Pagine

giovedì 30 dicembre 2010

FOLLIE DI BROOKLYN- Paul Auster

Nathan Glass è un assicuratore in pensione in cattivi rapporti con la ex moglie e la figlia. Dopo una pesante operazione chirurgica, e senza una lunga prospettiva di vita, decide di finire i suoi giorni a Brooklyn, nel quartiere dove è nato. Qui ritrova il nipote Tom, ormai ingrigito commesso di libreria, Lucy, la figlioletta della sorella di Tom, e, mentre è in viaggio per il Vermont, anche la donna della sua vita... Tutti e quattro tornano a Brooklyn e le cose si mettono bene, finché non arriva un fatidico 11 settembre...

Dopo aver letto "Moon Palace" mi ero quasi convinta a non leggere più nulla di questo autore, talmente mi aveva annoiata e delusa quel romanzo (o meglio, era fantastica la prima parte e terribile la seconda).
Poi però una mia amica mi ha parlato di questo, descrivendolo come un capolavoro, e, dato che abbiamo gusti molto simili, me lo sono fatta prestare.E ho fatto proprio bene. Un libro semplicemente stupendo.
I personaggi sono tutti incredibili. A partire da Nathan, il nostro narratore, che si trasferisce a Brooklyn per morire in santa pace e che lì ritrova suo nipote Tom e tutta una serie di altri fantastici personaggi (il libraio-falsario Harry Brightman, la piccola Lucy e la signora Joyce e la figlia) le cui vite si intersecheranno alla sua, animandola e rendendola più degna di essere vissuta. Nel mentre, porta avanti il suo progetto di scrivere un romanzo che raccolga tutte le follie che le persone comuni fanno ogni giorno, e che le accomunano a tutte le altre.
Un libro geniale, narrato in modo esemplare (bella l'idea di anticipare qualche elemento dicendo poi "ma ne parleremo più avanti"), che elogia le persone più comuni e fa capire che anche quelle che sembrano migliori di altre, in realtà sono fragili come tutti.
Bellissimo il finale!
Da leggere assolutamente!

Nota alla traduzione: complimenti al traduttore, che è riuscito a destreggiarsi in modo egregio tra tutti i doppi significati dei termini inglesi, senza appesantire troppo la versione italiana. Ben fatto!

"Sei proprio sicura di te, per la miseria"
"Devo esserlo, Tom. Se non lo fossi non sarei qui. Non avrei le mie valigie che mi aspettano in macchina. Non saprei che tu sei l'uomo della mia vita."

"La gente prova quello che prova. Chi sono io per dire che hanno torto?"

"Mai sottovalutare il potere dei libri"

3 commenti:

  1. L'ho messo nella mia lista dei desideri dopo aver letto la tua entusiastica recensione :D

    RispondiElimina
  2. Che gran libro...l'ho letto e consigliato a tutti quelli che potevo.Adoro Auster.

    RispondiElimina
  3. Iniziato ieri: GRAZIE della dritta. Come ho potuto fino ad ora non leggere Auster?

    RispondiElimina