L'ultimo libro che ho letto al mare è forse anche il più strano. Strano per come è arrivato nella mia libreria, comprato praticamente a caso, senza mai aver sentito nominare l'autore, in un mercatino dell'usato per via del prezzo irrisorio.Strano per la storia che racconta e per la sua scorrevolezza nella lettura. E strano soprattutto per le sensazioni che ti lascia una volta finito.
Lo spunto iniziale è spiazzante e geniale: c'è un paesino sperduto da qualche parte in Francia, Saint Jean, ormai abbandonato a se stesso: ci sono pochissime attività, pochissimi abitanti e, di conseguenza, anche pochissime morti. Un problema non da poco per Edmond Ganglion, che gestisce l'agenzia di pompe funebri locali. Difficile mantenere i suoi due dipendenti, Georges e Molo, e riuscire ad andare avanti così, soprattutto visto che nemmeno tra gli anziani abitanti del paese sembra essercene uno in punto di morte.
Poi però, quasi all'improvviso, un morto arriva e dopo la cerimonia e il rinfresco di rito, Georges e Molo partono per trasportare la salma al cimitero di una cittadina vicina. O almeno, che dovrebbe essere tale. Il viaggio si rivela infatti più difficile e strano del previsto, tra nebbia, spiagge e incontri inaspettati. Ma Georges e Molo sanno che, pur essendo uno sporco lavoro, è loro dovere portarlo a termine, nonostante tutto.
E' una storia di poco più di cento pagine, quella raccontata in Edmond Ganglion & Figlio. Una storia tragicomica e misteriosa, che forse avrebbe avuto bisogno di maggiore spazio e approfondimento per essere ancor più efficace. Ma è difficile riuscire a spiegare il perché senza fare spoiler (e qui il colpo di scena è davvero fondamentale).
Il lettore si immerge nella lettura e ne esce solo alla fine, alternando tutta una serie di emozioni, che vanno dal divertito nella parte iniziale, in cui si raccontano i problemi queste pompe funebri e come vengono affrontati, al confuso nella parte finale, con una svolta un po' troppo surreale nella trama che lascia un enorme punto interrogativo.
Il lettore si immerge nella lettura e ne esce solo alla fine, alternando tutta una serie di emozioni, che vanno dal divertito nella parte iniziale, in cui si raccontano i problemi queste pompe funebri e come vengono affrontati, al confuso nella parte finale, con una svolta un po' troppo surreale nella trama che lascia un enorme punto interrogativo.
Ancora adesso, a distanza di giorni dalla fine della lettura, ho ancora addosso una strana sensazione, che non riesco bene a decifrare: non so dirvi se il libro mi sia piaciuto o meno, né cosa non mi abbia convinto del tutto e perché. So che avrei voluto qualcosina di più, uno sviluppo diverso o uguale ma più approfondito della trama. So che avrei voluto, sul finale, più spiegazioni.
Nel complesso però mi sento di consigliarlo (soprattutto se avete la fortuna, come me, di trovarlo a un prezzo davvero ridicolo), per la sua originalità, per lo stile dell'autore molto ironico ma mai irrispettoso, visto l'argomento che tratta. E poi anche per capire che sensazioni può lasciare a un altro lettore (che magari può venire poi qui e spiegarmi alcune cose che io non sono riuscita a capire).
Nel complesso però mi sento di consigliarlo (soprattutto se avete la fortuna, come me, di trovarlo a un prezzo davvero ridicolo), per la sua originalità, per lo stile dell'autore molto ironico ma mai irrispettoso, visto l'argomento che tratta. E poi anche per capire che sensazioni può lasciare a un altro lettore (che magari può venire poi qui e spiegarmi alcune cose che io non sono riuscita a capire).
Titolo: Edmond Ganglion & Figlio
Autore: Joel Egloff
Traduttore: Maurizia Balmelli
Pagine: 105
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Instar libri
ISBN: 978-846100719
Prezzo di copertina: 10 €
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formato brossura: Edmond Ganglion & figlio