"L'unico locale aperto tutta la notte è la casa", dice Ambrose Bierce. E intorno alla casa ruota la turbinosa vita della famiglia Belitre. Nonno, nonna, papà, mamma e sei ragazzi dai nove ai ventotto anni, nell'arco di una torrida estate spagnola, traslocano da un piccolo appartamento di periferia in un palazzina a due piani con soffitta, giardino e ciliegio, nel cuore di una Madrid anni Ottanta, culla del lavoro, dello stress, dello stordimento notturno. E intorno alla casa, sempre spalancata davanti al bisogno di conforto, alle domande, agli inciampi del tempo, i Belitre crescono e invecchiano, muoiono e si divertono, mentono, si interrogano e si rispondono, in un misto di tenerezza e commozione, di grandi e sonore risate."
Mamma mia che libro! Scoperto per caso navigando su aNobii e letto tutto d'un fiato dalle 18 di ieri pomeriggio fino a notte fonda. Era impossibile fermarsi. Era impossibile pensare di aspettare un giorno per continuare e finire le vicende di questa famiglia tutta particolare, che lotta ogni giorno per sembrare "normale".
La famiglia Belitre è una famiglia tipica: nonno Abelardo poeta, che compone versi e conversa abitualmente con Dio, e nonna Alma, intellettuale, che vive a letto perché ha deciso e che narra del suo passato amoroso con intellettuali spagnoli, due genitori sui cinquant'anni che cercano come possono di mandare avanti la famiglia, di crescere i sei figli, ognuno con i suoi problemi più o meno gravi (dal piccolo Matías, affetto da una terribile sindrome che lo porta a identificarsi con le posizioni di comando, a Nacho, instancabile rubacuori, a Basilio, talmente brutto che il suo unico sogno è quello di diventare invisibile). A sconvolgere le loro vite saranno due arrivi: quello di Sara, nuova "badante" della nonna, che farà perdere la testa a tutti gli esemplari di sesso maschile della famiglia, sconvolgendo equilibri e facendo nascere gelosie e ribellioni; e quello dello psicologo seguace di Freud, assunto per curare il problema di bruttezza di Basilio, che si stabilirà in una tenda nel giardino dei Belitre e si convertirà presto in consigliere di tutta la famiglia.
Nel finale tutto tornerà al suo posto, se un posto ce l'ha mai avuto. Ritornerà l'equilibrio, ma senza buonismi o fini troppo lieti.
Un libro incredibile, che fa ridere e commuovere, che fa riflettere su certi aspetti della vita di ogni persona raccontandoli in modo a volte diretto ma comunque ironico: la crisi di mezza età dei cinquatenni, il senso di inadeguatezza verso il mondo che ci circonda, la malattia e le sue ripercussioni sulla famiglia, la difficoltà di innamorarsi o la paura di farlo.
Tanti personaggi, con tante caratteristiche diverse, che si ritrovano tutte insieme nell'unico posto che è aperto tutta la notte: casa.
Da leggere assolutamente!
Nota alla traduzione: troppe note, a volte superflue (ma forse perché ho qualche conoscenza della storia della letteratura e della cultura spagnola) e qualche problema grammaticale.
"Al posto di polizze assicurative gli sarebbe piaciuto vendere suicidi e assassinii- uscite d'emergenza da questo mondo imbecille- invece di impalcature a sostegno di un'esistenza barcollante."
"I temporali estivi non se li aspetta nessuno. Come l'amore, scoppiano d'improvviso, ti sorprendono nel posto sbagliato al momento sbagliato, ti obbligano a correre, saltare, fuggire, cercare riparo. E poi, d'improvviso, ecco di nuovo il sole, che tira per le orecchie un arcobaleno."
Mamma mia che libro! Scoperto per caso navigando su aNobii e letto tutto d'un fiato dalle 18 di ieri pomeriggio fino a notte fonda. Era impossibile fermarsi. Era impossibile pensare di aspettare un giorno per continuare e finire le vicende di questa famiglia tutta particolare, che lotta ogni giorno per sembrare "normale".
La famiglia Belitre è una famiglia tipica: nonno Abelardo poeta, che compone versi e conversa abitualmente con Dio, e nonna Alma, intellettuale, che vive a letto perché ha deciso e che narra del suo passato amoroso con intellettuali spagnoli, due genitori sui cinquant'anni che cercano come possono di mandare avanti la famiglia, di crescere i sei figli, ognuno con i suoi problemi più o meno gravi (dal piccolo Matías, affetto da una terribile sindrome che lo porta a identificarsi con le posizioni di comando, a Nacho, instancabile rubacuori, a Basilio, talmente brutto che il suo unico sogno è quello di diventare invisibile). A sconvolgere le loro vite saranno due arrivi: quello di Sara, nuova "badante" della nonna, che farà perdere la testa a tutti gli esemplari di sesso maschile della famiglia, sconvolgendo equilibri e facendo nascere gelosie e ribellioni; e quello dello psicologo seguace di Freud, assunto per curare il problema di bruttezza di Basilio, che si stabilirà in una tenda nel giardino dei Belitre e si convertirà presto in consigliere di tutta la famiglia.
Nel finale tutto tornerà al suo posto, se un posto ce l'ha mai avuto. Ritornerà l'equilibrio, ma senza buonismi o fini troppo lieti.
Un libro incredibile, che fa ridere e commuovere, che fa riflettere su certi aspetti della vita di ogni persona raccontandoli in modo a volte diretto ma comunque ironico: la crisi di mezza età dei cinquatenni, il senso di inadeguatezza verso il mondo che ci circonda, la malattia e le sue ripercussioni sulla famiglia, la difficoltà di innamorarsi o la paura di farlo.
Tanti personaggi, con tante caratteristiche diverse, che si ritrovano tutte insieme nell'unico posto che è aperto tutta la notte: casa.
Da leggere assolutamente!
Nota alla traduzione: troppe note, a volte superflue (ma forse perché ho qualche conoscenza della storia della letteratura e della cultura spagnola) e qualche problema grammaticale.
"Al posto di polizze assicurative gli sarebbe piaciuto vendere suicidi e assassinii- uscite d'emergenza da questo mondo imbecille- invece di impalcature a sostegno di un'esistenza barcollante."
"I temporali estivi non se li aspetta nessuno. Come l'amore, scoppiano d'improvviso, ti sorprendono nel posto sbagliato al momento sbagliato, ti obbligano a correre, saltare, fuggire, cercare riparo. E poi, d'improvviso, ecco di nuovo il sole, che tira per le orecchie un arcobaleno."
Mi hai straconvinto. Lo cerco questo pomeriggio.
RispondiEliminaMi fa molto piacere!
RispondiEliminaA me ha entusiasmato veramente tanto, non riuscivo proprio a staccarmi... Spero abbia lo stesso effetto anche su di te e su chiunque altro ha deciso di leggerlo dopo il mio commento :)
Mi dichiaro prossimo compratore del romanzo. Anche io sono straconvinto.
RispondiEliminaCiao Elisa.
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto molto questo libro e mi son trovata completamente d'accordo con la tua recensione.
Ma non mi riesce capire la risata generale alla proiezione del "giovane sherlock holmes"... Perchè ridono tutti???
Comprato ad un mercatino a soli 2€... comincio a leggerlo adesso!
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