nessuno sapeva. Ciò che intendeva dire era: tutto può accadere.
Una moneta che gira su se stessa, in equilibrio sul bordo, può cadere da qualsiasi parte.
Annie Proulx è conosciuta ai più come l’autrice del racconto
da cui Ang Lee ha tratto il film I segreti di Brokeback Mountain. Io però non
lo sapevo, quando ho letto per la prima volta un’opera di questa autrice: due
anni fa, quando mi hanno prestato (con quella frase “secondo me questo potrebbe
piacerti”, che per me vale più di qualsiasi spiegazione) Ho sempre amatoquesto posto, una raccolta di racconti ambientata nel Wyoming. Una raccolta di
storie che ho amato tantissimo, che mi ha portato in mezzo a montagne e terre
desolate, tra ranch e cowboy.
A maggio di quest’anno minimum fax ha ripubblicato Avviso
ai naviganti, romanzo con cui Annie Proulx ha vinto sia il National Book Award
sia il premio Pulitzer. E io, molto curiosa di leggere qualcos'altro di questa
autrice, mi ci sono subito buttata.
Protagonista è Quoyle, un uomo che vive nei sobborghi di New
York con una moglie che lo tradisce sempre e due figlie piccole. Sbarca il
lunario facendo il giornalista per un quotidiano locale, da cui viene
licenziato e riassunto a intervalli regolari. Nel giro di qualche mese la sua
vita cambia completamente: i suoi genitori muoiono e la moglie, di cui lui è
follemente innamorato e giustifica in ogni sua azione, se ne va con un altro
uomo portandosi dietro le due figlie, non certo per istinto materno. Quoyle
riesce a recuperarle e decide, con un atto di coraggio che fino a quel momento
non è mai stato suo, di andarsene e seguire una sua zia nel Terranova, per
andare a vivere nella vecchia casa di famiglia a picco su una scogliera. Il
Terranova è un posto freddo in cui nevica spesso, da cui la gente di solito se
ne va per non tornare più e quella che resta lo fa solo perché ancora non ha
trovato i soldi o il tempo di andarsene. Quoyle troverà un impiego in un altro
giornale locale, che pubblica per lo più notizie marittime e foto di gravi
incidenti stradali. In questo luogo sperduto, dove la natura ha la ragione su
tutto e tradizioni e superstizioni si tramandano da generazioni, Quoyle sembra trovare
la sua pace e riprendere finalmente in mano quella vita che gli è sempre
sfuggita.
Be', se non altro quella vita l'aveva temprata. Era riuscita a navigare da sola lungo coste impervie, aveva ricucito le proprie vele lacerate, aveva sostituito i ferri vecchi e consumati con un'attrezzatura nuova e resistente. Si era fatta strada in un labirinto di scogli e secche, e aveva preso il largo. Ci era riuscita. Continuava a riuscirci, un giorno dopo l'altro.
Non stupisce che Avviso ai naviganti abbia vinto sia il
Pulitzer sia il National Book Award perché è un gran bel romanzo. Quoyle è un
personaggio a cui inevitabilmente ci si affeziona; a cui si vorrebbe dare uno
scossone, dirgli che si merita di più, che deve trovare il coraggio di prendere
in mano la sua vita e smetterla di farsi trasportare dagli eventi e per cui,
quando finalmente capisce da solo tutte queste cose, non si può che tifare. Le
sue sembrano sempre scelte folli: sposare una donna che chiaramente non lo
vuole e continuare nonostante tutto ad amarla; seguire una zia mai vista prima
e trasferirsi in un posto da cui la gente di solito fugge; sistemare una casa
che sembra poter crollare da un momento all’altro; prendersi cura di due figlie
da solo senza avere idea di come fare. Eppure, tutte queste follie a poco a
poco trovano un loro senso e smettono di esserlo.
Perché se un uccellino dal collo spezzato era riuscito a volare via, allora cos'altro era possibile? Forse che l'acqua fosse più antica della luce, che i diamanti si sciogliessero nel sangue di capra caldo, che le cime delle montagne emettessero vampate di fuoco gelido, che le foreste spuntassero in mezzo all'oceano. E che un granchio venisse catturato con l'ombra di una mano, che il vento restasse imprigionato in una cordicella annodata, e che l'amore arrivasse senza dolore e senza sofferenza.
Temo, però, di aver letto Avviso ai naviganti nel momento
sbagliato: troppe cose per la testa e troppo caldo per leggere un libro così
intenso, così pieno. Ci ho messo tanto tempo a finirlo, a volte perdendomi in mezzo alle descrizioni sulla pesca e sulle navi (che sono parte fondamentale del libro, tant'è che ogni capitolo si apre con la descrizione di un "nodo" che poi verrà sviluppato) e, mentre lo leggevo, già mi
rendevo già conto di non riuscire ad apprezzarlo come invece si meriterebbe. È un libro a cui bisogna dedicare tutta la propria attenzione, per non perdersi i dettagli all'apparenza banali ma sempre importanti che l'autrice ha inserito per caratterizzare i personaggi e la loro evoluzione.
Se si riesce a farlo, se ci si abbandona all'acqua e al vento, si navigherà in questo libro senza perdercisi e si leggerà qualcosa di davvero bello.
Autore: Annie Proulx
Traduttore: Edmonda Bruscella
Pagine: 470
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: minimum fax
Prezzo di copertina: 17€
Acquista su amazon:
formato cartaceo: Avviso ai naviganti
formato ebook: Avviso ai naviganti