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venerdì 29 agosto 2014

DALLA PARTE DI BAILEY - W. Bruce Cameron

Un libricino leggero leggero, una storiella tutto sommato divertente e coinvolgente, anche se non scritta con una prosa eccelsa, ideale da leggere in spiaggia, soprattutto se i vostri vicini di ombrellone hanno due cagnolini seduti accanto a loro (due cagnolini buffissimi, tra l'altro, uno iperattivo e l'altro invece calmissimo e rilassatissimo).

Se dovessi riassumere in poche righe  la mia opinione su Dalla parte di Bailey credo che direi più o meno così. E forse aggiungerei anche che la forza del romanzo sta prima di tutto nella copertina, decisamente accattivante, e nella capacità che l'autore ha di far leva sui sentimenti. in particolare dei proprietari di animali. Se la copertina non vi ispira e i cani non vi piacciono, non credo che questo libro possa fare per voi.

Protagonista è Bailey, un cane davvero speciale. O meglio, tanti cani diversi: un bastardino prima, un golden retriever poi, un cane poliziotto e, per finire, un labradror nero. Perché ogni volta che muore, per naturale corso della vita o per cattiveria umana, rinasce come cane nuovo, ricordandosi però tutte le esperienze del passato. Soprattutto di quella con Ethan, con cui ha vissuto tanti anni  e tante avventure, quella che gli ha fatto conoscere l'amore e la forza che questo può avere.

L'espediente narrativo delle rinascite è originale, anche se forse in alcuni casi un po' troppo sbrigativo  e poco approfondito (soprattutto nella storia iniziale). E altrettanto originale è la scelta di affidare la narrazione direttamente al cagnolino, che in prima persona ci racconta le sue avventure, i suoi pensieri, le sue reazioni e i suoi sentimenti di fronte a quello che la vita, anzi tutte le sue diverse vite, gli mettono di fronte.

Insomma, non è sicuramente un capolavoro della letteratura. E sicuramente ci sono qua e là diverse pecche narrative (ma cosa pretendete? è la narrazione in prima persona di un cane, non può che essere scritto "da cani"... ok, la smetto) che un lettore un po' più accorto percepisce. Ma l'intento dell'autore non era sicuramente vincere il Nobel e il romanzo riesce perfettamente nell'intento di divertire il lettore e di farlo appassionare alla sua storia.
Sicuramente, se avete o avete avuto in passato un cane, se vi sconvolgete ogni volta che sentite al tg o leggete sul giornale delle cattiverie che noi umani a volte siamo capaci di compiere nei confronti di questi buffi animaletti pelosi, non potrete non affezionarvi a Bailey in tutte le sue reincarnazioni, sorridere  e versare qua e là qualche lacrimuccia. 
Se invece, come dicevo già all'inizio, questi argomenti non vi toccano in alcun modo o state cercando una storia un po' più profonda, potete tranquillamente passare oltre.


Titolo: Dalla parte di Bailey
Autore: W. Bruce Cameron
Traduttore: Duccio Viani
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: Giunti
ISBN: 978-8809776968
Prezzo di copertina: 5.90 €
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formato brossura: Dalla parte di Bailey. Una storia per umani
formato ebook: Dalla parte di Bailey

5 commenti:

  1. Lo leggerò, prima o poi. Aspettandomi poco o niente, il giusto, ma in realtà per queste storie, anche se non ne ho mai lette, mi pare, ho segretamente il pallino. Ho visto una volta "Io & Marley" ed "Hachicko" e - brrr - mai più. Sono stato malissimo per giorni.

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    1. Questo è un po' meno strappalacrime di "Io & Marley" (di cui ho letto il libro e ho pianto tantissimo, al punto da non avere il coraggio di vedere il film), e alla fine non si sta così male. Forse perché il punto di vista è quello del cane, non so...

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    2. Credo che questo e il suo seguito siano tra i libri che mi hanno fatto più piangere in vita mia, soprattutto il secondo. Ne sono uscita devastata. Sono masochista perchè so che effetto mi fanno questo genere di libri e continuo a leggerne xD

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  2. Lo sto leggendo adesso! Pur non avendo un cane sono sensibile all'argomento e concordo sulla devastazione emotiva di chi ha commentato in precedenza.... é un libro delizioso!

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  3. Purtroppo devo constatare che la "Lettrice Rampante" non solo non ha capito il libro, ma è anche completamente priva di ogni cognizione riguardante la grande ed unica alleanza fra cane e uomo che si perpetua da più di 30.000 (!) anni nonché dei numerosi studi di etologia e psicologia animale compiuti da più di un secolo (Konrad Lorenz, per es.).
    Sentire definire i cani come "buffi animaletti pelosi" mi fa accapponare la pelle.

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