Piccola premessa: mai più avrei pensato che avrei letto un libro della Kinsella. Mi è stato prestato quasi a tradimento, senza che potessi ribellarmi. Ma, effettivamente, per poter criticare per bene un'autrice e i suoi libri forse almeno uno dei suoi romanzi va letto. Quindi eccomi qui.
Quando ho annunciato che stavo leggendo questo romanzo, una mia amica mi ha detto: "Ho solo paura che poi mi dirai che ti è piaciuto". Quindi, per prima cosa, vorrei tranquillizarla: no, non mi è piaciuto. Ok, non nego che c'è qualche gag divertente, qualche trovata non male che fa sorridere. Non nego nemmeno che si tratta di un libro leggerissimo, che si legge in fretta, che non richiede il benchè minimo sforzo mentale e che va bene per passare una domenica pomeriggio uggiosa (sul fatto che questi siano pregi, però, ne dovremmo discutere un attimo).
Ma prendiamo la storia: una ragazza qualunque, un po' sfigatina, che ha paura di volare ,si ritrova su un aereo nel bel mezzo di una perturbazione e, terrorizzata dal pensiero di poter morire, rivela tutti i suoi segreti più imbarazzanti allo sconosciuto seduto accanto a lei. Sconosciuto che il giorno dopo guarda caso si scoprirà essere il suo capo. Tra i due nascerà ovviamente qualcosa (che strano, non l'avrei mai detto), solo che lei si accorge che lui invece stenta a parlare di sè, per paura di rivelare segreti troppo importanti. Ovviamente si arriverà a un punto di rottura, lei soffrirà, lui si scuserà e le rivelerà questo segreto, l'amica psicopatica di lei tenta di vendicare l'umiliazione ricevuta, fino all'immancabile lieto fine. Carino eh?
Peccato che sta ragazza qualunque a me poi così qualunque non sembri (promossa a responsabile marketing dopo nemmeno un anno senza esperienze, il capo si innamora immediatamente di lei, va a feste esclusive e club privati, ha una famiglia di pazzi alle spalle)... non è che perchè le fanno succedere cose sfigate (ok, quelle forse sono le uniche che la fanno sembra una persona qualunque) allora tutte riusciamo a identificarci in lei (perchè è questo, no, lo scopo dei libri come questi?).
E lui, il capo, uno strafigo da paura che ovviamente si innamora dell'ultima arrivata (oddio, devo preoccuparmi?) e che per questo diventa adorabile e protettivo nei suoi confronti, tanto da affittarle un autobus a due piani, da portarle un cocktail rosa in una fiaschetta o da regalarle un mazzo di fiori gigantesco per farsi perdonare.
Ragazze, scusate, ma veramente voi vi indentificate in queste cose? Veramente leggere un libro così vi aiuta a stare bene dopo una delusione amorosa (boh, a me sembra giri il coltello nella piaga) o a distrarvi quando avete pensieri che vi tormentano?
Eppure io ho una buona dose di romanticismo, tendo più o meno a credere nei lieti fini e che l'amore trionferà, che prima o poi l'uomo giusto arriverà e che vivremo per sempre più o meno felici e contenti.
Però non ho certo bisogno di questi libri idioti, scontati e completamente inverosimili per sognare queste cose.
Nota alla traduzione: niente da dire.