Pagine

martedì 13 giugno 2017

COME IN UN FILM - Régis de Sá Moreira

LUI: Però non è in negozio che la incontro, succede durante la pausa, lei esce per fumarsi una sigaretta sul marciapiede, a pochi passi dalla vetrina.
LEI: Che cretina, non ho l'accendino.
LUI: Più tardi, quante volte si dirà se solo avessi avuto l'accendino.
LEI: O dei fiammiferi.
LUI: O due bastoncini da sfregare.
LEI: E invece no, niente di tutto questo, e così aspetto di vedere un passante che fuma e il passante che fuma...
LUI: Sono io.
LEI: È lui.
LUI: Siamo noi.
LEI: No, non ancora, per ora lui è lui e io sono io. Gli dico scusi avrebbe da accendere?
LUI: La guardo, sorrido, rispondi sì.
LEI: Lo guardo, sorrido, dico grazie.
LUI: È così stupido se ci pensi.
LEI: Ma così bello.
LUI: È la vita.
LEI: Già, la vita.

“La vita non è un film” è una frase che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti rivolgere o ci siamo detti noi stessi, per tornare con i piedi per terra e avvolgerci di disincanto. Le cose che succedono al cinema o in tv nella vita vera non succedono. È impossibile. Soprattutto, poi, se stiamo parlando di storie d’amore: nessuno si trova per caso, nessuno si innamora a prima vista, nessuno si prende, si lascia, si tira dei piatti e fa l’amore ottantacinque volte al giorno. 
Ma ne siamo proprio sicuri? E se la vita, invece, a volte fosse non dico un film, ma come in un film?

Come in un film è proprio il titolo di questo libro di Régis de Sá Moreira, pubblicato a maggio da NN edizioni con la traduzione di Daniela Almansi.
Ci sono un LUI e una LEI, che una mattina del dicembre del 2005 si incontrano per caso a Parigi. LEI esce dal negozio in cui lavora per fumarsi una sigaretta ma non ha da accendere. LUI passa lì davanti proprio in quel momento, le accende la sigaretta e le chiede se dopo possono vedersi. Due caipirinha, tre vin brulé, un cinema in cui danno un film stupido e via, è amore. I primi tempi, come sempre, sono bellissimi: mesi di scoperte, di baci e scopate appassionate, di risate e primi incontri con i parenti. 
Poi, però, come spesso succede, qualcosa inizia a incrinarsi e iniziano le crisi: prima rade, poi sempre più frequenti, fino a diventare quasi insopportabili, oltreché spesso immotivate.

LUI: il 14 luglio, festa nazionale, ci piomba addosso una nuova crisi.
LEI: Eravamo tranquilli, era una bella giornata, era il mio compleanno.
LUI: Un granello di sabbia si deve essere infilato da qualche parte.
LEI: Forse ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire.
LUI: O io non ho risposto quello che avrei dovuto rispondere.
LEI: Strana cosa, le cazzate, credi che non esistano e all’improvviso sono dappertutto.
LUI: È come un raffreddore, puoi provare tutte le cure del mondo ma in realtà devi solo aspettare che passi.
LEI: Smocciando.
LUI: Smocciando.
LEI: Starnutendoti addosso
LUI: Noi due così vicini cinque minuti fa
LEI: Non siamo più che insulti e conflittualità.

Che fare? Provare a prendersi e lasciarsi per un po’? Cercare di capire se stare da soli è meglio o peggio che stare insieme? LUI e LEI, come succede a tutti, arrivano alla decisione definitiva, versano tante lacrime e la vita va avanti.
Ma questo amore, dopo qualche anno, sembra tornare. E questa volta sembra essere la volta buona. Lui e lei sono cresciuti e sembrano pronti a creare qualcosa insieme. Arrivano dei figli, si trasferiscono in campagna e tutto sembra andare, finalmente, per il verso giusto. Ma la vita, proprio come in un film, riserva ancora altre sorprese…

LEI: Siamo fortunati.
LUI: Capitiamo bene.
LEI: Passiamo per gli eccentrici della zona.
LUI: Abbiamo una grande casa sempre aperta.
LEI: Con un giardino giungla.
LUI: I bambini si fanno un sacco di amici.
LEI: La gente del posto saluta la bibliotecaria che passa per strada.
LUI: E dà un colpo di clacson al postino che passa con il suo furgoncino.
LEI: Viviamo in un’allegra canzone d’altri tempi.
LUI: E non succede più niente.
LEI: Nient’altro che questa canzone.
LUI: Che passa e ripassa per tre anni.
LEI: Tre anni di vita che hai voglia di prendere, stringere e infilare in una scatola per custodirli gelosamente sotto il cuscino.
LUI: Una scatola che potresti aprire quando vuoi per toccare, vedere, annusare, assaggiare quei tre anni felici.
GRANDE PUFFO: Finché non puffa tutto.

Come in un film di Régis de Sá Moreira è un libro geniale.
È un romanzo in presa diretta, formato dai dialoghi e dei pensieri di questo LUI e di questa LEI, a cui si aggiungono quelli delle altre persone che, a volte per un solo istante altre per un periodo più lungo, incontrano nella loro vita di coppia: il verduraio sotto casa, la madre di lei, la madre di lui, il cognato di lui, il padre, l’amico dell’uni, una cameriera, il gatto, gli spermatozoi, Grande Puffo, Britney Spears, Gabriel García Márquez, John Steinbeck, un marziano, J.K Rowling… e mille altri, che l’autore prontamente elenca alla fine del romanzo. (Una menzione speciale se la merita la traduttrice Daniela Almansi, perché tradurre un romanzo costruito in questo modo, fatto di dialoghi e scambi rapidissimi e con così tanti personaggi, non deve essere stato per niente semplice.)

Ma oltre che per lo stile, Come in un film è geniale anche per la storia che racconta, per la sua capacità di dare vita a una storia d’amore che sì, apparentemente sembra possibile solo in un film, ma che invece è molto più comune di quanto si pensi. Questo LUI e questa LEI riescono a incarnare molte delle fasi che alcuni amori (non tutti, certo) vivono: l’entusiasmo iniziale, i primi scontri, le prime incomprensioni, le insofferenze, l’incapacità di decidere che cosa fare, fino al perdersi… per poi magari ritrovarsi.

Perché la vita forse non è un film, ma a volte gli assomiglia un bel po’.


TITOLO: Come in un film
AUTORE:  Régis de Sá Moreira
TRADUTTORE: Daniela Almansi
PAGINE: 264
EDITORE: NN editore
ANNO: 2017
ACQUISTA SU AMAZON
formato cartaceo: Come in un film
formato ebook: Come in un film

4 commenti:

  1. Ero un po' titubante su questo titolo, credevo non facesse per me, ma grazie ad una chiacchierata con l'addetta alle vendite che lo aveva letto, mi sono lasciata convincere e l'ho preso. La tua recensione mi conferma nella decisione. Incrocio le dita 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fammi poi sapere, allora! :)
      Però fatico davvero a immaginare che questo libro possa non piacere... magari non diventa il tuo libro preferito, certo, però ha degli elementi talmente geniali che è impossibile non apprezzarli :)

      Elimina
  2. Anch'io, come Cecilia, tentennavo, ma rischio di cambiare idea...
    Poi sai che sono amante del teatro e, anche se teatro non è, le battute snocciolate così mi fanno impazzire. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E gli esempi che ho messo qui non sono nulla! :) Ci sono degli scambi davvero incredibili... E sì, secondo me può fare per te!

      Elimina