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mercoledì 2 marzo 2011

LA LETTRICE- Annie Francois

Un piccolo libro per chi ama i libri, per chi, prima ancora del contenuto, ama l'oggetto in sé. Annie Francois analizza tutti i possibili piaceri - da quello tattile a quello olfattivo - nonché gli aspetti - la grana della carta, la copertina, il risvolto - legati al libro. Conosce, e alimenta, le manie del lettore "bulimico": il timore di sciuparlo, di prestarlo, di rovinarlo se preso in prestito; il rito lacerante della scelta dei libri da portare in vacanza, il dramma di doverne buttare alcuni per questioni di spazio. Scopriamo allora che altri, maneggiando e leggendo un libro, vivono emozioni simili alle nostre, che essere lettori ci dà un senso di appartenenza, ci fa sentire meno soli al mondo.


Vi siete mai fermati un attimo a pensare a tutte le "manie" e le abitudini che avete quando leggete un libro? Io ad esempio odio fare le orecchie nell'angolo, scrivere appunti o sottolineare le pagine. Leggo praticamente ovunque. Non riesco a partire per le vacanze senza uno o due (o tre o quattro, in base a dove vado e a quanto è lunga la vacanza) libri in valigia. Amo consigliare e regalare o prestare libri che ho amato molto (che soddisfazione quando ti dico "che bello il libro che mi ha prestato/consigliato/regalato). Non ho grossi problemi a prendere a prestito libri, da amici o in biblioteca, anche se capita spesso che poi dopo un po', approfittando di qualche sconto, compri un libro che ho amato molto per poterlo avere e rileggere quando mi va.
Annie Francoise in questo piccolo libretto, che tutti gli amanti della lettura dovrebbero leggere, ci racconta le sue manie letterarie. E devo ammettere che in alcune è facile e bello riconoscersi. Ho anche io ad esempio come l'autrice una sorta di passione per i dizionari (vorrei comprarne di continuo). Anche io, come lei, ho problemi di spazio e al momento inizio ad avere libri impilati su altri perché ho esaurito le mensole. Anche io, come ci racconta nel capitolo "Nevrastenia", capisco quanto sono depressa da quanta voglia ho di leggere: se sto male male male, nemmeno un libro ha la capacità di ritirarmi su (forse qualche fumetto). E anche io, come lei, mi riconoscono in quasi tutti i sintomi de la "Patologia Generale del Lettore": mal di schiena per aver letto nelle posizioni più strane, sordità quando sono immersa in un libro (di solito poi mi interrompe la puzza di bruciato o mia mamma che urla), insonnia e occhiaie se sto leggendo qualcosa da cui è impossibile staccarsi, sbalzi emotivi tipici delle sindrmi pre-mestruali e/o della menopausa anche se non sono in nessuna delle due fasi... Potrei andare avanti ore... E sono sicura che molti lettori di questo blog provino esattamente le stesse cose.

Leggetelo, e se anche aveste avuto qualche dubbio di essere soli, ora saprete che quando si ha tra le mani un libro non si è mai da soli.

Nota alla traduzione: qualche nota necessaria, in quanto presenti diversi riferimenti culturali alla Francia. Ma non disturbano troppo.

Per un lettore, anche modesto, il disamore alla lettura costituisce un sintomo: "Non ho nemmeno più voglia di leggere" significa che si è toccato il fondo della depressione, della stanchezza, del dolore.

Perché, di fronte alla lettura, non soltanto i cittadini non sono uguali, uomini e donne non più divisi, ma l'individuo stesso non reagisce in modo identico. Il libro può essere saporito o indigesto, il lettore sazio o affamato. Il suo appetito varia in funzione del suo temperamento, ma anche delle stagioni, delle circostanze, dei luoghi, della compagnia, della pace, del rumore, della carenza, dell'abbondanza, dell'amore, dell'odio. Egli segue i moti dell'umore e del cuore, le fluttuazioni del morale e del fisico.

1 commento:

  1. Ciao Lettrice Rampante! Ti scrivo per segnalarti un sondaggio che abbiamo lanciato nella rete: "Qul è il libro italiano degli ultimi dieci anni che ha maggiormente influenzato l'immaginario collettivo?". Saremmo felici se ti andasse di rispondere (puoi farlo qui http://in-between-words.blogspot.com/2011/03/il-libro-italiano-del-decennio.html).
    Grazie! :)

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