Pagine

giovedì 3 settembre 2015

STORIA DI UN CORPO - Daniel Pennac

13 anni, 4 mesi, 9 giorni
VENERD
Ì 19 FEBBRAIO 1937
Le gambe molli ma niente più febbre. Il dottore è tranquillo: dice che una scarlattina si "si sarebbe già dichiarata". L'espressione mi ha colpito perché, quando Violette parla di suo marito, dice sempre che "era caruccio quando si è dichiarato!". (È morto in guerra, subito, nel settembre del '14). Anche le guerre si dichiarano.

Mi scrocchio le dita prima di appoggiarle sulla tastiera. Incrocio le gambe sulla sedia. Di sottofondo, sento il ticchettio dell’orologio, il profumo all'arancia appena spruzzato dal profumatore della cucina arriva al mio naso. Incredibile quanto coinvolto sia ogni senso del nostro corpo anche nelle più piccole cose che facciamo. O forse è ovvio, anche se a volte nemmeno ci facciamo caso. Eppure sono cose che fanno parte della nostra vita e ci  possono accomunare agli altri più di qualunque altra cosa.

Storia di un corpo di Daniel Pennac, che io ho avuto la fortuna di leggere nella stupenda edizione illustrata da Manu Larcenet, racconta proprio quello che il titolo lascia intendere. È un diario, in cui il narratore annota e racconta i fatti salienti del suo corpo, da quando era bambino fino a poco prima di morire.Un diario che ha lasciato alla figlia prima di morire e in cui racconta l'evoluzione e i cambiamenti del suo fisico negli anni, le paure, le malattie, gli acciacchi, ma anche la semplice quotidianità e il modo in cui gli avvenimenti esterni lo hanno colpito.

60 anni, 10 mesi, 6 giorni
GIOVEDÌ  16 AGOSTO 1984
Lo scricchiolio della ghiaia sotto un passo tranquillo, sentito nel giardino del palazzo T., verso l'una di notte, mentre Mona è addormentata contro di me. Questo scricchiolio fa parte dei suoi rassicuranti della mia vita.

È un libro molto particolare, questo Storia di un corpo. Un libro che inizialmente, devo confessarlo, nemmeno volevo leggere. Sebbene le illustrazioni mi attirassero tantissimo, temevo fosse un romanzo noioso, prevedibile (che con un corpo ci conviviamo tutti, tutti i giorni, no?). Quando poi però mi sono decisa a iniziarlo, non riuscivo più a metterlo giù, talmente tanto è riuscito a coinvolgermi.

Ho adorato soprattutto la parte in cui il narratore è un ragazzino, con la contrapposizione tra la freddezza della madre e l'affetto e il calore della tata Violette, ma anche i primi moti apparentemente incontrollabili del suo corpo. E poi quando è più avanti con gli anni, con i figli già grandi e i nipoti da accudire e l'amore per la moglie che non scema in nessun modo. 

Ma tutto il libro è molto bello, in realtà, nella sua semplicità. Raccontare un corpo è raccontare la vita di chi in quel corpo ci vive, dando spazio a certi aspetti che per pudore forse a volte nascondiamo ma anche a quegli esperimenti "fisici" che tutti almeno una volta abbiamo fatto.
37 anni, compleanno
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 1960
Durante una riunione particolarmente soporifera sui problemi di distribuzione, ho ceduto alla tentazione di verificare se lo sbadiglio è un fenomeno contagioso. Ho finto di sbadigliare, con un incredibile squartamento della faccia, seguito da un breve "chiedo scusa", e il mio sbadiglio si è propagato, diciamo, ai due terzi dei presenti - fino a tornare a me, facendomi sbadigliare sul serio!
Insomma, Storia di un corpo di Daniel Pennac è proprio un libro da leggere (e cercate l'edizione illustrata che lo rende ancora più speciale!)

Ora forse è meglio che mi metta seduta composta, o avrò mal di schiena per giorni.

Titolo: Storia di un corpo
Autore: Daniel Pennac
Traduttore: Yasmina Melaouah
Illustratore:  Manu Larcenet
Pagine: 414
Editore: Feltrinelli
Acquista su Amazon:

6 commenti:

  1. Molto bello e interessante come punto di vista. L'idea di tenere un diario del corpo, che con il suo funzionamento ci accomuna tutti, per quanto possa differire per dimensioni, forma, colori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è davvero una bella idea, perché poi comunque attraverso il corpo riesce a parlare di se stesso. Una lettura particolare, ma che merita.

      Elimina
  2. A me è piaciuto moltissimo. E ho anche scoperto che cos'è un acufene : D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. AHahhaa io l'acufene purtroppo lo sapevo già, perché ho disturbi all'articolazione della mandibola e ogni tanto parte il fischio :D
      Gran bel libro comunque :)

      Elimina
  3. Io amo Pennac, ma questo non mi è piaciuto... l'ho trovato piuttosto noioso...

    RispondiElimina