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venerdì 23 febbraio 2018

LA MANUTENZIONE DEI SENSI - Franco Faggiani

«Ma tu, quando hai saputo che Chiara era morta, cos'hai detto?»
«Non scherzi stasera con le domande, eh? Vuoi proprio saperlo? Non ho detto niente. Non sono riuscito a dire una parola per giorni, avevo un dolore allo stomaco che non mi faceva stare in piedi. E la testa leggera, perché vuota. Sono andato avanti così per un bel po'.»
«E poi?»
«Poi qualcuno mi ha salvato.»

Non sono mai stata una grande amante della montagna. Ci sono andata, più spesso da bambina un po’ meno di frequente da adulta, ma non sono mai riuscita a resistere più di un giorno. Quella calma, quella quiete, quel silenzio quasi ovattato che dovrebbe servire a schiarire la mente e i pensieri, dopo qualche ora per me diventa opprimente. Mi innervosisco, quasi. Ed è strano, perché per più di trent’anni ho vissuto proprio ai piedi delle montagne valdostane. Erano la prima cosa che vedevo al mattino aprendo la finestra e l’ultima la sera prima di chiudere tutto.

Forse è per questa mia scarsa passione che ho letto pochissimi libri ambientati in montagna nella mia vita. A parte la serie di Rocco Schiavone (che credo mi piaccia proprio perché lui si sente fuoriposto come me), al momento non me ne vengono in mente altri. E no, non ho letto nemmeno Le otto montagne di Paolo Cognetti, nonostante il premio Strega dell’anno scorso. 
Poi, però, è arrivato La manutenzione dei sensi di Franco Faggiani, edito da Fazi editore. Ho letto la trama e, soprattutto, ho letto recensioni entusiaste da parte di persone di cui mi fido molto, e ho deciso di provare. Perché alla fine è vero che a me la montagna non piace, ma quando mi capita di andarci per quattro o cinque ore ci sto proprio bene.

La manutenzione dei sensi racconta la storia di Leonardo Guerrieri, uno scrittore cinquantenne milanese dal passato brillante che, rimasto vedovo, si ritrova un po’ alla deriva. Non sa come fare a sopravvivere senza la sua Chiara, la donna che amava e lo rendeva felice. 
Ero comunque rimasto in zona e avevo girovagato per oltre un'ora. Poi ero andato da Mazeh, un ristorante iraniano. C'ero già stato almeno un paio di volte con Chiara, molti anni addietro, prima che Nina nascesse. Lei amava Parigi, specie in primavera, quando fiorivano i tigli, e le case ricavate dai barconi ormeggiati sulla Senna e le cucine orientali. E amava anche me. Mi ero seduto a un tavolo lungo la vetrata e avevo cenato osservando la gente passare sulla strada. Chiedendomi se fosse felice.
Per fortuna c’è la figlia Nina a tenerlo un po’ in riga, prima aiutandolo a non sprofondare nel baratro, e poi convincendolo, nemmeno lui ha capito bene come, a prendere in affido temporaneo un ragazzino, Martino Rochard, che la ragazza ha conosciuto durante il volontariato che svolge all'Istituto Maria Ausiliatrice. I due hanno un carattere quasi identico: un po’ burberi, schivi, riservati, autosufficienti ma anche capaci di gesti di incredibile generosità, purché non venga riconosciuta. Un giorno, Leonardo viene convocato dalla scuola media che frequenta Martino. È in quel momento che Leonardo scopre che il ragazzino è affetto dalla sindrome di Asperger: una diagnosi che spiega molti dei suoi comportamenti ma che, come i medici interpellati da Leonardo gli spiegheranno, non gli impedirà in nessun modo di sviluppare tutta la sua intelligenza e il suo genio. 
Una volta ricevuta la diagnosi, e dopo che Nina comunica la decisione di partire per Boston per specializzarsi ulteriormente come osteopata, Leonardo decide finalmente di realizzare il sogno che condivideva con sua moglie: andare a vivere sulle montagne piemontesi, in quell’enorme baita che avevano comprato anni prima e che Leonardo aveva poi fatto ristrutturare. Crede che la montagna a Martino possa fare bene. Così come potrà fare sicuramente bene a lui. 
I due quindi lasciano Milano per Cesana Torinese, in Val di Susa. Una scelta coraggiosa, che ben presto si dimostra quella giusta per entrambi. Martino è finalmente libero di sfogare tutto il suo potenziale: stringe amicizia con Augusto, un vecchio allevatore con cui stringerà un legame speciale; impara a fare il formaggio, a seguire la vacche, a intagliare il legno e a essere più aperto verso gli altri. E Leonardo, a poco a poco, riuscirà, nel legame con questo figlio adottivo un po’ particolare, ma anche con la natura e la montagna, a ritrovare finalmente un senso alla sua vita.

La manutenzione dei sensi di Franco Faggiani è un romanzo molto intenso, che parla della forza dei  rapporti e dell’importanza dei gesti, che spesso valgono molto di più delle parole. Il fulcro è la famiglia, che non è solo quella dei legami di sangue, ma anche quella che si crea con persone esterne e apparentemente diverse da noi, che invece ne diventano parte.
Davvero ben riuscito è poi il modo in cui l’autore parla di sindrome di Asperger: un modo onesto e privo di retorica, in cui si mettono in evidenza tutte le difficoltà che si possono incontrare, ma anche come sia possibile superarle, con il tempo, con la fiducia e con attorno i luoghi e le persone giuste. 
Le ore di cammino nella notte erano le preferite di Martino. Nessuna domanda, nessuna parola, solo occhi spalancati, piccoli gesti e passi misurati per non fare rumore; inizialmente impacciati poi sempre più fluidi, naturali fino a essere parte di quel momento e di quell’ambiente. Come i rami sottili d’arbusto che tremolano al vento lieve, un cumulo di neve che diventa liquido e trasparente e si immerge nella terra, un pipistrello in caccia che sfreccia silenzioso tra gli alberi. 

La manutenzione dei sensi  è un romanzo per chi ama incondizionatamente la montagna, perché qui è una vera e propria protagonista, che viene descritta al meglio, in tutta la sua bellezza ma anche nei suoi pericoli e momenti più grigi; ma anche per chi, come me, in montagna ci resiste poco, pur riuscendo a percepirne la bellezza: è stato bello andarci insieme a Leonardo e Martino, camminare con loro nella notte e aiutare Augusto a mungere la vacche, per poi fermarsi a cena in un bell’agriturismo e guardare le stelle mentre si ritorna a casa.

Titolo: La manutenzione dei sensi
Autore: Franco Faggiani
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: Fazi editore
Prezzo di copertina: 16,00 €
Acquista su Amazon:
formato cartaceo:La manutenzione dei sensi

3 commenti:

  1. La montagna non la amo, anzi, non la conosco, però il romanzo era già in lista e in cammino per il collegamento immediato, naturale con Le otto montagne di Cognetti. Spero vivamente, a questo punto, che il postino non lo abbia perso chissà dove. :)

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  2. Quando l'ho letto ho pensato che questo libro sarebbe piaciuto anche a te, e sono contenta di averci preso.
    Stefi

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  3. Ho avuto modo di sentir parlare di recente l'autore, che ha avuto una vita veramente avventurosa e particolare, che in qualche modo (così ha detto) ha riversato un pochino anche in Leonardo. Mi ha incuriosita e ora sono felice di leggere qui anche una tua conferma :)

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