martedì 25 novembre 2014

IN STATO DI EBBREZZA - James Franco

La prima cosa che mi viene in mente quando qualcuno nomina James Franco è il film Spiderman, in cui interpreta prima il figlio del cattivo e poi il cattivo vero e proprio. La seconda è il ricordo di una domenica pomeriggio di due anni fa, quando, sotto una consistente nevicata, sono andata al cinema a vedere Il grande e potente Oz, in cui James Franco interpreta proprio il grande mago. Uno dei film più brutti che abbia mai visto negli ultimi anni. Da allora, devo ammetterlo, ho cercato di tenermi il più lontano possibile da questo attore. Poi però è uscito questo libro, In stato di ebbrezza, per la casa editrice minimum fax. Una casa editrice che, seguite questo blog da un po', già sapete quanto io adori. Adoro le loro copertine, adoro i libri che scelgono di pubblicare e la passione per la cultura e la letteratura che trasmettono con ogni nuova uscita. Per cui, sebbene io sia sempre un po' diffidente nei confronti di quelle persone che hanno successo in tante, troppe cose, ho deciso che era il caso di dare a James Franco una seconda possibilità. Per cancellare dalla mia mente l'immagine dell'attore antipatico e fargli trovare spazio come scrittore.

In stato di ebbrezza è una raccolta di racconti ambientati a Palo Alto, città natale dell'autore (nonché titolo originale dell'opera). Protagonisti sono degli adolescenti, ragazzi e ragazze, spinti al limite: adolescenti ubriachi, drogati, violenti e in fissa con il sesso, che faticano a trovare il loro posto nel mondo. Hanno sogni, certo, eppure non riescono ad allontanarsi da quel baratro, da quel senso di frustrazione, da quella noia che la vita di provincia riserva loro ogni giorno.

Prima di riuscire a scrivere la recensione di In stato di ebbrezza ho dovuto cercare i commenti di altri lettori. Solitamente non lo faccio, più per pigrizia che per paura di farmi in qualche modo influenzare. In questa caso, però, ne ho sentito la necessità. Volevo capire quali erano state le reazioni degli altri, a un'opera del genere. Capire cosa è stato detto, come e perché. La cosa buffa, sebbene con il senno di poi abbastanza prevedibile, è che ho trovato pareri diametralmente opposti: c'è chi elogia James Franco e il suo stile diretto, senza sconti e, per questo, molto reale e molto forte; c'è chi invece critica il libro perché totalmente incomprensibile, perché questi ragazzi sono davvero troppo esasperati per apparire realisti. E poi c'è anche chi ne fa recensioni e commenti neutri, in cui non si capisce nemmeno cosa abbia effettivamente pensato chi li ha scritti.
La cosa ancor più buffa è che mi trovo completamente d'accordo con tutte e tre le reazioni. James Franco scrive molto, molto bene, soprattutto considerando che questa è la sua opera di esordio. I suoi personaggi sono forti, il più delle volte sconvolgenti, ma anche tanto, tanto umani. Capisco chi l'ha elogiato, quindi. E in parte non posso che farlo anche io. D'altra parte, però, l'ho trovato eccessivo, esagerato e non sono stata in grado di capire per tutti i racconti cosa effettivamente l'autore mi volesse raccontare. È quasi sicuramente un limite mio, che ho cercato, oltre al sesso a volte grottesco, all'alcool e alle violenze un significato forse troppo profondo che alla fine non sono riuscita a ritrovare. E, stranamente, capisco anche le recensioni neutre, sebbene solitamente non abbiano alcun senso. Perché il libro ti lascia talmente confuso che è difficile fare chiarezza nei propri pensieri.

Per cui il mio commento finale è un bel "non lo so". Non lo so se In stato di ebbrezza mi sia piaciuto o meno. Non lo so se è un libro che consiglieri o che vi direi di lasciar perdere. Davvero, non lo so.
Le uniche cose che so è che ora ogni volta che qualcuno citerà James Franco, oltre a Spiderman e Il grande e potente Oz, nel bene e nel male, penserò anche a questo libro.

Titolo: In stato di ebbrezza
Autore: James Franco
Traduttore: Tiziana Lo Porto
Pagine:192
Editore: minimum fax
Acquista su amazon:
formato brossura:In stato di ebbrezza
formato ebook:In stato di ebbrezza

6 commenti:

  1. Comunque Franco è bravo, eh. Ti consiglio assolutamente Milk, 127 ore e Spring Breakers (che a me non piace, eh, ma lui subisce una bella - o brutta? - trasformazione). Anche come regista - a volte gli riesce, però, e a volte no - è abbastanza audace. Portare al cinema McCarthy non è da tutti, secondo me. Detto questo: no, il suo libro non lo voglio. Ho odiato il film omonimo e potrei odiare pure questo. :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sapevo ci fosse James Franco in Milk! E' uno di quei film che è da un sacco che voglio vedere, senza però mai farlo. Spring Breakers lo odio già dal trailer, dubito che lo guarderò XD

      Questo boh, davvero, non lo so... noto delle genialità, ma anche delle cose che non mi convincono per niente. Nel dubbio comunque fai bene a non leggerlo!

      Elimina
  2. Premesso che non ho letto (né leggerò) questo libro, mi chiedo perché -e ribadisco PERCHÈ?- ultimamente così tanti attori, presentatori, calciatori, veline etc...sentono il bisogno di scrivere un libro.
    Noi lettori -e ribadisco LETTORI- proprio non sentiamo il bisogno di leggerli.
    XD

    Milly

    RispondiElimina
    Risposte
    1. James Franco però ha una laurea in scrittura creativa eh... Non che questo voglia dire niente, però, ecco, non me la sentire di paragonarlo a Barbara D'Urso :P

      Elimina
    2. Buon per lui. Non sono una sua fan quindi non conosco il suo curriculum vitae.
      Il mio, comunque, era uno sfogo in generale eh... Ultimamente mi sembra che, per certi personaggi che non c'entrano niente con il mondo letterario, scrivere un libro stia diventando quasi un passaggio obbligatorio. :D
      M.

      Elimina
  3. Adoro James Franco come Attore. L'ho visto per la prima volta il "The company" poi inTristano e Isotta. E tutti gli altri film successivi. Lo trovo completo. Non sapevo si dilettasse a scrivere, è stata una sorpresa, ma non so se in questo momento sono pronta a leggere un suo libro, non dopo la tua recensione poi.
    Chissà magari più avanti la curiosità si farà largo e lo leggerò

    RispondiElimina