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mercoledì 11 dicembre 2013

Due titoli, un solo libro: ma perché?#61

Dopo il viaggio a New York della settimana scorsa, nella puntata di oggi della rubrica di confronto tra titolo originale e titolo tradotto non andiamo da nessuna parte. Rimaniamo fermi qua, meglio se seduti, perché il confronto di oggi, per chi ancora non avesse visto in giro i libri di cui parlerò, potrebbe essere un po' scioccante.
Ammetto che, da quando l'ho notato, mi è sembrato sempre talmente tanto assurdo che ero perfino restia a parlarne. Mi sembrava un po' di sparare sulla croce rossa, mettendo in evidenza come questa maledetta moda dei titoli tutti uguali potesse davvero raggiungere livelli imbarazzanti. Però non ho avuto tempo di cercare altri libri, di fare ricerche più approfondite e quindi ho deciso di parlarne. Anche perché, diciamo la verità, voglio essere sicura che questo incredibile autogol arrivi a più persone possibile.

Qualche mese fa è uscito, per la casa editrice Garzanti, un romanzo dal titolo L'AMORE IN UN GIORNO DI PIOGGIA, scritto da Sarah Butler e tradotto da E. Budetta:


Sempre qualche mese fa è uscito, per la casa editrice Sperling & Kupfer, un romanzo dal titolo L'AMORE IN UN GIORNO DI PIOGGIA, scritto da Gwen Cooper e tradotto da G. Balducci:


Ovviamente, non ci potevo credere. Ho voluto anche dare il beneficio del dubbio alle due case editrici, andando a controllare i rispettivi titoli originali. E indovinate un po'? Nessuno dei due titoli originali corrisponde ai due titoli italiani.
Quello di Sarah Butler in originale si intitola, infatti, TEN THINGS I'VE LEARNED ABOUT LOVE

Tradotto letteralmente: Dieci cose che ho imparato sull'amore.

Quello di Gwen Cooper, invece, si intitola LOVE SAVES THE DAY

Tradotto letteralmente: L'amore salva la giornata.

Com'è possibile quindi che due libri che in originale hanno due titoli completamente diversi (l'unica cosa in comune è la parola amore sulla copertina), si siano ritrovati ad avere in italiano un titolo identico? 
Anche guardando la data di pubblicazione, è difficile capire di chi sia la disattenzione: entrambi sono usciti a settembre di quest'anno (il primo il 12 e il secondo il 10)... si tratta quindi di un'incredibile casualità? (in realtà pare che quello della Garzanti circolasse già qualche mese prima in ebook... ma per il momento non sono riuscita a trovare riscontri in proposito).
Può darsi quindi che sia una coincidenza, di quelle che fanno sorridere qualcuno ma sudare freddo altri, però ci terrei a sottolineare ancora una volta che se fossero stati mantenuti i titoli originali, questo non sarebbe mai successo.

E poi, porca misera, ma perché non hanno mantenuto le due bellissime copertine originali?

13 commenti:

  1. Tra l'altro, specialmente quella della Butler, di cover, era uno spettacolo!

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    1. Concordo sì! E' molto originale!

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    2. Secondo me le copertine "anglosassoni" in generale sono sempre 10 punti avanti a quelle "latine", sia dal punto di vista evocativo sia dal mero punto di vista grafico... secondo me in Italia manca quella che si chiama progettazione visuale (e avendo lavorato in case editrici in Italia ahimé l'ho potuto toccare con mano!).
      Non mi pronuncio sulla scelta dei titoli... però mi sembra di ricordare che ci sia una specie di regola per cui due libri non possono avere lo stesso titolo...

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    3. Concordo sì! Le copertine inglesi sono quasi sempre più belle, forse perché non seguono sempre schemi prestabiliti ma osano un po' di più...

      Sai che sui titoli non sono sicura che esista una regola? Nel senso che ci sono anche altri casi di titoli uguali... però magari non di libri usciti contemporaneamente -.-'

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    4. Credo che sia proprio una diversa impostazione grafica e progettuale a farle risultare differenti. In Italia si ha sempre il solito schema "foto di fondo-titolo-autore-strillone", mentre invece nelle altre culture si hanno anche immagini e disegni a "raccontare" il libro..

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  2. Dieci cose che ho imparato sull'amore... Questo titolo mi attira molto più di quello che gli hanno dato e che mi sembra un pò triste (la pioggia mi mette sempre tristezza)
    Forse dovrebbero consultare un campione di lettori, prima, per capire quale titolo invoglia di più a comprare un libro.
    Concordo pienamente sulla copertina, originalissima. Se l'avessero mantenuta così, di sicuro il libro venderebbe di più.
    Milly

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    1. Chissà quali logiche ci sono dietro, davvero... Soprattutto per quanto riguarda la Garzanti i cui libri, ultimamente, sembrano indistinguibili l'uno dall'altro. Avranno mai chiesto ai lettori se questa cosa a loro va bene?
      (Se stai leggendo, cara Garzanti, NO, a me non va per niente bene :P)

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  3. Ahahaha xD Beh, era ovvio che prima o poi dovesse succedere. Immagino la reazione 'DOH'.
    Però è vero, peccato per le copertine...

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    1. La cosa ancor più imbarazzante è che sono usciti praticamente in contemporanea... e con la stessa copertina! Sarei curiosa di sapere se in entrambe le storie, almeno una volta, piove :P

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  4. Fermo restando che concordo ( sui titoli assurdi, sull'assurdità di arrivare a queste "coincidenze" da vergognarsi e sul fatto che la copertina originale della Butler è fantastica) , devo dire però che la copertina della Garzanti ha dei bellissimi colori! :-)
    Mi piacciono molto quel verde e quella luce che stende un velo dorato su tutto! Quell'atmosfera mette anche a me ( come mi sembra la ragazza ritratta) la voglia di sguazzare allegramente sotto la pioggia, non è per nulla malinconica mi trasmette serenità, mentre quella della S&K mi fa tristezza, e strizza pure l'occhio anche questa a "Colazione da Tiffany " (a volte lo fanno con i titoli a volte con le copertine a quanto sembra!) :-)
    Dalia

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    1. Mah ti dirò, le copertine Garzanti sono sempre fatte bene, come colori, come immagine, come sensazione che trasmettono... Hanno solo sto piccolo problema di essere sempre tutte uguali :P

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  5. Io devo ancora riprendermi dalle traduzioni italiane dei titoli di certi film.
    Un esempio che coinvolge la letteratura è: Se mi lasci ti cancello - "Eternal sunshine of a spotless mind".
    Film che personalmente adoro e la poesia di Pope da cui è tratto il titolo inglese è un gioiello davvero!

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