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domenica 4 settembre 2011

CASPER IL GATTO PENDOLARE- Susan Finden

È il dicembre 2002, quando Susan Finden, amante dei gatti e già con diversi felini in famiglia, decide di adottarne un altro e si rivolge alla Protezione animali di Plymouth, la cittadina inglese dove vive con il marito Chris. Il gatto che le viene affidato è uno splendido siberiano, anche se non purissimo. Il suo nome è Casper e ha 12 anni. Non certo di "primo pelo"... ma che gatto! Casper, infatti, ha una passione molto speciale: viaggiare. Dal 2005, per ben 4 anni, inizialmente all'insaputa della sua padrona, Casper ogni giorno aspetta l'autobus della linea 3 alla fermata vicino casa. Sale e con educazione si mette a sedere nel suo posto preferito al centro del pullman, ma solo se è libero..., e fa il giro della città, come un vero e proprio passeggero. In breve, per la simpatia e per la dolcezza che dimostra verso chiunque, diventa il beniamino di passeggeri e conducenti, che dal capolinea lo riportano puntualmente alla fermata dove è salito.


La storia di Casper (il gatto, non il fantasmino) la conoscevo già. Un paio di anni fa, come racconta anche la sua padrona nel libro, la sua vicenda era stata pubblicata sui giornali di tutto il mondo, strappando a tutti un sorriso (ad esempio http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/persone/gatto-autobus/gatto-autobus/gatto-autobus.html).
D'altronde non capita di vedere tutti i giorni un gatto in coda alla pensilina salire poi su un bus che lo porta a spasso per la città.
Questo libro racconta proprio la vicenda di Casper, dal momento della sua adozione da parte di Sue e Chris, passando per il momento in cui la sua storia è diventata famosa, fino al purtroppo tragico epilogo e all'affetto che arriva a Sue da tutto il mondo.
Di per sé è una storia carina, che fa sorridere. E se avete o avete avuto un gatto, vi porterà immancabilmente a pensare a tutte le cose più buffe e strambe che fa o faceva. Il mio ad esempio una volta da piccolo si è tuffato nella vasca da bagno piena, senza poi riuscire più a uscire (quella di quando siam dovuti andare a recuperarlo sul tetto con la scala ve la risparmio). Vi porterà a pensare a quanto queste piccole creature ci possono riempire la vita, sia la nostra di padroni, sia delle persone che ci stanno accanto e che entrano in qualche modo in contatto con i nostri amici pelosi. Anche il mio gatto, come Casper, non c'è più. Un giorno se ne è semplicemente andato e il vuoto che ha lasciato è stato grande (e incolmabile, tanto che un altro non lo abbiam più voluto prendere).
Insomma è un libro curioso, per chi ama gli animali e per chi ama le piccole stranezze che li rendono speciali.
Certo, il problema è che si sente, e tanto, che chi l'ha scritto non è scrittore di mestiere. La proprietaria narra in prima persona la vicenda, ma lo stile è un po' ripetitivo e lei a tratti risulta un pochino antipatica (ma penso di nuovo sia dovuto alla sua difficoltà a narrare). Forse sarebbe stato più efficace rendere romanzata la storia, anzichè limitarsi a un elenco dei fatti.
Ma resta comunque un libro curioso e piacevole da leggere (in una domenica pomeriggio di pioggia).

Nota alla traduzione: nulla da dire, se non che forse qualche nota era evitabile. Ma niente di grave.

1 commento:

  1. Io invece questa storia non la conoscevo e devo dire che mi ha commossa. Il solo pensiero di perdere il mio piccolo (ora ha solo 3 anni) mi fa venire da piangere. Quindi ti capisco, ti capisco bene. Grazie dunque per la chicca, lo leggerò sicuramente.

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