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mercoledì 21 novembre 2012

DUE TITOLI, UN SOLO LIBRO: ma perché? #10

Ed eccoci arrivati alla puntata di questa settimana della rubrica sulla traduzione dei titoli (che noto con estremo piacere stare riscuotendo un certo successo). Sono stata indecisa fino all'ultimo sul protagonista di quest'oggi ma alla fine ho deciso di fare una puntata "monografica" su un unico autore, di cui ho letto tutti i romanzi e che amo tantissimo.

Mi riferisco a Brendan O'Carrol, scrittore, sceneggiatore e commediografo irlandese che deve la sua fama in Italia alla strepitosa saga di libri che ha come protagonista la mitica Agnes Browne, da cui è stato poi tratto anche un film.
Ho letto questi romanzi qualche tempo fa, contagiata dall'entusiasmo di una mia amica che me li ha passati tutti: quattro sono quelli che compongono la saga della donna, a cui se ne aggiunge un quinto che però non ha nulla a che vedere con Agnes Browne (e che ovviamente, viste le aspettative, è stata un po' una delusione).
In Italia tutti i romanzi sono editi dalla casa editrice Neri Pozza. Vediamo cosa succede con i titoli.

Il primo romanzo ad essere uscito è stato "The Mammy" ovvero "Agnes Browne Mamma":

Uscito in lingua originale nel 1999, ci sono voluti quasi dieci anni perché arrivasse anche in Italia, nel 2008, con la traduzione di Gaja Cenciarelli. La prima cosa che si nota è che la copertina italiana viene mantenuta uguale a quella originale, una scelta che non cambierà nemmeno con i romanzi successivi. Per quanto riguarda il titolo, l'originale si riferisce al modo in cui in Irlanda viene chiamata la mamma (una variazione dell'inglese "mum"). La scelta italiana di aggiungere il nome della protagonista davanti alla parola "mamma" è a mio avviso una scelta sensata e completamente giustificabile: usare la semplice traduzione letterale, che avrebbe anche perso il riferimento culturale all'Irlanda, non sarebbe stata efficace per descrivere il libro.

L'episodio successivo è "The Chisellers" ovvero "I marmocchi di Agnes":
Uscito in lingua originale nel 2000 e in italiano nel 2008, sempre con la traduzione di Gaja Cenciarelli, anche in questo caso si nota subito l'utilizzo della stessa foto, solo con colori in evidenza, per la copertina. Il titolo originale è un'altra espressione colloquiale tipica irlandese utilizzata per indicare i bambini. La scelta italiana è a mio avviso nuovamente azzeccata: anziché utilizzare l'espressione comune "bambini" si sceglie una parola un po' più colloquiale, seguita dal complemento di specificazione che fa si che il libro sia immediatamente ricollegato alla saga di Agnes Browne.

Poi i bambini crescono e la saga continua con "The Granny" ovvero "Agnes Browne Nonna"

Il libro in lingua originale è uscito a pochi mesi di distanza dal suo precedente, sempre nel 2000, mentre in Italiano è uscito un anno dopo, nel 2009, sempre con la stessa traduttrice e la stessa copertina. Per il titolo si è seguita la stessa logica del primo della serie: un semplice "La nonna" probabilmente non avrebbe avuto molto significato per il lettore e quindi si è aggiunto il nome della protagonista, proprio come era già successo con "Agnes Browne mamma".

L'ultimo libro della serie è "The Young Wam" ovvero "Agnes Browne Ragazza"

Sebbene sia uscito qualche anno dopo rispetto agli altri tre della serie, nel 2004 in lingua originale e nel 2009  in italiano con la traduzione questa volta di Massimiliano Morini, "The Young Wam" è in realtà una sorta di prequel, che racconta le vicende di Agnes prima che si sposasse. "Wan" è il termine colloquiale irlandese utilizzato per indicare una ragazza e la versione italiana segue nuovamente la logica dei precedenti con una traduzione letterale a cui aggiunge il nome della protagonista .

Qualche anno dopo è uscito in Italia un nuovo romanzo di Brendan O'Carrol che però non ha nulla a che fare con Agnes Browne e la sua storia. Le aspettative ovviamente erano altissime e hanno probabilmente penalizzato il  libro di fronte ai lettori che tanto avevano amato la saga precedente.
Il romanzo si intitola "Sparrow's Trap" ovvero "Birra e Cazzotti"
Questo romanzo era uscito in realtà in lingua inglese già nel 1997, quindi prima della saga di Agnes, con il titolo "Sparrow's Trap".  E' poi uscita una nuova edizione, nel 2011, con il nuovo titolo "The Scrapper" e con la copertina uguale alla versione italiana. Non è ben chiaro perché sia avvenuto questo cambiamento, anche se mi permetto di ipotizzare che potrebbe essere dovuto alla volontà di dare comunque un po' di continuità alla linea di titoli e copertine scelta per la saga di Agnes Browne. Il titolo "Sparrow's trap" , letteralmente "la trappola di Sparrow", si riferisce al nome del protagonista, che da un passato di promessa del pugilato, si ritrova anni dopo a vivere una vita frustrata e insoddisfacente, in mezzo a persone che non riescono a superare la sua disfatta di tanti anni prima. "The Scrapper" invece potrebbe essere tradotto letteralmente con il "combattente". Nella versione italiana, "Birra e Cazzotti" si nota subito una forte discrepanza con il titolo originale, che a mio avviso penalizza e non poco la percezione della trama. Una scelta azzardata e a mio avviso non molto giustificabile.

Come si è notato quindi, i libri della saga di Agnes Browne hanno subito solo dei piccoli cambiamenti rispetto al titolo originale, giustificati dalla necessità di dare una maggiore chiarezza al lettore. 
L'ultimo romanzo invece  (che in realtà, come si diceva, in originale è stato pubblicato per primo) subisce una trasformazione azzardata di cui non si riesce a comprendere molto il significato... se avessero voluto mantenere l'assonanza con la saga precedente, come la scelta della copertina lascerebbe intendere, forse avrebbero potuto scegliere un titolo tipo "Sparrow McCabe Pugile"... che, per quanto banale e non molto bello, avrebbe sicuramente avuto più senso di quello poi scelto.

In ogni caso, vi consiglio di leggere la saga di Agnes Browne, ve ne innamorerete sicuramente!

martedì 20 settembre 2011

BIRRA E CAZZOTTI- Brendan O'Carroll

Per sopravvivere a Snuggstown, turbolento sobborgo di Dublino, ci sono due possibilità: pagare il pizzo alla mala, oppure riscuoterlo per suo conto. E per un poliziotto, ce n'è una sola: chiudere entrambi gli occhi. Ma se nella chiassosa cittadina ti capita di nascere con il talento per la boxe, forse al destino c'è una via di scampo. È questo ciò che pensano i fans del venticinquenne Anthony "Sparrow" McCabe, il miglior pugile irlandese dei pesi leggeri, in una calda sera del 1982, mentre assistono o ascoltano alla radio la finale europea di categoria in corso al palazzetto dello sport Sanmartino di Madrid. All'ottavo round l'avversario di McCabe è alle corde e per la vittoria manca solo l'ultimo pugno, quello del knock-out. Ma Sparrow quel pugno a un avversario impotente e umiliato non riesce proprio a sferrarlo, vorrebbe ma non può, potrebbe ma non vuole... e il sogno finisce. Come succede per i grandi eventi, a Snuggstown quattordici anni dopo tutti ricordano ancora quel giorno, ricordano dov'erano e cosa stavano facendo nel momento della sconfitta di Sparrow: lo ricorda Kieran Clancy, che da giovane diplomato all'accademia di polizia è nel frattempo diventato sergente ispettore, intenzionato a tenere ben aperti gli occhi sulla malavita. Così come lo ricordano i fratelli Morgan e il loro capo, Simon "Semplice" Williams, intraprendente gangster diventato il boss della città, che risolve ogni contesa "semplicemente" suggerendo ai suoi sgherri di spargere sangue.

Leggere un libro di Brendan O'Carroll senza la mitica Agnes Browne è un po' come mangiare il tiramisù senza il cacao spolverato sopra: il dolce è buono lo stesso, ma manca quel qualcosa per renderlo speciale. E credo che questo sia il destino di tutti gli scrittori che hanno scritto una saga e per essa sono diventati famosi, soprattutto se questa è stupenda come lo è quella di Agnes Browne. Resistere alla tentazione di fare un paragone è veramente difficile.
"Birra e Cazzotti" è indubbiamente un bel libro (anche se il titolo non gli rende il giusto merito), che parla di una piccola cittadina irlandese schiacciata dalla criminalità organizzata e dal suo capo Simon "Semplice" Williams che fa della città quello che vuole. Parla anche di uomini che devono far conto con il loro passato, come Sparrow McCabe, un pugile che ha avuto pietà per il suo avversario proprio nel momento in cui avrebbe dovuto finirlo e ha perso così i suoi sogni di gloria, una sconfitta che 16 anni dopo ancora non è riusciuto a superare. Parla anche di voglia di realizzare i propri sogni, come quella di Kieran Clancy, da sempre destinato a entrare in polizia, il cui sogno è quello di fare del bene alla sua città, di sconfiggere la criminalità.
Il destino di questi tre personaggi un bel giorno si incrocia. Sparrow avrà finalmente la sua opportunità di chiudere i conti con il passato e Kieran di realizzare il suo sogno. Che fine possa fare Williams ve lo lascio immaginare.
Ripeto, è indubbiamente un bel libro. Scritto molto bene, con personaggi ben caratterizzati e che offre uno spaccato dell'Irlanda un po' triste ma che lascia spazio alla speranza, una specie di favola moderna, piena di pugni, sangue ma anche amore e dolcezza.
Ma non è Agnes Browne.

Nota alla traduzione: il titolo italiano è semplicemente orrendo. Fa passare il romanzo per qualcosa di comico e buffo, quando in realtà è tutt'altro. Capisco che rendere quello originale (Sparrow's Trap, La trappola di Sparrow, dove sparrow vuol dire anche passerotto) è alquanto difficile in italiano, ma poteva sicuramente pensare qualcosa di meglio.

giovedì 29 ottobre 2009

AGNES BROWNE RAGAZZA- Brendan O'Carrol

Prima di essere mamma, prima di mettere al mondo dei marmocchi e prima che i marmocchi la rendessero nonna, Agnes Browne era Agnes Reddin, esile e indisponente ragazzina del Jarro, figlia di Connie Parker-Wills, contabile della fonderia Parker-Wills, e di Bosco Reddin, malandato eroe della Fratellanza repubblicana irlandese. Agnes è venuta al mondo il 6 Dicembre del 1936 nel Jarro, una zona popolare a nord di Dublino piena zeppa di operai e di disoccupati con le loro famiglie numerose. Negli anni '40, su strade sporche e buie, avvolte in un sudario di fumo per via delle migliaia di fuochi di torba o carbonella accessa nelle case, Agnes sgambettava insieme alla sua amica del cuore Marion Delany.

Da qui comincia la saga di Agnes Brown. E ci voleva proprio un libro per spiegare le origini di questo buffo, schietto, sfacciato e divertente personaggio, di cui ho amato molto le avventure. E questo secondo me è il migliore dei quattro, perchè, sebbene tutti siano molto belli e poetici, e Agnes sia sempre strepitosa con i suoi modi pratici e diretti, qui c'è qualcosa in più, che non avevo colto così intensamente negli altri libri, un filo conduttore sottile che inizia con il matrimonio dei genitori di Agnes e finisce con quello della stessa Agnes, in un finale estremamente commuovente.
Assolutamente da leggere!
Nota alla traduzione: non ho notato nessun problema particolare!