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martedì 19 marzo 2013

CIELO DI SABBIA - Joe R. Lansdale

Oklahoma, anni Trenta. Jack ha appena finito di seppellire entrambi i genitori e si aggira tra le rovine della sua casa, distrutta da una delle tempeste di sabbia che sconvolgono lo Stato, quando vede arrivare Jane e suo fratello Tony. Anche loro hanno perso tutto quello che avevano, e vagano in un mondo senza vita, nel quale tutto, dalle piante al cibo, è sommerso sotto uno strato di polvere rossa. Ai tre ragazzi non rimane che rubare una macchina (il cui padrone è morto anche lui nella tempesta) e partire alla volta del Texas orientale, nella speranza di trovare pace e un'occasione per ricominciare a vivere. Ma la strada fino in Texas, tra rapinatori e vagabondi, cavallette e alligatori, deliziose vedove e spietati sfruttatori, si rivelerà lunga e tortuosa, e costringerà i tre ragazzi a crescere e a confrontarsi con quel misto inestricabile di malvagità e solidarietà che alberga in ogni essere umano.

Non so se nei paesi o nelle città in cui abitate voi capitano mai quelle giornate con un vento strano, quasi caldo, che tira in folate fortissime e che, soprattutto, deposita sulle auto e su tutto quello che incontra una sottile patina  rossastra. Il vento del Sahara, dovrebbe essere, che porta in giro per il mondo la sabbia del deserto. Un vento piacevole per la prima mezz'ora, fastidioso ed irritante subito dopo.
Questo vento e questa sabbia sono le prime cose che mi sono venute in mente non appena ho aperto "Cielo di Sabbia" di Lansdale. Certo, in Oklahoma si tratta di vere e proprie tempeste, che travolgono tutto e tutti, che arrivano all'improvviso e non lasciano scampo. Puoi scegliere solo tra il morire o il fuggire.

E i tre protagonisti di questo romanzo optano per la seconda opzione, dopo che i genitori sono spariti o morti: di malattia e di suicidio di fronte al dolore quelli di Jack, con un venditore di Bibbie e sotto un trattore quelli di Jane e Tony. Che altro cosa possono fare lì da soli in mezzo alla sabbia questi tre ragazzi? Prendere in prestito un'auto ad esempio, tanto il proprietario è morto e ci vorrà un po' prima che se ne accorga. E partire, in cerca di un posto migliore. Il loro viaggio li porterà a vivere le situazioni più disparate: conosceranno tre ladri che hanno appena derubato una banca e si sono fatti fregare dal quarto membro della banda; incontreranno bande di hoboes, uomini e donne senza una casa che si spostano saltando sui treni; andranno a lavorare in una piantagione di piselli e per finire si uniranno a un circo. 

"Cielo di sabbia" è sostanzialmente un romanzo per ragazzi, un po' picaresco e un po' di formazione, che però tutto sommato fa bene anche agli adulti,  perché offre la possibilità di guardare il mondo e tutte le sue brutture in modo più ottimista e di inseguire quella vita e quei sogni che a volte, per un motivo o per l'altro, si è costretti ad abbandonare. I tre protagonisti sono molto ben riusciti (anche se Jane con la sua saccenza è un po' irritante... ma non potrebbe essere altrimenti, "lei legge tanto"), così come lo è tutta la galleria di personaggi che incontrano durante il loro rocambolesco viaggio. Ce n'è di tutti i tipi: tanti ritratti di una società, quella americana della grande depressione, che di speranza ne ha ben poca. Al punto che persino i criminali riescono quasi a fare pena.

Però c'è un però. Ed è quel però comune a tutti gli autori che hanno scritto un vero e proprio capolavoro nella loro vita e le cui opere, precedenti o successive, subiranno sempre il paragone con questo capolavoro. Quello di Lansdale è "La sottile linea scura", libro bellissimo che mi aveva fatto innamorare di lui, del suo stile, dei suoi personaggi e che dovete assolutamente leggere. E "Cielo di sabbia", per quanto divertente, scorrevole e piacevole da leggere, non gli si avvicina minimamente.Ho riso, certo. Mi sono appassionata al viaggio di questi tre ragazzi e al loro modo di vivere e di affrontare, non giorno per giorno ma momento per momento, tutto quello che capita loro davanti.
Ma a mio avviso manca qualcosa per renderlo indimenticabile, anche se non saprei dirvi bene che cosa.

Sicuramente merita la lettura. Però, nel caso in cui questo fosse il vostro primo approccio con Lansdale e non vi lasciasse del tutto soddisfatti, fatemi il favore di dargli una seconda possibilità con il romanzo che vi ho citato prima. Se invece già questo vi è piaciuto tanto, non oso immaginare cosa proverete per l'altro!

Nota alla traduzione: ho trovato un "pisquano" lì in mezzo che mi ha lasciata un po' perplessa... soprattutto visto che siamo negli Stati Uniti. Però magari nell'originale c'era un termine altrettanto dialettale e colloquiale che il traduttore ha avuto difficoltà a rendere nella nostra lingua. Nel complesso ben fatta direi comunque.

Titolo: Cielo di sabbia
Autore: Joe R. Lansdale
Traduttore: Luca Conti
Pagine: 234
Anno di pubblicazione: 2011
Editore: Einaudi
ISBN: 978-8806208578
Prezzo di copertina: 17,00 €
Acquista su Amazon:
formato brossura: Cielo di sabbia

17 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro (di regola non amo gli scrittori statunitensi quindi sono poco informata su di loro). La tua recensione mi ha incuriosito, credo che approfondirò la conoscenza di questo autore :)

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    1. Io ho scoperto gli scrittori americani solo negli ultimi anni. E non tutti riesco ancora a leggerli (con McCarthy ho qualche difficoltà e con DeLillo nemmeno ci provo, mi sono bastate due pagine per rendermi conto che non ci capivo niente :P)

      Lansdale però scrive in un modo ancora diverso e secondo me una possibilità bisogna dargliela anche se non si ama questa letteratura :)

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  2. Dico solo che dopo aver letto Acqua buia, tutti mi han detto "se ti è piaciuto, chissà come sarà con La sottile linea scura!!!!!!!!!"
    Così l'ho regalato al mio ragazzo e dopo me lo faccio prestare. Mi ha scritto ieri e poi ribadito per telefono che è S T U P E N D O :) Considerando che non è mai stato un gran lettore, direi che è molto avvincente :)
    Questo l'ho comprato in ebook da leggere dopo La sottile linea scura!

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    1. "La sottile linea scura" me l'aveva prestato una mia amica qualche tempo fa... io non avevo mai nemmeno sentito nominare questo autore, figurati. Però è davvero uno di quei libri imprescindibili! Quindi, sbrigati a fartelo prestare! :P

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    2. (ps: tra l'altro mi hai messo un po' di ansia perché tra i motivi per cui non seguiresti un lit-blog c'è quello del riassunto della trama :P)

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    3. ahahXD maddai!
      Comunque la salto sempre! :P

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    4. O meglio, salto quella in corsivo, e leggo quella che scrivi tu nel consiglio o sconsiglio :) bene o male di che parla salta fuori, no? :P

      Tra l'altro a volte io sono un po' sospettosa e timorosa verso le quarte di copertina, a volte rivelano troppo... :/

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    5. Effettivamente sì, a volte le quarte di copertina rivelano troppo o sono un po' troppo fuorvianti... per quello che poi faccio anche io una specie di riassunto. Anche perché mi sono resa conto che se non faccio mente locale della trama nella mia testa non riesco a scrivere il resto :/

      Comunque credo che quella in corsivo la saltino tutti :P

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  3. Mi ispira parecchio, grazie della segnalazione!

    Chiara
    librisucculenti.blogspot.it

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  4. 'Pisquano' mi fa sempre pensare a Silente, quando la Skeeter lo definisce un 'obsoleto pisquano' xD
    A parte questo... beh, io adoro Lansdale, ma questo non l'ho ancora letto. Per me i suoi capolavori sono Il mambo degli orsi, In fondo alla palude e Tramonto e polvere. Credo che presto ritornerò anche sulla serie di Hap&Leo, che sono tra i personaggi che adoro di più in assoluto...
    ... madonna, che commento inutile che ho scritto xD

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    1. Io in realtà di questo autore ho letto pochissimo! Oltre a questo e a "La sottile linea scura" ho letto solo "Rumble Tumble"... devo rimediare!

      Più che altro... ma "pisquano" non è un regionalismo (o comunque un "nordismo"?)

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  5. Ciao Elisa! Ti scrivo per comunicarti che ho assegnato il Liebster Award al tuo blog, poichè "La lettrice rampante" è una pagina davvero bella, curata e piena di contenuti interessanti! Questo è il link in cui puoi trovare la menzione e le domande che ho posto ai blogger premiati: http://athenaenoctua2013.blogspot.it/2013/03/liebster-blog-award.html
    Buona giornata. Cristina

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    1. Ciao! Ti ringrazio davvero tantissimo!!
      Appena ho un po' di tempo rispondo alle tue domande! :)

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  6. Questo autore mi piace moltissimo , proprio in questo periodo stò leggendo la serie di Hap e Leonard e l'adoro !
    "La sottile linea scura" non l'ho ancora letto, dai commenti devo assolutamente rimediare!
    Vado totalmente off topic ma per associazione (vaga) ( la serie di hap e leonard è pubblicata da Einaudi come la serie che stò per citare )mi viene da chiederti se hai mai letto Fred Vargas autrice con uno stile completamente diverso e francese ( l'ho detto che ero off topic! :-) ...) e la sua serie col commissario Adamsberg ( figura che venero) .
    Mi piacerebbe proprio sapere che ne pensi di questa autrice e dei suoi libri.
    Dalia

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    1. Della serie di Hap e Leonard ne ho letto solo uno e anche io mi sa che devo porvi rimedio! :)

      Per quanto riguarda la Vargas, sì! Ho letto la Trilogia di Adamsberg in un pomeriggio, perché non riuscivo a staccarmene! Mi piace molto il modo di scrivere della Vargas e il suo modo abbastanza classico di impostare i gialli. L'avevo scoperta con "Chi è morto alzi la mano" e ne ero rimasta piacevolmente sorpresa!

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    2. Ah! :-)
      L'avevo appunto pensato potesse piacerti ! :-)
      Io mi son trovata un giorno in biblioteca e mi son portata a casa il primo di Adamsberg ( L'uomo dei cerchi azzurri) dopo 2 giorni mi son precipitata e ho portato a casa i restanti 6 della sua serie ! :-)
      Della serie degli "evangelisti" invece mi manca proprio di legger " Chi è morto alzi la mano"rimedierò presto! :-)
      Dalia

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