Pagine

domenica 26 maggio 2013

Requiem per Fnac

Come credo molti di voi già sapranno, Fnac sta chiudendo.
E' una notizia che gira già da diversi mesi: il proprietario francese ha deciso di tagliare i rami secchi e gli store in Italia sono stati i primi a venire fatti fuori. Molti hanno già chiuso, i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione senza che sia stato ancora ben chiarito quale sarà il loro futuro.

L'ultima notizia, che dovrebbe essere definitiva, è quella che la Fnac è stata comprata dal gruppo Trony che la ingloberà in qualche modo al suo interno. Se rimarrà il marchio o meno, non si sa.
Se andate sul sito in questi giorni troverete questo annuncio:



Dal 17 maggio non è stato più possibile fare acquisti online e tutti i negozi sopravvissuti stanno facendo svendite fino al 70%. Lo scopo è sicuramente quello di svuotare i magazzini, di vendere il più possibile fino alla fine e poi... Eggià, e poi? Cosa succederà domani, 27 maggio? Chi passeggerà in via Roma a Torino troverà ancora lo store Fnac aperto? E in via XX Settembre a Genova? E a Milano, a Napoli e a Verona? 
Non sono riuscita a trovare notizie in merito... e quindi l'unica soluzione è guardare il sito domani e vedere cosa ci sarà scritto.

La chiusura di Fnac mi intristisce parecchio. Lo so, essendo una grande amante dei libri e della lettura a detta dei più dovrei fare acquisti solo nelle piccole librerie, ignorando negozi online o grandi catene. Ma me ne sono sempre un po' fregata, devo essere onesta. Certo, mi piacerebbe che non ci fossero librerie di catena e che ogni piccola libreria potesse avere tanti clienti e poter sopravvivere. Ma abito in un paesino e se non facessi acquisti online leggerei molto ma molto meno. 

E con la Fnac, quella di via Roma a Torino, ho un grande, grandissimo legame affettivo. Lì è dove compravo i libri in lingua originale. Lì è dove andavo in pausa pranzo tra una lezione e l'altra all'università o dove mi rifugiavo dopo gli esami, per consolarmi o per festeggiare in base all'esito. Lì potevo perdermici per ore, finché il caldo soffocante non aveva la meglio sulla mia voglia di curiosare tra gli scaffali. Grazie a loro sono riuscita a completare la mia collezione di Mafalda in spagnolo senza dover comprarli direttamente in Spagna (non li avevano nemmeno in catalogo, ma nel giro di neanche un mese mi hanno procurato tutto). Lì è dove compravo dvd a prezzi stracciati e le agende scontate a metà febbraio.
E mi fa strano pensare che da domani forse non ci sarà più (o ci sarà con un altro marchio che ho il terribile sospetto che farà sparire il settore libri).

Non ho approfittato di questi sconti perché non sono potuta andare a Torino in quell'arco di tempo. Chi c'è stato me ne ha parlato con una profonda tristezza, per quel senso di arresa e di desolazione che si respirava tra ogni scaffale. E quindi da un lato sono contenta di non esserci andata. Anche se mi spiace non averla potuta salutare forse per l'ultima volta.

(PS: magari poi domani invece sul sito ci sarà scritto che riaprono più belli e più forniti di prima. E mi auguro proprio che sia così. Ma nel dubbio che questo non possa succedere, mi sembrava giusto scrivere questo post per salutare la Fnac e ricordare tutto quello che ha rappresentato per me).

10 commenti:

  1. Io sono socia Fnac, a me hanno mandato un messaggio dicendo che dal 27 al 1 giugno faranno lavori al negozio per poi riaprire il 2 giugno.

    RispondiElimina
  2. Rettifico: riaprono il primo giugno, dopo riorganizzazione e inventario. (Se vuoi ti giro la lmail che mi hanno mandato)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah ecco! effettivamente ho immaginato che ai soci dicessero qualcosa di più preciso!
      Domani comunque controllerò anche il sito e vediamo come la mettono lì...

      Grazie mille! :)

      Elimina
  3. La Fnac dove mi recavo qui a Roma ha già chiuso, al suo posto non so cosa aprirà, ma dubito fortemente sia una nuova Fnac. Mi dispiace perché ci acquistavo bene, anche se raramente perché non è proprio vicinissimo a casa mia.
    Era così confortante e il reparto libri era anche molto molto ben fornito. La ricorderò con affetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me mancherà... in qualunque città fossi, se c'era una Fnac un salto ce lo facevo sempre... sigh :(

      Elimina
  4. La Fnac per me non è mai stata il tipo di libreria preferita, però sono legata in modo particolare alla Fnac di Torino, sì proprio quella. Perché ogni volta che vado a Torino a trovare mia sorella, abbiamo sempre girato tutte le librerie (o almeno prima dell'avvento dei suoi figlioletti!) e alla Fnac era quella in cui perdevamo sempre più tempo, non so perché. E poi lì ho trovato un supermegagalattico librone sulla gravidanza e i primi mesi del bambino da regalarle (alla sorella) alla sua prima gravidanza... ricordo ancora il momento!
    (ora, a parte questo: ho una fissa per mafalda da quando ero bambina - quando ero piccola io in tv mandavano addirittura i cartoni animati di mafalda su bim bum bam. Preistoria) perciò negli anni ho collezionato fumetti e strisce e insomma tutto il possibile in italiano (che ho studiato inglese francese e tedesco ma non spagnolo, sgrunut!).
    ok, ho aperto e chiuso troppe parentesi che non mi ci ritrovo più. La domanda è: ho un librone di quelli grossi e pesanti cartonati, se non sbaglio della salani, pubblicato più o meno una decina d'anni fa che diceva contenesse TUTTE le strisce esistenti su Mafalda... che tu sappia, può essere vero? in ogni caso il librone è bellissimo e fighissimo, ma se non è vero... grrrr

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero sì! Io ho la ristampa dello stesso volume, pubblicata tre o quattro anni fa e le contiene tutte. Proprio perché a un certo punto Quino ha smesso di scriverle e quindi ci stanno in questi formati (per dirti, l'intera collezione in spagnolo è di 11 libricini tascabili) :)

      Elimina
    2. Oh, perfetto!
      ritiro l'ipotetico grrrr che già stavo meditando ;)

      Elimina
  5. Anch'io sono socia FNAC (sono di Napoli), ma non ho avuto nessun messaggio, magari fosse vero ciò che scrive Daniela!
    Ho approfittato di queste giornate per comprare qualche libro e fortunatamente, dato che amo i romanzi orientali (soprattutto giapponesi e cinesi), che non piacciono a molti, ne ho trovati diversi anche se non ho saputo nulla prima di domenica 19...
    Però è stato uno spettacolo molto triste: a parte il disordine generale, molti libri erano lasciati a terra o in equilibrio instabile, ed alcuni avevano pure le copertine strappate!!!
    Ora non ci resta che aspettare il 1° giugno per conoscere il futuro dello store e del nostro quartiere... Sinceramente spero poco nel miracolo, e ricorderò sempre la FNAC con grande affetto, quando ci passavo davanti era praticamente una tappa obbligatoria per me, e sia se acquistavo un libro o più raramente un DVD sia se non avevo nulla da acquistare ero capace di perdermi fra gli scaffali anche per ore...
    Amelia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche in quella di Torino mi hanno confermato l'effetto "desolazione: scaffali vuoti, libri abbandonati... che tristezza mamma mia.
      Tra le varie cose che avevo sentito io (alcune secondo me sono leggende però, come sempre succede in queste cose) era che Trony avrebbe fatto dei punti libri all'interno dei suoi store, usando appunto il marchio Fnac... Buh, aspettiamo e vediamo...

      Elimina