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martedì 19 luglio 2016

7-7-2007 - Antonio Manzini

Aspettavo il nuovo romanzo di Antonio Manzini con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone fin da quando ho girato l’ultima pagina di quello precedente, Era di maggio, più o meno un anno fa.

L’incredibile differenza che esiste tra il tempo che ci va a scrivere un libro e quello che ci mette un lettore per leggerlo è una di quelle cose che più di tutte turba la mia vita di lettrice. Tu aspetti un anno, ma anche di più in altri casi, per avere tra le mani qualcosa che poi finisci in pochi giorni, ma anche di meno, e via, riparte l'attesa.

7-7-2007, da poco pubblicato da Sellerio, è un esempio lampante. Rocco Schiavone mi mancava terribilmente, al punto da correre in libreria a prendere questa sua nuova avventura praticamente lo stesso giorno in cui è uscita.
E, all'attesa dovuta al mio personalissimo innamoramento per questo burbero poliziotto e per lo stile di Manzini, si aggiungeva quella per le spiegazioni che sapevo già che in questo libro sarebbero arrivate.

7-7-2007 inizia in Valle d’Aosta, pochi giorni dopo la fine del romanzo precedente. C’è un Rocco Schiavone incazzato e tormentato, da quanto successo nel romanzo precedente e, soprattutto, dal suo passato e dal suo amore per la moglie Marina. Inizia in Valle d’Aosta, dicevamo, e poi si sposta a Roma, all’estate del 2007 appunto, quella in cui tutto è incominciato. È più giovane, Rocco, ma è sempre un po’ burbero, sempre un po’ al limite tra il rispetto della legge che la divisa gli impone e quello che invece gli fa fare la sua ragione. Ed è innamorato, follemente, di sua moglie, che però questa suo scarso rispetto per le regole non sa se riesce ad accettarlo.
Di sfondo c’è un’indagine di droga e spaccio, una cosa all'apparenza banale, ma che segnerà per sempre la sua vita.

Della trama non vi dico nient’altro, anche perché chi conosce Rocco Schiavone sa benissimo che cosa scoprirà in questo nuovo libro e chi invece ancora non lo conosce sarebbe meglio non partisse da qui.
Quello che posso dire però è che una cotta letteraria così forte non me la prendevo da un bel po’. Forse dai tempi dell’avvocato Guerrieri di Gianrico Carofiglio, verso cui però la passione è scemata in fretta. Rocco Schiavone è un figo, non saprei in che altro modo dirlo. Nel suo modo di essere, così burbero, a volte persino stronzo, eppure con una certa sua etica e una sua dolcezza nascosta, che riserva davvero solo a chi se la merita.

Antonio Manzini è riuscito a creare un grandissimo personaggio e a non rovinarlo nemmeno dopo cinque romanzi. Certo, dopo Era di maggio qualche dubbio ho iniziato ad averlo, ma in 7-7-2007 si riprende alla stragrande, creando un giallo davvero ben riuscito (e facendomi pure versare qualche lacrimuccia).

L'unico vero problema è che ora bisogna aspettare, di nuovo, il prossimo.


Titolo: 7-7-2007
Autore: Antonio Manzini
Pagine: 370
Editore: Sellerio
Anno: 2016
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formato brossura: 7-7-2007

5 commenti:

  1. Eh, io ho iniziato a leggere Manzini grazie a te. Sono partita da Pista nera e ho riso, con La costola di Adamo ho riflettuto e poi con Non è stagione ho pure pianto. E ho capito che che Rocco spezza i cuori. Credo di aver pensato così tanto ad un personaggio letterario solo con Cormoran Strike della Rowling. Certo, in passato, avevo avuto una cotta per Guido (che strano) e forse un pochino anche per Salvo (almeno fino alle corna fatte a Livia), ma con Rocco la cosa si è accentuata. Ora mi sto trattenendo per non leggere subito Era di maggio, ma non so se ci riuscirò. Ho anche trascritto su un quaderno le regole della costituzione romana e i gradi delle rotture. Sono felicemente senza speranza. Attendo con ansia la trasposizione televisiva e la scelta di Giallini mi trova molto d'accordo.
    Ciao da lea

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  2. Ciao sono Theresa Williams Dopo essere stato in rapporto con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto è stato vano, lo volevo tornare tanto per l'amore che ho per lui, lo pregai con tutto, ho fatto promesse, ma ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un mago che potrebbe aiutare me un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non ha mai creduto in magia, non avevo altra scelta che tentare, io mail il mago, e mi ha detto che c'era un problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà a me prima di tre giorni, ha gettato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno a 4:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che disse era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva me tornare a lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato a lui che era così che abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho fatto promessa che qualcuno so che hanno un problema di rapporto, mi sarebbe di aiuto a tale persona da lui o lei si riferisce all'unico mago reale e potente che mi ha aiutato con il mio problema. La sua e-mail: drogunduspellcaster@gmail.com lo si può e-mail se avete bisogno la sua assistenza nel vostro rapporto o di altri casi.
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  3. Sto leggendo anche io il romanzo di Manzini, lo trovo molto intrigante, ma mi sto perdendo tra passato e presente. Quando avvengono le morti di Giovanni Ferri e Matteo Li Volsi xchè il 60 ed il 45 degli esami di maturità già nel 2007 non esistevano più da almeno 8 o 9 anni. Mi chiarite il dubbio?

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  4. Stavolta mi trovo in disaccordo con te .. trovo Rocco Schiavone una vera funzione letteraria nella accezione peggiore, un poliziotto che non esiste nella realtà,antipatico,misogino,oltre che disonesto...il libro è più una sceneggiatura che un testo,troppi dialoghi,poca pochissima indagine psicologica... lo stereotipo dei poliziotti subordinati deficienti è allo stesso modo inesistente e fastidiosa. ...mi spiace,ma boccio l'autore,il personaggio e le sue storie su tutta la linea....Carola

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  5. Ho appena finito di leggere 7 7 2007 e mi sono fiondata a cercare notizie sull'autore, che non conoscevo. Ho ancora i segni delle lacrime sul viso. Ho pianto e ho riso, ho apprezzato l'ironia e notato l'anacronismo dei voti di maturità... Insomma ho pensato, ho apprezzato, ho viaggiato con la mente, non mi sono staccata dalle pagine pet due giorni. Cosa chiedere di più ad un libro?. Leggerò sicuramente Pista nera.

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