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mercoledì 5 febbraio 2014

Due titoli, un solo libro: ma perché? #67

Per la puntata di oggi della rubrica di confronto tra titoli avevo l'imbarazzo della scelta. Grazie ad alcuni di voi e alle vostre segnalazioni se non mi venisse più in mente nulla sarei comunque a posto per almeno un mese. E questo mi fa un grande piacere, perché vuol dire che l'argomento suscita ancora grande interesse e soprattutto che non sono sola a infervorarmi di fronte a certi cambiamenti.
Oggi sfrutto un suggerimento indiretto, ovvero un libro che mi è arrivato in prestito e che, grazie al suo titolo sicuramente originale, mi ha spinta a fare qualche ricerca. E ho scoperto che tutti i libri pubblicati in Italia di questo autore hanno subito dei bislacchi cambiamenti di titolo: sto parlando dei cinque romanzi dello scrittore tedesco David Safier.

Si inizia nel 2007, con l'arrivo in libreria, per la casa editrice Sperling & Kupfer e la traduzione di L. Bortolo, di L'ORRIBILE KARMA DELLA FORMICA

Il romanzo racconta la storia di Kim una donna arrivista e dispotica pronta a sacrificare tutto per la sua carriera. A seguito di un incidente però si ritrova misteriosamente trasformata in formica. Da lì incomincerà tutta una serie di trasformazioni e reincarnazioni che la donna decide di affrontare per riprendersi la sua vita.
La copertina è molto carina, anche se di formiche non se ne vedono, e il titolo è sicuramente molto curioso.
Il romanzo in lingua originale era uscito con un titolo leggermente diverso però, ovvero MIESES KARMA


La traduzione letterale sarebbe Karma negativo. La versione italiana è quindi molto simile, anche se utilizza molte più parole per rendere lo stesso concetto ed esplicita la presenza della formica, cosa che non si trova nella versione tedesca, anche se l'animale compare poi sulla copertina. Forse si è sentita la necessità di specificare meglio l'argomento del libro, onde evitare di attirare appassionati di Karma e di cose spirituali.

Nel 2008 è arrivato in libreria un altro libro, sempre per la casa editrice Sperling & Kupfer e la traduzione di L. Bortot, con il titolo: L'ORRIBILE ATTESA DEL GIUDIZIO UNIVERSALE

Protagonista è Marie, una donna single che ha da poco superato la trentina e che proprio non riesce a trovare l'amore della sua vita. Nemmeno dell'uomo che sta per sposare è poi così sicura e infatti decide di annullare tutto. Ormai decisa a chiudere con gli uomini, incontra Joshua, un giovane falegname, che le rivela di essere in realtà Gesù Cristo (non è spoiler eh, è scritto nella quarta del libro!).
Vedendo il ripetersi di una parola già presente nel primo romanzo e, soprattutto, della stessa struttura del titolo, è facile immaginare che questa volta il cambio nel passaggio da una lingua all'altra sia stato molto più drastico che nel caso precedente. E infatti in lingua originale il romanzo è uscito con il titolo JESUS LIEBT MICH


Letteralmente si tradurrebbe con "Gesù ti ama" e anche la copertina, rispetto a quella italiana, è molto più esplicita (oltre che molto più bella). Probabilmente si è scelto di cambiare per evitare che il libro passasse per un romanzo religioso o fosse mal visto dalla chiesa. Secondo me però nel cambiamento ci perde parecchio.

Nel 2010 esce poi DELIRIO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Edito sempre dalla Sperling & Kupfer con la traduzione di L. Bortot, racconta la storia di Rosa, una giovane maestra dal cuore spezzato che, a seguito dell'incantesimo di un sedicente mago, si ritrova reincarnata in William Shakespeare.
E il richiamo shakesperiano è effettivamente molto evidente nel titolo, che scimmiotta il celebre Sogno di una notte di mezza estate. Così come è evidente che difficilmente in originale potesse essere così.
E infatti,  in Germania il libro è uscito con il titolo Plötzlich Shakespeare:


Letteralmente si potrebbe tradurre con "Improvvisamente Shakespeare". Niente rivisitazioni di titoli delle tragedie del Bardo quindi, ma qualcosa di molto più corto e diretto. Con una copertina, ancora una volta, magnifica.

Nel 2012 esce poi, sempre con la stessa casa editrice e lo stesso traduttore, LA MIA FAMIGLIA E ALTRI ORRORI

Il libro racconta la storia di una famiglia un po' al collasso, tra stress, fallimenti, crisi ormonali e adolescenti difficili. Un giorno però arriva un'amica di famiglia che li invita tutti a una festa in maschera...
Il libro in lingua originale era uscito con il titolo HAPPY FAMILY, traducibile letteralmente con "famiglia felice":

Il titolo italiano quindi, a differenza dell'originale, anticipa un po' quanto succederà nel libro inserendo la parola "orrori". Cambia poi l'intera struttura, allontanandosi ancora una volta dalla brevità dell'originale.

L'ultimo libro di Safier è uscito in italiano l'anno scorso, sempre per la Sperling & Kupfer e la traduzione di L. Bortot e S. Camatta, con il titolo L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA MUCCA INNAMORATA

Il romanzo racconta la storia della mucca Lolla, follemente innamorata dell'amore e, soprattutto, del toro Champion, un vero e proprio dongiovanni. Oltre all'amore, Lolla deve fare i conti anche con il contadino che ha deciso di mandare al macello tutta la mandria. A salvarla arriva un gatto, che le parla di un paese in cui le mucche anziché mangiate sono venerate.
Anche in questo caso, è fin troppo evidente che il titolo italiano è stato cambiato e, nello specifico, scimmiotta L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera. Difficilmente avrebbe potuto essere così anche in originale.
E infatti il libro in tedesco è uscito con un titolo secondo me magnifico, nonché decisamente distante da quello italiano: MUH!

Io un libro che ha come titolo il verso di una mucca lo avrei comprato sicuramente, un altro che invece richiama quello di un capolavoro della letteratura mondiale invece difficilmente sarebbe entrato in casa mia. Peccato che la Sperling & Kupfer non abbia voluto osare e pubblicarlo così.

Se si esclude il primo caso, tutti i libri di David Safier nel passaggio alla nostra lingua hanno subito una trasformazione evidente e, secondo me, quasi mai efficace del titolo.
Per quanto riguarda le copertine, anche le versioni italiane seguono tutte una stessa linea, proprio come le originali, che trovo però molto più belle.

Che ve ne pare?
A breve vi saprò anche dire cosa ne penso delle trame, oltre che dei titoli e delle copertine!

12 commenti:

  1. Sì, effettivamente gli editori italiani non si sono ancora resi conto che i lettori, molte volte, preferiscono i titoli (e le copertine) originali. Che sia per questo che l'editoria è in crisi? La copertina italiana di quello di Shakespeare è orribile. XD
    Comunque ho letto L'orribile karma della formica, trama geniale e molto divertente. Al più presto leggerò anche gli altri di questo autore.

    Milly

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    1. Io ne ho due pronti! "L'orribile attesa del giudizio universale" e "L'insostenibile leggerezza della mucca innamorata" (il titolo originale di questo mi fa impazzire XD).
      In questo caso le uniformazioni di titoli sono fin troppo evidenti e, trovo, anche un po' fastidiose...
      Eppure continuano a cambiarli -.-'

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  2. Di solito preferisco sempre copertine e titoli originali, ma in questo caso penso che la casa editrice italiana abbia fatto un ottimo lavoro! Le copertine italiane sono divertenti e originali, le trovo molto più belle di quelle originali, che non mi piacciono più che altro per lo sfondo a tinta unita, le illustrazioni sono molto carine. I titoli sono originali e divertenti. Quindi per una volta personalmente non mi lamento, anzi xD Tra l'altro è un autore che adoro :)

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    1. Io anche in questo caso preferisco titoli e copertine originali... anche se effettivamente avrei magari mantenuto lo stesso stile ma cambiato il colore di sfondo (anche solo di qualche semplice sfumatura). Sul titolo "Muh" quando l'ho scoperto ho riso per mezz'ora XD

      Ti saprò dire a breve l'opinione sull'autore, è tra le mie prossime letture! :)

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  3. Mi sa che anche La mia famiglia e altri orrori ricalca La mia famiglia e altri animali di Durrell, così come quello di Shakespeare... Strategia editoriale? Almeno sono coerenti :P

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    1. Cavolo! Il riferimento a "La mia famiglia e altri animali" mi era completamente sfuggito!
      Allora sì, direi che seguono tutto sommato una logica... a parte i primi due che si citano a vicenda :P
      Però non so, a me i titoli che ricalcano altri titoli non piacciono per niente :P

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  4. Ciao Elisa! Ho letto tutti i libri di Safier (è un'autore che personalmente apprezzo, visto le risate che mi fa fare!) e ti posso dire che il primo, "L'orribile karma della formica", è, per me, il migliore. Via via è andato scemando, soprattutto con l'ultimo, "L'insostenibile leggerezza della mucca innamorata", che ho addirittura abbandonato! Forse perché non sono riuscita a mettermi nei panni della mucca! xD
    Oltre al totale cambiamento dei titoli, li hanno anche fatti diventare particolarmente lunghi e pesanti! :/ Anche se hanno tenuto i colori di base delle copertine (arancio e giallo) originali, così da dare continuità ai suoi libri! :)
    Buone letture!!! ^^

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    1. Concordo sì! Allungati e appesantiti... preferisco di gran lunga gli originali!

      Ahahaha sul mettermi nei panni di una mucca non avevo mai pensato... ora sono ancor più curiosa di leggerlo però :P

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  5. Sembra quasi che noi italiani abbiamo bisogno di tanti giri di parole per scegliere un libro...ma per quello non c'è la trama!
    Io continuo a dire che i titoli dovrebbero essere tradotti letteralmente a parte quando effettivamente impossibile per mancanza di termini in italiano della parola. Se un autore ha scelto un titolo per il suo libro ci sarà un motivo!!!!
    Per le copertine è un altro discorso, capisco che ogni casa editrice abbia il suo stile e scelga delle copertine apposite per le edizioni nel nostro paese!

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    1. ovviamente dopo trama andava un punto di domanda...pardon!

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    2. Tranquilla, avevo immaginato :)

      Concordo pienamente con il discorso del titolo!
      Anche perché con questi cambiamenti si perdono certe sfumature, certe ambiguità, sicuramente volute dell'autore originale (anche in Germania "Gesù ti ama" suona sicuramente ambiguo, così come "Muh!" crea un effetto buffissimo). Gli editori italiani hanno il brutto vizio di appiattire il tutto. :(

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  6. Ti è sfuggito un errore, la traduzione del titolo tedesco "Jesus liebt mich" è "Gesù mi ama", non "Gesù ti ama"

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