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mercoledì 29 agosto 2018

FESTIVALETTERATURA di Mantova 2018: come, dove, quando e perché

Tra una settimana inizierà l'edizione 2018 del Festivaletteratura di Mantova, che dal 5 al 9 settembre popolerà le vie e le piazze della cittadina dei Gonzaga di autori e scrittori di tutto il mondo e di appassionati di libri.

È il mio terzo anno consecutivo al Festival e direi che ormai si possa considerare un appuntamento fisso per me, di quelli che comincio ad aspettare con ansia già da qualche mese prima e che non vedo l'ora che arrivino. E sarà che la mia prima volta al festival ha coinciso con il primo viaggetto con quello che ora è mio marito, sarà che Mantova è una città bellissima (in cui si mangia benissimo), sarà che non c'è mai stato un incontro di quelli seguiti finora che mi abbia deluso... fatto sta che il Festivaletteratura è diventato a tutti gli effetti il mio evento letterario italiano preferito.

Ma veniamo al programma e agli eventi che ho selezionato e a cui cercherò di partecipare nei giorni in cui sarò in città. (Il programma completo lo trovate invece qui, insieme a tutte le informazioni su come prenotare e acquistare i biglietti.)

Come ormai da tradizione, arriveremo il giovedì pomeriggio (in tempo per un primo giretto tra le bancarelle di libri usati sotto i portici di palazzo Ducale e una prima abbuffata di risotto alla pilota, tortelli di zucca e torta sbrisolona con lo zabaione) e ripartiremo la domenica mattina. Due giorni pieni, quindi, anche se quest'anno, oltre agli eventi, mi sono ripromessa di andare a visitare  Palazzo Te, in cui non entro da tantissimi anni.

Comunque, gli eventi in cui è probabile che mi vedrete sono questi (sì, alcuni si sovrappongono, e mi riservo di decidere all'ultimo a quale partecipare):

GIOVEDÌ 6

h 21.30 THE WILD MAN OF FICTION. John Niven in dialogo con Peter Florence - PALAZZO SAN SEBASTIANO


VENERDÌ 7


h 15 UNA STORIA PER IGNAZIO SILONE. Giuliano Gallini - TENDA SORDELLO

h 15.15 BENVENUTI A GROUSE COUNTY. Tom Drury con Luca Briasco PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 16.45 UMORISMO TOSCANO. Marco Malvadi e Stefano Tofani- OFFICINA DEL GAS

h 17.30 FINO A LEGGERMI MATTO. Patrick McGrath con Carlo Lucarelli. PALAZZO DUCALE

h 20.15 45 ANNI DAL GOLPE CILENO. Nona Fernandez in dialogo con Michela Murgia. PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 21.30 GLI SCOMPARSI DELLA RETE. Andrew O'Hagan con Carlo Annese. BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA

SABATO 8

h 11 LE METAFORE DELLE ARTI MARZIALI. Gianrico Carofiglio -  Tenda sordello

h 12.15 I MECCANISMI COMICI DELLE INDAGINI. Alicia Giménez Bartlett con Bruno Gambarotta - PALAZZO DUCALE/PIAZZA CASTELLO

h 20 LA FUNZIONE CIVILE DEL GIALLO  Antonio Manzini, Marilù Oliva e Giampaolo Simi - PALAZZO SAN SEBASTIANO

h 20.45 LA SPAGNA SOSPESA IN UN ROMANZO. Eduardo Mendoza con Giancarlo De Cataldo. BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA


DOMENICA 9

h 10.15 LO STATO DELL'ERBA BLU. Chris Offutt con Giancarlo De Cataldo. OFFICINA DEL GAS


Ecco, gli eventi che più mi interessano sono questi. Poi ovviamente non parteciperò a tutti perché è davvero impossibile. Non tanto per il tempo, ma perché è talmente bello passeggiare per le vie della città nei giorni del festival e incontrare scrittori che passeggiano esattamente come te, che a volte addirittura spiace doversi fermare.
Voi ci sarete? Se sì, a quali eventi parteciperete?

giovedì 9 agosto 2018

IL MARE DOVE NON SI TOCCA - Fabio Genovesi

Agiti le gambe, le braccia, annaspi, bevi anche un po’, ma poi sei a galla, respiri, vivi.



Non ho mai creduto troppo nel potere curativo dei libri. I libri ti aprono la mente, ti insegnano cose, ti divertono, ti fanno passare il tempo, ti fanno piangere, commuovere o arrabbiare e, in qualche modo, sì, ti tengono compagnia. Ma, almeno per quanto mi riguarda, nei momenti più bui della vita non possono fare proprio niente. Non ti aiutano ad affrontare il dolore. Non ti spiegano come andare avanti, né come combattere quel magone che ti attanaglia il cuore e lo stomaco e ti toglie il fiato. A volte riescono ad alleviarlo un po’, certo. A farti distrarre e, perché no, anche sorridere. Però le loro capacità, almeno con me, finiscono lì. E di solito in questi periodi io dalla lettura tendo ad allontanarmi: leggo poco e male, non trovo mai il libro giusto che mi soddisfi... ma forse semplicemente perché la mia testa, in quel momento, proprio non ne vuole sapere.

È più o meno quello che mi sta succedendo nell'ultimo mese e mezzo, in cui mi sto ritrovando a fare i conti con una perdita improvvisa, inaspettata e devastante. È per questo che ho letto poco e male. Che non riesco a concentrarmi se non sulle cose di lavoro su cui devo farlo per forza. Che apro un libro e poi lo richiudo, ne apro un altro e poi lo richiudo, e così via, fino a lasciar perdere. Sono riuscita a leggere qualche fumetto, qualche cosa scema che ha davvero portato per un momento la mia testa da un’altra parte, ma non molto di più.

Finché non è arrivato Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi. Lo puntavo già da un po’, in realtà. Da ben prima di ritrovarmi io stessa ad annaspare e cercare di stare a galla in un mare dove non si tocca. Ma mi è arrivato proprio adesso e, memore di quanto abbia amato Chi manda le onde, ho capito che per uscire da questo periodo di letture inconcludenti lui poteva sicuramente aiutarmi.

Protagonista è Fabio Mancini, un bambino di sei anni, che vive con i genitori, la nonna e una pletora di nonni, in realtà fratelli del suo nonno ufficiale che invece non c’è più. È una famiglia un po’ strampalata, quella di Fabio, che si trascina dietro una terribile maledizione che sembra colpire solo ed esclusivamente i maschi. Ma lui tra una battuta di pesca, la ricerca di funghi e mille altre singolari avventure in cui viene trascinato dai nonni-zii, non sembra preoccuparsene troppo. Finché non inizia la scuola e Fabio scopre che esiste anche un altro mondo oltre a quello della sua famiglia. E soprattutto, che esistono anche altri bambini. Per lui stare al passo con questo nuovo mondo “normale” non è per niente semplice. Per fortuna ci sono i suoi genitori, una madre che lo protegge in ogni modo dalle brutture del mondo e un padre di poche parole ma in grado di costruire e aggiustare qualunque cosa. 
A complicare le cose per Fabio arriva una bambina-coccinella e soprattutto un’enorme catastrofe famigliare, che rende il suo crescere ancor più difficile. Ma lui combatte, fa di tutto per non farsi schiacciare dalle brutture del mondo e non farsi portare via le sue stranezze, che sono la cosa più bella e preziosa che ha. Fa di tutto per non smettere di credere.

Infatti il problema vero era proprio questo, che in giro c'erano mille cose da vedere, da vivere e imparare, ma io stavo piantato qua, fra una stanza di ospedale e il Villaggio Mancini. E quando non leggevo al babbo, quando non pedalavo fortissimo sulla bici per sentire il cuore che mi usciva dalle orecchie e il vento che mi rubava le lacrime, quando la mamma non mi stringeva nel suo abbraccio che mi toglieva il respiro e anche i pensieri, ecco, io mi sentivo tanto sperso e tanto, tantissimo solo.
Solo, sì, anche se a casa avevo un villaggio intero di zii, che già prima si erano promossi a nonni e adesso si comportavano pure da babbi. La solitudine è così, non devi mica essere solo per sentirla, ti prende anche in mezzo alla folla, perché quando ti senti solo davvero non è che ti mancano tante persone, te ne manca una, ma tanto.

Il mare dove non si tocca è un romanzo dolce, divertente e commovente, come solo Fabio Genovesi li sa scrivere. Credo non ci sia stata nemmeno una delle sue 318 pagine in cui io non abbia sorriso o mi sia commossa (alcune volte proprio fino alle lacrime) per le avventure, i pensieri e il grande coraggio del piccolo Fabio nell’affrontare il mondo.
Certo, ci sono molte somiglianze, molti trascorsi famigliari che mi fanno sentire questo libro particolarmente vicino: un libro letto a qualcuno che non si sa se può sentirti; una mano che si alza all’improvviso e ti saluta, togliendoti il respiro; l’attesa, la speranza che si alternano allo sconforto; il ritrovarsi ad annaspare in un mare dove non si tocca e metterci un po’ a capire che basta smettere di agitarsi per non annegare. 

Il mare dove non si tocca è in qualche modo un romanzo di formazione, ma anche un elogio delle nostre bizzarrie, delle nostre stranezze che ci rendono speciali. Ed è un inno al volersi bene, sempre e comunque, perché è l’unico modo per sopravvivere in un mondo che spesso fa di tutto per farci andare a fondo.
Ho adorato Fabio e la sua visione del mondo, questo continuo tira-e-molla tra il modo e l’ambiente in cui è cresciuto e la voglia di uscirne, di essere “normale”, per poi scoprire che tutto sommato la normalità è un po’ sopravvalutata. Ma ho adorato ancor di più i suoi nonni-zii strampalati, con le loro storie e i loro racconti,  e ancor di più il suo papà aggiusta-tutto.

E infatti l'amore, ecco, anche l'amore è una cosa che se non c'eri quando c'era la guerra non la puoi capire. Uno dice che in guerra impari a morire o ammazzare, e sarà anche vero, ma soprattutto impari a fare l'amore. È proprio una cosa diversa, fare l'amore quando c'è la guerra. È come bere un bicchiere d'acqua: te lo sai che a me l'acqua fa schifo e non la bevo mai, però bere un bicchiere d'acqua nel deserto quando muori di sete dev'essere stupendo. E uguale fare l'amore in mezzo alle bombe e alla morte. È una cosa centomila volte più forte, ti ci aggrappi proprio.

Il dolore e lo sconforto di questo ultimo mese e mezzo non se ne sono andati. Questo libro non mi ha curato, no. Ma è stato un po’ un balsamo che, con la sua dolcezza e il suo mostrare una luce anche nei momenti più duri, è riuscito ad alleviare per un momento sia le ferite vecchie, con cui con il tempo ho imparato a convivere ma che ogni tanto si fanno ancora sentire, sia quelle nuove, ancora completamente aperte. Ho preso un po' di fiato, insomma, tra un annaspare e l'altro, tra un'onda che ti tira giù e la lotta per rimanere a galla.

E direi che a un libro non si potrebbe proprio chiedere di più.

Titolo: Il mare dove non si tocca
Autore: Fabio Genovesi
Pagine: 318
Anno di pubblicazione: 2017
Editore: Mondadori
Prezzo di copertina: 19€
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formato cartaceo: Il mare dove non si tocca
formato ebook: Il mare dove non si tocca