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venerdì 18 ottobre 2013

L'ARTE DI ASCOLTARE I BATTITI DEL CUORE - Jan-Philipp Sendker

Ho girato attorno a questo libro per mesi. Lo vedevo in libreria, mi avvicinavo, lo prendevo in mano, lo sfogliavo e poi,  non so perché, lo rimettevo giù. Non riuscivo a decidermi: da un lato c'era un titolo che trovavo meraviglioso, dall'altro l'ambientazione orientale che, solitamente e per limite mio, di solito mi annoia terribilmente. Avevo paura di trovarmi di fronte a un polpettone amoroso-zen e non a una bella storia d'amore. Poi alla fine mi sono decisa, almeno per potermi togliere questo dubbio.

L'arte di ascoltare i battiti del cuore si è rivelato essere entrambe le cose. Un polpettone zen che è anche una bella storia d'amore. Nel senso che la storia d'amore supera di gran lunga il misticismo del libro, rendendolo sopportabile persino per una scettica come me.

Protagonista è Tin Win, avvocato newyorchese di origini birmane, che un giorno, poco dopo la laurea della figlia Julia, sparisce. Dalle indagini si sa solo che ha preso un aereo ed è tornato in Birmania. Dopo quattro anni dalla sparizione, la moglie consegna alla figlia una scatola, al cui interno si trova una lettera che il padre ha scritto a una certa Mi Mi, senza avere mai il coraggio di spedirla. La donna vuole saperne di più e decide di partire sulle tracce del genitore scomparso. Arriva a Kalaw e, in una sala da the, viene abbordata da un uomo che inizia a raccontarle la storia del padre, dalla sua infanzia all'educazione presso la scuola di monaci fino alla partenza per gli Stati Uniti. Una parte di vita che Tin non aveva mai raccontato alla famiglia. Ed durante quegli anni, gli anni dell'adolescenza, che ha conosciuto Mi mi, suo unico vero grande amore.

Come vi dicevo, la storia d'amore in questo romanzo è bella potente, forse un pochino stucchevole a volte ma mai banale, ma comunque, se siete romantici e credete nell'Amore, quello che cambia i battiti del cuore e che resiste al tempo, è un libro che fa per voi.
Parlo dell'amore che dà la vista ai ciechi. Che è più forte dell'angoscia. Dell'amore che infonde un senso alla vita, che non obbedisce alle leggi del degrado e della rovina, che ci fa crescere e non conosce confini. Parlo del trionfo dell'uomo sull'egoismo e sulla morte.
Al di là della storia d'amore, comunque, c'è anche la descrizione della società birmana, della vita nei paesi e nelle campagne negli anni 50 del '900, fatti di pregiudizi, di superstizioni, di matrimoni combinati e di povertà che non inficia però la felicità, e che si scontra con la società americana moderna, frenetica, in cui i legami famigliari sono meno forti e anche l'amore, forse, sta perdendo un po' della sua importanza.

Bisogna per forza vedere il mondo? Tutti i sentimenti di cui noi uomini siamo capaci, l'amore e l'odio, la paura e la gelosia, l'invidia e la gioia, li può trovare in questo villaggio, in ogni casa, in ogni capanna. Non c'è bisogno di cercarli. Basta solo saper guardare.
Nel complesso, quindi, si tratta di un bel libro, molto poetico, che si legge molto bene e che alla fine fa scendere anche qualche lacrimuccia. Eppure, non sono del tutto convinta. Forse ci sono troppe esagerazioni nell'amore tra Tin Win e Mi mi, esagerazioni che sono sì funzionali a descrivere tutta la forza che l'amore può avere (forza in cui credo anche io, indubbiamente) ma che non sono del tutto realistiche. Aspettarsi per oltre cinquant'anni, nonostante il silenzio. Amarsi nonostante i millemila km di distanza e la vita che si vive nel mentre, senza avere mai un attimo di esitazione. E' davvero possibile? Sarebbe bello, certo. Ma succede solo nei libri.


Titolo: L'arte di ascoltare i battiti del cuore
Autore: Jan-Philipp Sendker
Traduttore: Francesco Porzio
Pagine: 303
Anno di pubblicazione: 2011
Editore: BEAT
ISBN: 978-8865590423
Prezzo di copertina: 9 €
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3 commenti:

  1. Questo romanzo è passato anche sotto i miei occhi parecchie volte, ancora non mi va di leggerlo, ma ora che so che non è una "ciofeca " se avrò voglia di una bella storia d'amore un pò idealizzata e di conoscer la realtà dei protagonisti birmani ..saprò cosa andare a cercar! !
    Dalia

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  2. letto e piaciuto, ma non ho capito una cosa. Ma chi era U Ba? Il fratello di Mi Mi?

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