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martedì 7 agosto 2012

MIRACOLO A MAIORCA - Sebastià Alzamora

Isola di Maiorca, anni Venti: Pere de Son Gall giovane contadino romantico e geniale, ha due sogni. Il primo: costruire una macchina volante dallo stranissimo nome, Cometagiraviò, simile a un elicottero ma molto più leggero e sta secondo: conquistare il cuore della celestiale Maria Boscana figlia dei vicini di casa con cui i suoi - accidenti - sono in rotta da una vita. Come in tutti i paesi del mondo, anche a Llucmajor sparlare è un'arte molto amata, e le voci si diffondono in fretta: Pere viene quasi trattato come il pazzo del villaggio, ricoperto di lazzi e burle. Ma il suo desiderio di volare e il suo amore cieco per Maria non conoscono limiti. Il suo progetto riscuote anche sostegni e apprezzamenti: anzi, una poetessa piuttosto influente prende le sue parti on grande energia. E Maria è tutt'altro che insensibile al ascino di un uomo così originale e temerario. Intanto, da Barcellona arriva una delegazione della "Lliga del Bon Mot": tre donne buffe e indimenticabili che combattono a spada le cattive maniere...

Ormai lo sapete, ho un debole per la letteratura spagnola. E ho un debole anche per i libri editi dalla Marcos y Marcos, una casa editrice indipendente che per ora mi ha sempre regalato dei romanzi stupendi, che ho amato molto. Sono stati loro a portare in Italia la saga di Jasper Fforde con protagonista Thursday Next (che se amate i libri e il mondo della letteratura vi consiglio assolutamente di leggere). Sono stati loro a scoprire il romanzo di Fulvio Ervas "Se ti abbraccio non aver paura" e a dare voce a una malattia, l'autismo, di cui si sa e si parla troppo poco. Quindi un giorno mi sono messa a curiosare nel loro catalogo e ho trovato questo libro, dalla copertina magnifica. Ne ho poi letto la trama e sono rimasta affascinata. Non potevo non leggerlo!


Il libro, ambientato negli anni '20 alle Baleari, prende spunto da una storia vera e ci aggiunge quel tocco buffo, romantico e delicato che solo certi romanzi di autori spagnoli riescono ad avere. Pere de Son Gall, protagonista principale di questa storia, è un contadino da poco rimasto orfano di padre che sogna di volare. E per farlo cerca di costruire il "cometagiroaviò", una specie di elicottero, a cui dedica anima e corpo (nonché tutti i suoi risparmi), perché sa che si tratta di un'idea geniale. E anche perché se non avesse questo suo progetto a distrarlo non riuscirebbe a non pensare alla bella Maria, figlia del suo vicino di casa che, a causa di un misterioso litigio del passato, ostacola in tutti i modi il loro amore. In paese ovviamente il suo progetto viene deriso da tutti: d'altronde il ragazzo è solo un illuso, un sognatore che ha causato solo dispiaceri in famiglia. Ma ben presto tutti si renderanno conto che se si vuole volare, si può.

Accanto a lui, si muovono altri personaggi del paese: il sindaco don Tomás, vedovo da poco a causa di un tragico incidente occorso alla moglie mentre stava per tenere un comizio, l'amico sboccato Busca Llarga che segue Pere in tutte le sue avventure, il prete zozzone che non riesce a resistere al fascino delle belle donne e dell'alcool, e le tre dame della "Lliga del del Bon Mot", che arriveranno sull'isola per cercare di diffondere l'uso delle buone maniere creando non poco scompiglio tra tutti gli abitanti. E poi c'è la poetessa Maria Antonia Salvà che funge da cupido per tutti gli abitanti.



La forza del libro sta nella descrizione incredibile e ben riuscita della vita dell'isola negli anni '20, con tutte le caratteristiche e i rapporti tra i vari personaggi che fungono da motore dell'azione. Non è difficile leggendo immaginare di trovarsi in mezzo a loro, di sorridere di fronte a certi loro atteggiamenti, alla loro ingenuità e al loro modo di vedere il mondo. Si prova immediatamente simpatia per alcuni di loro, antipatia per altri, come succede davvero (e ancora oggi, 90 anni dopo, in certi contesti).
E poi c'è l'amore sullo sfondo, un'amore dolce, ingenuo, passionale, che solo i romantici e i sognatori possono avere.


Davvero carino!

Nota alla traduzione: e qui arriva la nota dolente. Perché io capisco la necessità di adeguarsi al linguaggio tipico dell'epoca, molto meno diretto di quello di oggi. Capisco anche che sia veramente difficile tradurre dal catalano e che certe note e certe scelte traduttive siano inevitabili. Ma qui ci troviamo di fronte a delle scelte davvero azzardate, che più di una volta mi hanno fatto storcere il naso. So di essere pignola, ma trovarsi di fronte a espressioni come "porco dieci", "mi piace la tua patonza" sia un tantino esagerato. Oltre al fatto che troppo spesso mancano virgole, sparisce la consecutio temporum, con presente e passato che si alternano senza motivo nella stessa frase. Il risultato è quasi grottesco. Certo, bisognerebbe leggere l'originale e capire se davvero sia voluto. Ma io credo che questa traduzione tolga al libro parte della sua poesia. Ed è un peccato.

Titolo: Miracolo a Maiorca
Autore: Sebastiá Alzamora
Traduttore: Glauco Felici
Pagine: 286
Prezzo di copertina: 16,50 €
Editore: Marcos y Marcos
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