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venerdì 10 settembre 2010

DONNA PER CASO-Jonathan Coe

Per Maria non c'è nulla di certo. La sua vita è una sequenza di episodi accidentali. L'amicizia di chi la circonda non la smuove, e non la smuovono neppure le reiterate offerte di matrimonio da parte di Ronny, innamorato devoto. Le piace vivere dentro i confini che certamente sente come il suo mondo ma che altrettanto sicuramente sa non essere prodotto di una "sua" precisa volontà. Si laurea, si sposa, ha un figlio e continua a non capire come di quegli eventi si possa dire "la mia vita". Esiste un grimaldello capace di far saltare l'apparente freddezza esistenziale di Maria? O tutto è destinato a finire com'è cominciato, vale a dire "per caso"? "Donna per caso" è il primo romanzo di Jonathan Coe.

E con questo credo di aver letto tutti i romanzi di Coe (le biografie no, ma magari più avanti).
Che dire di questo romanzo, il primo scritto da Coe (anche se arrivato in Italia solo dopo il successo della Casa del Sonno e della Famiglia Wishaw)? Sebbene abbia letto pareri contrastanti, anche tra gli amanti di questo grande autore, devo dire che a me non è dispiaciuto per nulla. Forse non tanto per la storia narrata (a lungo andare sta protagonista diventa un po' irritante, soprattutto per questo suo affidarsi al caso e lasciare che nulla intorno a sé la tocchi), ma per lo stile. Un narratore onniscente, che ogni tanto chiede scusa al lettore per la sua pedanteria o per la sua difficoltà a spiegare certi concetti. Un narratore che decide cosa merita che noi sappiamo della vita di questa donna e cosa no, e che quasi "parla" con i lettori. Questa è la genialità di questo libro, una caratteristica di Coe che si ritrova spesso in altri suoi romanzi, anche se forse mai in modo così marcato. Certo, a livello di trama, tutti gli altri sono molto meglio, forse perchè in questo una vera trama non c'è, è solo un seguire la protagonista attraverso le sue giornate.
Molto belle le ultime tre righe, con quel senso, ancora una volta, di essere in balia del destino.
E poi, ci sono certe perle qua e là che meritano proprio.

"Winnifred era tutto ciò che Maria non era, e anche di più. Era una persona felice, aperta, fiduciosa e sicura di sé che credeva nella benevolenza di Dio, nella santità del matrimonio e nella bontà innata della natura umana. Era idiota anche in altri modi comunque."

"Maria, la cui natura era essenzialmente fiduciosa, non aveva mai creduto in Dio, ma d'altro canto non aveva alcuna prova inconfutabile che lui credesse in lei"

Nota alla traduzione: non male!

2 commenti:

  1. Jonathan Coe in Italia. Sarà ospite domenica 10 ottobre alle ore 18,30 presso la Chiesa di San Domenico di Alba per presentare il suo ultimo libro I Terribili Segreti di Maxwell Sim. Un incontro informale di dialogo con il pubblico nell'ambito della rassegna Collisioni

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