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giovedì 14 marzo 2013

STORIA DEI CAPELLI- Alan Pauls

Cosa passa per la testa di un uomo mentre si sottopone al rito noioso e ansiogeno del taglio dei capelli? Attraverso un flusso narrativo fatto di pensieri, ricordi ed eventi in presa diretta, entriamo in quella testa che sta per essere cambiata per sempre dal taglio di capelli perfetto. Una vita intera rivisitata attraverso il filtro della sua ossessione: i capelli. L’infanzia e l’adolescenza negli anni Settanta dominati dai tagli afro, il rapporto con un miglior amico insopportabile dai riccioli curatissimi, una moglie a cui viene rubata misteriosamente una parrucca, un cane che quando viene tosato diventa irascibile, e soprattutto un nuovo parrucchiere: Celso, un paraguayano che ha il potere di cambiare le vite che lo sfiorano con la leggerezza affilata del suo tocco di forbici.

Ho sempre avuto un rapporto strano con i miei capelli. Li asciugo sempre di fretta, tendo a non pettinarmi se non quando strettamente indispensabile (e infatti solitamente ho una criniera in testa) e vado dal parrucchiere massimo due volte all'anno, quando proprio non riesco più a tenerli nemmeno legati.

Per cui non è stato proprio semplice per me comprendere e identificarmi con il protagonista e la sua ossessione verso i suoi capelli. Un'ossessione che lo accompagna da sempre e che da sempre ha scandito la sua storia, la sua vita e il suo rapporto con gli altri. La moda dei capelli afro, quando era adolescente negli anni '70. Il rapporto con il migliore amico riccioluto, verso il quale ha sempre provato una sorta di invidia che non se n'è andata con gli anni e che lo porta a non richiamarlo mai e a rifuggire da ogni contatto. La storia con sua moglie, che un taglio di capelli nuovo e ben riuscito può cambiare e cancellare. Le difficoltà con il cane, che, come il padrone, è fin troppo suscettibile a tagli e tosature mal riuscite. Il protagonista ci racconta tutto questo, con un lunghissimo flusso di pensieri scatenato dal suo ultimo taglio. Un taglio perfetto, che mai aveva avuto prima, a opera di Celso, uno strano parrucchiere paraguayano che con le sue forbici riesce a fare magie e a cambiare la vita. Un parrucchiere dal passato oscuro, che il protagonista scoprirà suo malgrado.

E' difficile fare un riassunto della trama di questo libro, così come lo è tirare le fila di qualunque flusso di pensieri, di cui si capisce il filo conduttore ma non sempre i vari passaggi. E a un certo punto, verso la fine, ammetto di essermi un po' persa e di non essere più riuscita a seguire quello che veniva raccontato. Poche pagine a cui forse non ho dedicato la giusta attenzione o che semplicemente, forse, vogliono essere oscure e divagare come qualunque mente troppo piena e troppo oppressa fa.
Però ammetto che questa mia difficoltà finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, rovinando in parte il giudizio positivo che avevo avuto di questo libro fino a quel momento. Forse mi aspettavo si rimanesse più concentrati sul protagonista, forse dalla sinossi credevo che le magie e la capacità di Celso di cambiare la vita andassero oltre. 

Non è un libro brutto, assolutamente. E l'abilità dell'autore nel condurre la storia tramite un semplice flusso di pensieri è indubbia. Però è un romanzo diverso da tutti quelli sudamericani che ho letto finora e forse, semplicemente, non me l'aspettavo e non sono riuscita quindi ad apprezzarlo appieno.

Nota alla traduzione: davvero ben fatta! Anche per la traduttrice non deve essere stato facile seguire questi pensieri e renderli in un'altra lingua. Ma ci è riuscita egregiamente.

Titolo: Storia dei capelli
Autore: Alan Pauls
Traduttore: Maria Nicola
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: Sur
ISBN: 978-88-97505-12-9
Prezzo di copertina: 15,00 €
Acquista su Amazon:
formato brossura: Storia dei capelli
formato kindle: Storia dei capelli

2 commenti:

  1. Aspettavo la tua recensione, lo devo dire. Pensavo di acquistarlo in ebook perché mi attira la copertina, l'idea, la particolarità. Insomma, tutte quelle cose che immagino abbiano attirato anche te.
    Però... non ero convintissima. Un flusso di coscienza e la centralità dei capelli non sembravano particolarmente allettanti. Infine penso lo acquisterò, però con calma. Anche dalle tue parole sospetto che non sia niente di stratosferico.

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    1. Non è male eh, davvero... però buh, mi aspettavo molto di più e il fatto di essermi persa a un certo punto (vero la fine in realtà eh, quando mi mancavano una trentina di pagine) mi ha un po' demoralizzata.
      Se ti capita l'occasione comunque leggilo... però, come dici tu, puoi fare con calma.

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